Stamani, 23 febbraio 2024, il corteo delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori di Pisa, che pacificamente manifestava a fianco del popolo palestinese, ha subito un attacco di una violenza smisurata e brutale in pieno stile dittatoriale, registrata attraverso video inequivocabili. Noi di Scuola Emancipata esprimiamo una netta denuncia di questa repressione insieme alla nostra solidarietà verso i/le giovani aggrediti; salutiamo inoltre positivamente che in questa direzione siano subito mosse diverse organizzazioni, come Cobas, CGIL, ANPI ed associazioni importanti del mondo della scuola, insegnanti e comitati genitori di vari licei. Come abbiamo già visto in altre manifestazioni, come si verifica quotidianamente verso fratelli e sorelle immigrati, la violenza di Stato sotto il governo Meloni si è inasprita: ogni parola eLeggi Tutto

La Comune esprime la sua più piena e convinta solidarietà agli studenti e alle studentesse che oggi sono stati oggetto a Pisa di una ingiustificabile e violenta repressione durante una manifestazione contro il massacro in Palestina.Si è trattato dell’ennesimo atto di protervia da parte degli apparati repressivi di questo Stato – lo stesso che invia le armi in Ucraina e impegna i suoi militari in decine di scenari di guerra – contro chi si oppone al genocidio in atto a Gaza.Le modalità stesse di questo attacco dimostrano l’intenzione liberticida e violenta della Polizia, che ha stretto in un imbuto e caricato pesantemente giovani che erano impegnati in un corteo pacifico.Ci uniamo alla denuncia di quanto accaduto che già hanno fatto gliLeggi Tutto

Uniamoci per la pacificazione, contro logiche e pratiche belliche Protagoniste/i per migliorare la vita assieme Siamo contro la costruzione di una nuova base militare a Coltano. Lo Stato italiano con questa sua decisione sceglie di aumentare la militarizzazione di un territorio e di accrescere il clima bellico in questo paese. Ma non ci stupiamo perché tutti gli Stati fanno le guerre: le minacciano, le preparano, le giustificano, le fanno (e non le finiscono) e ci si arricchiscono. Tutti gli Stati promettono sicurezza ma alimentano i pericoli fabbricando e spacciando armi, dicono di riqualificare i territori e invece deturpano e devastano l’ambiente, promuovono per le donne “pari opportunità” di dominare e uccidere mentre offrono lo stupro come salario per maschi assassini eLeggi Tutto