Sticky

Sviluppiamo il protagonismo e la reattività espressi nelle mobilitazioni pacifiste e contro la repressione poliziesca. Scendiamo in piazza il 9 marzo a Roma nella manifestazione promossa dalla Rete italiana Pace e Disarmo e dalla Cgil. A fianco dei popoli contro gli Stati oppressori, le guerre ed ogni tipo di terrorismo. Per la libertà, la pacificazione tra i popoli e il bene comune. Per l’immediato cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina. A fianco del popolo palestinese e del popolo ebraico. Libertà subito per tutti gli ostaggi prigionieri di Hamas e per tutti i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Stop al massacro genocida di bambini, donne e uomini palestinesi da parte dell’esercito israeliano. Stop all’utilizzo dei palestinesi come scudo umano da parteLeggi Tutto

Salutiamo positivamente la decisione della Cgil insieme a realtà dell’associazionismo e del pacifismo di convocare una manifestazione nazionale il 9 marzo a Roma per la pace, il cessate il fuoco, il diritto a manifestare contro la repressione poliziesca. La Comune sarà in piazza a fianco delle popolazioni per la pacificazione contro le guerre; per il cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina; a fianco della popolazione palestinese e di quella ebraica contro Netanyahu che sta massacrando donne, bambini e civili palestinesi e inseparabilmente contro Hamas che ha ucciso civili, violentato donne e preso in ostaggio persone innocenti. Per il diritto di manifestazione ed espressione contro il governo della repressione e della guerra. Tutti in piazza il 9 marzo manifestazione nazionale aLeggi Tutto

Avevamo già saputo che Putin ha pescato tra i criminali comuni per sostenere lo sforzo bellico control’Ucraina. Ma ora emergono video di militari in mimetica e incappucciati che sequestrano per strada giovani uomini per la coscrizione forzata. Ciò avviene non nell’esercito russo, ma in quello ucraino. Inoltre, il governo di Zelensky ha chiesto agli Stati dell’Unione Europea l’estradizione dei giovani ucraini in età di leva fuggiti per sottrarsi alla guerra. Solo dopo che la notizia è diventata pubblica, Zelensky ha sostituito il capo dell’esercito, scaricando su di lui la responsabilità dei sequestri.Gli Stati, sia sotto il piccolo Zar autoritario che con il “campione della democrazia”, non si fanno problemi a togliere la libertà ai propri cittadini (e sacrificarli) per il loroLeggi Tutto

Denunciamo la violenza degli apparati repressivi statali, in un contesto segnato da un governo di retrivi, che ha colpito a Firenze la manifestazione di venerdì 23 febbraio. È un atto grave che rivela una volta di più l’accanimento repressivo di governo e polizia, che nelle stesse ore colpivano anche a Pisa. È più che mai urgente ribadire che questa attitudine repressiva del governo rende ancora più importante l’impegno contro le logiche violente e violentiste, per la pacificazione e la libertà, contro tutte le guerre e il terrorismo. La Comune – FirenzeLeggi Tutto

Stamani, 23 febbraio 2024, il corteo delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori di Pisa, che pacificamente manifestava a fianco del popolo palestinese, ha subito un attacco di una violenza smisurata e brutale in pieno stile dittatoriale, registrata attraverso video inequivocabili. Noi di Scuola Emancipata esprimiamo una netta denuncia di questa repressione insieme alla nostra solidarietà verso i/le giovani aggrediti; salutiamo inoltre positivamente che in questa direzione siano subito mosse diverse organizzazioni, come Cobas, CGIL, ANPI ed associazioni importanti del mondo della scuola, insegnanti e comitati genitori di vari licei. Come abbiamo già visto in altre manifestazioni, come si verifica quotidianamente verso fratelli e sorelle immigrati, la violenza di Stato sotto il governo Meloni si è inasprita: ogni parola eLeggi Tutto

La Comune esprime la sua più piena e convinta solidarietà agli studenti e alle studentesse che oggi sono stati oggetto a Pisa di una ingiustificabile e violenta repressione durante una manifestazione contro il massacro in Palestina.Si è trattato dell’ennesimo atto di protervia da parte degli apparati repressivi di questo Stato – lo stesso che invia le armi in Ucraina e impegna i suoi militari in decine di scenari di guerra – contro chi si oppone al genocidio in atto a Gaza.Le modalità stesse di questo attacco dimostrano l’intenzione liberticida e violenta della Polizia, che ha stretto in un imbuto e caricato pesantemente giovani che erano impegnati in un corteo pacifico.Ci uniamo alla denuncia di quanto accaduto che già hanno fatto gliLeggi Tutto

Dialogo tra due colleghi: Elisabetta Ciao!Hai visto? Finalmente possiamo reagire assieme e andare in piazza contro il diffondersi delle guerre in Medio Oriente come in Ucraina e testimoniare la nostra condanna a chi sacrifica la vita di donne e bambini, di innocenti. Hamas e lo Stato di Israele, Putin e Zelensky, e chiaramente la Nato!Ci andiamo insieme? Riccardo ( nome di fantasia ) Certo! Anche io pensavo di fare lo sciopero del 23 febbraio sulla Palestina indetto da alcune organizzazioni del sindacalismo di base Elisabetta Ma io non sto parlando di quello sciopero, parlo dell’iniziativa nazionale in tutte le città promossa per il 24 febbraio da un arco di forze di sinistra tra cui Europe for peace, Assisi per la paceLeggi Tutto

Tre anni dopo il colpo di stato, la popolazione soffre e resiste. Nonostante la durissima repressione scatenata dall’esercito, negli ultimi mesi esso ha perso il controllo di ampie fette di territorio a causa dell’offensiva combinata delle guerriglie separatiste e dell’opposizione democratica. Il Myanmar – la Birmania dell’epoca coloniale britannica – è un paese di oltre 50 milioni di abitanti che compongono un ricco mosaico etnico-linguistico e religioso segnato da discriminazioni contro le minoranze e da decennali lotte di autodeterminazione. La sete di libertà e le coraggiose mobilitazioni popolari (a più riprese soffocate nel sangue) avevano costretto la giunta militare ad alcune concessioni ma la breve parentesi democratica guidata da Aung San Suu Kyi non ha infranto i tradizionali assetti di potere:Leggi Tutto

Siamo a fianco dei popoli contro l’espandersi infernale delle guerre. Lottiamo contro il governo e lo Stato d’Israele che sta massacrando bambini, donne e uomini palestinesi ed inseparabilmente contro i terroristi di Hamas che hanno ucciso civili, violentato donne e preso in ostaggio persone innocenti. Sosteniamo invece i messaggi di speranza e di umanità che giungono da quelle minoranze coraggiose di ebrei e palestinesi che manifestano per la pace in Israele contro Netanyahu e a Gaza contro Hamas. Denunciamo la criminale aggressione di Putin all’Ucraina così come il bellicismo nazionalista di Zelensky sostenuto dalla Nato in un conflitto senza fine che ha già mietuto migliaia di vittime. Settori di sinistra, dalle diverse ideologie e pratiche, hanno posizioni simili alle nostre cheLeggi Tutto

La paventata escalation è sotto gli occhi di tutti: la guerra si espande nel Vicino e nel Medio Oriente seminando morte e distruzione, proiettando scenari e conseguenze sul resto del mondo. L’epicentro è a Gaza, dove l’esercito israeliano conduce senza sosta una pulizia etnica contro la popolazione palestinese che ha già causato oltre ventimila vittime, tra le quali un numero altissimo di bambini e di neonati. Ma il conflitto è ormai ampiamente tracimato oltre i suoi confini iniziali e investe l’intera regione. Negli ultimi giorni la crisi si è ulteriormente aggravata, estesa e complicata. Sul fronte libanese, a causa dell’attentato mirato con cui Israele ha ucciso Saleh al Arouri, esponente di primo piano di Hamas, e della puntuale risposta di HezbollahLeggi Tutto