Unirsi nella ricerca di pacificazione è prioritario adesso e ha bisogno dell’impegno da parte di ciascuno: anche nelle università dove tantissime/i giovani sono per la pace. È necessario incontrarsi, chiedersi come e che strade trovare per essere migliori assieme contro tutte le guerre, a fianco della libera e piena autodeterminazione dei popoli. A maggior ragione ora, quando il livello bellico cresce e si espande, è fondamentale sottrarsi alle logiche e alle pratiche del conflitto alimentate da Stati oppressivi e organizzazioni terroristiche. Invece nelle università si aggirano gruppi come CambiareRotta & co. che difendono Hamas soprassedendo agli stupri, alle torture, agli omicidi verso donne e bimbi ebrei. Chiedono alle università di non arruolarsi e loro sono i primi a plaudere al massacroLeggi Tutto

La Comune esprime la sua più piena e convinta solidarietà agli studenti e alle studentesse che oggi sono stati oggetto a Pisa di una ingiustificabile e violenta repressione durante una manifestazione contro il massacro in Palestina.Si è trattato dell’ennesimo atto di protervia da parte degli apparati repressivi di questo Stato – lo stesso che invia le armi in Ucraina e impegna i suoi militari in decine di scenari di guerra – contro chi si oppone al genocidio in atto a Gaza.Le modalità stesse di questo attacco dimostrano l’intenzione liberticida e violenta della Polizia, che ha stretto in un imbuto e caricato pesantemente giovani che erano impegnati in un corteo pacifico.Ci uniamo alla denuncia di quanto accaduto che già hanno fatto gliLeggi Tutto

L’assassinio, con un colpo a bruciapelo da parte di un agente di polizia, di Nahel un giovane diciassettenne di seconda generazione non è un incidente isolato né un fatto casuale.Negli ultimi anni decine di giovani figli di immigrati che vivono nelle banlieues francesi sono stati uccisi da una polizia sempre più violenta, impregnata di razzismo ed impunita.All’indomani dell’assassinio e per numerosi giorni i quartieri periferici di Parigi ma anche numerose altre città francesi e persino il centro della capitale sono stati teatro di durissimi scontri tra la polizia e giovanissimi, saccheggi ed incendi di vetture, di edifici pubblici e centri commerciali.Le reazioni di Macron e del suo governo sono state caratterizzate da una volontà di scontro frontale, dall’incapacità di una minimaLeggi Tutto

I fatti sono noti: dopo il pestaggio di alcuni studenti di sinistra del liceo Michelangelo di Firenze, ad opera di una squadraccia neofascista, una Dirigente scolastica, Annalisa Savino, ha scritto una circolare a studentesse e studenti del suo istituto per esortarli a non essere indifferenti di fronte alle violenze dei fascisti e a isolare chi decanta il valore delle frontiere e innalza muri. Quanto è bastato perché il ministro dell’istruzione e del merito la attaccasse, definendo impropria la sua lettera e adombrando la possibilità di prendere provvedimenti. Non ha battuto ciglio per l’aggressione ma il fatto che una Dirigente scolastica, citando Gramsci, si esprima contro il fascismo e l’indifferenza e ne faccia un motivo educativo per Valditara è davvero troppo!È evidenteLeggi Tutto

Sabato 18 febbraio, una squadraccia neofascista composta da una decina di codardi, ha aggredito in perfetto stile fascista, con calci e pugni al corpo e alla testa, alcuni giovani del collettivo Sum davanti al liceo Michelangelo in via della Colonna, prima dell’ingresso a scuola. Esprimiamo solidarietà ai giovani aggrediti e denunciamo con forza questo atto intollerabile. Questi atti di violenza sono sempre più comuni nella cronaca quotidiana: li vediamo ripetersi contro le donne, gli immigrati, le persone più fragili in generale. Tutto ciò ha a che fare con le logiche di guerra che tutti gli Stati alimentano con l’aumento di spese militari, il continuo invio di armi al governo Ucraino e l’impunità verso i violenti, e che il governo Meloni, conLeggi Tutto

Giuliano De Seta aveva 18 anni, era uno studente ed è morto mentre lavorava. La scuola lo aveva inviato in una fabbrica per la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” dove una lastra di acciaio ha spezzato la sua giovane vita. Oltre l’immenso dolore, per la sua famiglia, in questi giorni è arrivata la beffa. L’INAIL (l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) ha deciso che la morte di Giuliano non merita alcun indennizzo, perché era uno “stagista” e non un operaio della ditta. Solo uno stagista capo-famiglia, cioè che avesse dei familiari a carico, avrebbe potuto ottenerlo, ma non un ragazzo di 18 anni, secondo il cinico “regolamento” di quel pezzo di Stato che dovrebbe garantire i lavoratori in caso di infortunio. Giuliano nonLeggi Tutto

Tra sfruttamento e tecnologia: la vita non conta Sentiamo la vicinanza con Sebastian Galassi, l’ennesimo giovane lavoratore morto sul lavoro, ed esprimiamo ai suoi cari la nostra più piena solidarietà. Sebastian era un rider della Glovo, morto sul lavoro, mentre percorreva le vie di Firenze per una consegna, vittima di un incidente stradale. Vogliamo reagire sentimentalmente, umanamente e praticamente ad una morte assurda, e ai suoi mandanti: potenti, politici, multinazionali e padronato. E ad una tecnologia che attraverso un software aziendale, comunica alla famiglia il licenziamento di Sebastian il giorno dopo per “mancato rispetto dei termini e condizioni”. Sono angherie, ingiustizie, prepotenze, mortificazioni e ricatti che queste, e tante altre, persone che lavorano provano ogni giorno. La tecnologia è sempre piùLeggi Tutto

Difendiamo il diritto di incontrarsi e riunirsi nelle scuole No all’autoritarismo dei presidi All’istituto Pio La Torre di Palermo, nei giorni scorsi, la preside ha richiesto l’intervento della Digos per reprimere la protesta degli studenti del Collettivo Autonomo, organizzata dagli stessi poiché gli era stato negato il permesso a svolgere un’assemblea in presenza sulla guerra in Ucraina. La dirigente per giustificarsi ha rivendicato il rispetto delle misure anti Covid. La determinazione dei giovani che, anche a seguito di queste misure non si sono fermati, ha costretto la preside ad accettare l’autorizzazione dell’assemblea di istituto che si svolgerà mercoledì 13 aprile prossimo. Siamo solidali con la scelta degli studenti di non subire la protervia crescente di presidi che si atteggiano a sceriffiLeggi Tutto

Siamo nel 2022 e in Europa è scoppiata la guerra. Putin ha invaso l’Ucraina, dopo anni di giochi politici e schermaglie belliche con la NATO per il controllo della zona. Ci riguarda tutti. Perché la difesa della vita e della pace ci riguarda tutti. Quando diventiamo giovani, sentiamo la potenza dirompente della vita, che è una possibilità e una responsabilità. Oggi abbiamo insieme la possibilità e la responsabilità di schierarci e di mobilitarci in difesa della vita, per la pace tra i popoli, per la nostra stessa umanità. Oggi possiamo scegliere se restare indifferenti e affidarci agli Stati guerrafondai, o se scuoterci e fare la differenza insieme. La pace dipende da tutti e tutte noi. La politica non ha cuore laLeggi Tutto

Nei giorni scorsi una protesta ha animato le studentesse e gli studenti del liceo romano Righi.   La reazione è nata dopo che una loro compagna ha ricevuto degli insulti da parte di una professoressa per la sua maglietta alzata sulla pancia. In particolare la donna le ha dato, indirettamente, della prostituta.   Importante la solidarietà che la studentessa ha ricevuto dalle compagne e compagni di scuola. In occasioni come queste ci possiamo rendere conto di quanto sia importante schierarci assieme contro il maschilismo ed il patriarcato intrinseco nella società e nelle istituzioni, non a caso la preside è più attenta a mantenere una buona immagine piuttosto che denunciare duramente l’accaduto.   Solidarizziamo con la ragazza, e sosteniamo la protesta, perché non rimangano silentiLeggi Tutto