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Non siamo eroine né eroi.

Siamo donne e uomini con i propri sentimenti e fragilità, che ogni giorno si adoperano, senza risparmiarsi, per fronteggiare l’emergenza cercando di salvare e salvaguardare la vita.
Abbiamo seguito la vocazione di aiutare le persone, partendo da principi come cura, solidarietà e vicinanza, ben sapendo che prendersi cura significa aiutare il benessere psichico e fisico delle persone; per questo oltre a dispiegare le nostre capacità tecnico professionali, ci adoperiamo nel costruire rapporti e relazioni più umane con le persone, come aiuto concreto, nell’assistenza, nel sostegno e nel superamento della malattia.
Pensiamo che la salute sia un bene per tutti che va difeso e affermato.
Il Coronavirus ha fatto emergere la totale incapacità di gestione di fronte all’emergenza del Sistema Sanitario Nazionale Pubblico e Privato. I governi, che si sono succeduti negli ultimi 20 anni, si sono adoperati per distruggere la sanità pubblica a favore di quella privata, trasformando gli ospedali in Aziende, dove centrale è diventato il profitto, il business che se ne può ricavare a discapito della cura e della salute e gli utenti in clienti. Questo ha significato misure concrete: riduzione di posti letto, chiusura di piccoli ospedali, chiusure di centri di aggregazione per persone con disagio psichico, riduzione del personale sanitario medico, infermieristico, assistenziale e riabilitativo, totale ridimensionamento dell’assistenza nelle RSA, nelle RSD e domiciliare, nessun investimento nel campo della prevenzione, carenza di ausili e approvvigionamenti sanitari, lunghe liste di attesa per poter effettuare un’indagine diagnostica o un intervento chirurgico. Nel frattempo nella tanto decantata “eccellente” sanità lombarda “fiore all’occhiello” della sanità pubblica italiana, gli scandali hanno messo in luce un sistema di arricchimento per assessori regionali, dirigenti e manager delle Aziende Ospedaliere e favoritismi nell’assegnazione degli appalti pubblici, portando gli ospedali a perenni cantieri. Mentre si arricchivano sulla salute dei cittadini, a tutte le categorie dei lavoratori e lavoratrici nell’ambito sanitario non hanno riconosciuto nessun compenso economico; l’ultimo rinnovo contrattuale risale a 2 anni fa (dopo 9 anni di vacanza contrattuale).
Questa distruzione oggi, in questa situazione emergenziale, ha avuto conseguenze devastanti. In Lombardia continuano a morire persone anziane e meno anziane, lasciate morire in casa da sole, o nelle case di riposo che sono state al centro di focolai epidemici. La carenza di presidi di protezione individuale ha causato la diffusione del virus nelle strutture sanitarie e il contagio di molti operatori con centinaia di decessi.
Ora basta !! Partiamo dal coraggio e dalla cura per reagire.
Non vogliamo che una volta finita l’emergenza tutto ritorni alla loro normalità. Vogliamo diventare protagonisti in prima persona di un cambiamento radicale e profondo del sistema sanitario nel paese dove operiamo. Per questo chiediamo:
• Diritto alla salute e all’assistenza sanitaria gratuita per tutti/e senza alcuna discriminazione.
• Riapertura dei piccoli centri ospedalieri e ampliamento dei posti letto nei grandi ospedali.
• Riapertura dei centri di aggregazione per persone con disagio psichico
• Ampliamento e ripristino dell’assistenza domiciliare
• Apertura sul territorio di ambulatori medico/infermieristico
• Assunzione di personale medico, infermieristico, oss e riabilitativo e stabilizzazione di tutti i precari (pretendendo l’adozione di un criterio basato sui bisogni assistenziali della popolazione e NON SUL BUDGET).
• Parificazione ed adeguamento di tutti i contratti della sanità sia nel Pubblico che nel Privato.
• Maggiori garanzie di tutela della salute e di sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.
• Costituzione di ambulatori di prevenzione territoriale (multidisciplinari e diffusi capillarmente).
Per questi obiettivi riteniamo importante unirci tra medici, infermieri, oss e tutte le figure che operano nella sanità e nell’assistenza, perché possiamo essere più uniti non solo a partire dall’emergenza, ma dall’essere insieme per migliorare e cambiare la cura, la salute e soprattutto la vita.

Gli operatori e le operatrici di Io Curo – insieme per la salute
Per sottoscrivere questo appello contattaci a: iocuro.insiemeperlasalute@gmail.com

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