Stamani, 23 febbraio 2024, il corteo delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori di Pisa, che pacificamente manifestava a fianco del popolo palestinese, ha subito un attacco di una violenza smisurata e brutale in pieno stile dittatoriale, registrata attraverso video inequivocabili. Noi di Scuola Emancipata esprimiamo una netta denuncia di questa repressione insieme alla nostra solidarietà verso i/le giovani aggrediti; salutiamo inoltre positivamente che in questa direzione siano subito mosse diverse organizzazioni, come Cobas, CGIL, ANPI ed associazioni importanti del mondo della scuola, insegnanti e comitati genitori di vari licei. Come abbiamo già visto in altre manifestazioni, come si verifica quotidianamente verso fratelli e sorelle immigrati, la violenza di Stato sotto il governo Meloni si è inasprita: ogni parola eLeggi Tutto

Abbiategrasso 19 maggio, in un Istituto Tecnico suona una sirena di evacuazione, tutti scappano, non si capisce più nulla se non che un ragazzo armato ha aggredito la propria insegnante di italiano. Immediatamente il pensiero dei presenti è andato alle terribili stragi che un USA si consumano nelle scuole, la pistola esibita, questa volta era un giocattolo, ma il coltello brandito di ben 30 cm ha inferto ferite gravi provocando alla docente una prognosi di oltre un mese. Il quindicenne responsabile è un tipo taciturno, difficile, sembra solito a comportamenti provocatori, ma nessuno, neanche i suoi genitori, avrebbe immaginato che fosse armato e che quelle armi le avrebbe usate. Il malessere, l’insofferenza e la sofferenza, la violenza agita e subita nelleLeggi Tutto

Le grida con cui un insegnante delle scuole superiori di Milano ha cercato di interrompere uno spettacolo dedicato alla Shoah contestando le cifre (cioè il numero delle vite umane spezzate) relative ai crimini dell’Olocausto sono un insulto alle vittime dello sterminio nazista e alla comune umanità di tutti noi. Si tratta di un episodio isolato ma grave che solo alcuni anni fa sarebbe stato difficile da immaginare e diventa purtroppo realtà nel clima di decadenza culturale e valoriale che viviamo, in cui imperversano i peggiori negazionismi vecchi e nuovi. Menzogne che trovano nel web un veicolo di propagazione devastante accentuato ulteriormente dagli inquietanti deliri informatici durante la pandemia da Covid 19. Chi viene oggi allo scoperto con vergognosi intenti di relativizzareLeggi Tutto

Giuliano De Seta aveva 18 anni, era uno studente ed è morto mentre lavorava. La scuola lo aveva inviato in una fabbrica per la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” dove una lastra di acciaio ha spezzato la sua giovane vita. Oltre l’immenso dolore, per la sua famiglia, in questi giorni è arrivata la beffa. L’INAIL (l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) ha deciso che la morte di Giuliano non merita alcun indennizzo, perché era uno “stagista” e non un operaio della ditta. Solo uno stagista capo-famiglia, cioè che avesse dei familiari a carico, avrebbe potuto ottenerlo, ma non un ragazzo di 18 anni, secondo il cinico “regolamento” di quel pezzo di Stato che dovrebbe garantire i lavoratori in caso di infortunio. Giuliano nonLeggi Tutto

Il 30 aprile, senza alcun confronto con le parti sociali, il governo ha emanato un Decreto Legge di riforma/peggioramento della scuola pubblica italiana. Un capolavoro di incapacità politica e di disprezzo per tutto il personale della scuola. Cosa prevede questo decreto che entro il 30 giugno rischia di diventare legge se approvato dal Parlamento? Un percorso a ulteriori ostacoli per accedere alla professione docente e all’insegnamento vero e proprio con l’assunzione in ruolo; il taglio di circa 10.000 docenti ed educatori per finanziare, con l’intento di creare di nuovo lacerazioni ulteriori nella categoria, un piano di formazione e di incentivi per chi accetta di sottoporsi all’aggiornamento di “deformazione professionale”; la negazione del riconoscimento della professionalità maturata svolgendo l’insegnamento e il lavoroLeggi Tutto

Ad aprile 2020 è stato bandito il lungo atteso concorso ordinario per l’entrata in ruolo di docenti di tutti gli ordini e gradi nelle scuola pubblica italiana. Nell’estate del 2021 si sono svolte le prove relative alle materie matematiche e informatiche dette STEM mentre in questi mesi si stanno svolgendo le prove delle classi di concorso restanti e una seconda tornata STEM.Il 14 marzo sono iniziate le prove “scritte”, ma di scritto hanno ben poco: trattasi di 50 quesiti a risposta multipla a cui rispondere utilizzando esclusivamente il mouse di un computer, ma di fronte alla richiesta di avere accesso anche ad un semplice foglio di carta e una penna moltissimi candidati si sono visti negare la possibilità.Persino le discipline STEM,Leggi Tutto

Questa volta è una scuola elementare. I morti sono 21 di cui 19 bambini. Uccisi da un liceale di 18 anni. È l’ennesima strage dovuta alla vendita di armi negli USA, dove soloquest’anno ci sono state già più di 200 sparatorie. Tutti gli Stati si fondano sulla guerra e l’uccidibilità impregna le società statali in cui viviamo. Ciò è particolarmente evidente e feroce nella società statunitense, che sta implodendo: persino dopo un evento come questo,pochissime voci si stagliano chiaramente contro la vendita di armi, perché essa viene vista come un principio irrinunciabile di libertà e di sicurezza (sic!), perché è la normalità (tanto che vengono vendute armi anche in alcuni supermercati). Tanti media preferiscono accentuare il problema psicologico del singolo oLeggi Tutto

La mancata approvazione del Ddl Zan sta facendo discutere tante/i insegnanti che si impegnano contro le discriminazioni: come compagne/i de La Comune che lavorano nella scuola crediamo sia giusto fare chiarezza su alcuni aspetti.Nel Ddl Zan non si dice la verità su alcune questioni fondamentali, si nega l’identità di genere, si dissolve il fatto che la specie umana è composta da due generi (donne e uomini) e non si dice che la prima oppressione, da 5.000 anni, è quella contro il genere femminile: ma affermare la libertà delle donne è il primo imprescindibile passo per affermare la libertà di tutte/i.Ci impegniamo per la libertà di scelte affettive, contro omofobia e transfobia e non ci fidiamo dello Stato e delle sue istituzioni,Leggi Tutto

Un sedicente sindacato denominato FISI (Federazione Italiana Sindacati Interconfederali) ha proclamato uno sciopero “ad oltranza” dal 15 al 20 ottobre, con l’obiettivo principale di abolire il green pass e contrastare le vaccinazioni anticovid, pescando nel torbido del complottismo e dell’egoismo sociale presente anche nel mondo del lavoro. Nelle dichiarazioni degli organizzatori si arriva perfino a paventare l’insurrezione sociale contro la presunta dittatura sanitaria. A capo di questo sedicente sindacato ci sono personaggi opachi, alcuni dei quali afferenti all’area dell’estrema destra. Mettiamo all’erta i lavoratori per non cadere nel gorgo delle fake news di stampo fascista o trumpiano alimentato soprattutto sul web. I fascisti non sono mai stati amici dei lavoratori e tantomeno delle lavoratrici, degli immigrati e delle immigrate, puntano soloLeggi Tutto

L’Anief, una piccola associazione sindacale cresciuta a colpi di ricorsi e di scarsa idealità, ha indetto per il primo giorno di scuola uno sciopero contro l’obbligo di Green pass nella scuola e per la riduzione del numero di studenti per classe. Obiettivi apparentemente positivi. Sennonché ci consta che l’Anief abbia serenamente firmato (a parte l’ultimo) tutti i protocolli di sicurezza in cui non si fa mai menzione della riduzione del numero di alunni per classe. Perché questo cambio? Logiche politiche e divisioniste volte a depotenziare lo sciopero da tempo indetto da tutto il sindacalismo di base per l’11 di ottobre, sciopero che tra le altre rivendicazioni ha anche quelle dell’opposizione al Green pass e della riduzione del numero di alunni perLeggi Tutto