Togliere le basi alla guerra

Print Friendly, PDF & Email

Uniamoci per la pacificazione, contro logiche e pratiche belliche

Protagoniste/i per migliorare la vita assieme

Siamo contro la costruzione di una nuova base militare a Coltano. Lo Stato italiano con questa sua decisione sceglie di aumentare la militarizzazione di un territorio e di accrescere il clima bellico in questo paese. Ma non ci stupiamo perché tutti gli Stati fanno le guerre: le minacciano, le preparano, le giustificano, le fanno (e non le finiscono) e ci si arricchiscono. Tutti gli Stati promettono sicurezza ma alimentano i pericoli fabbricando e spacciando armi, dicono di riqualificare i territori e invece deturpano e devastano l’ambiente, promuovono per le donne “pari opportunità” di dominare e uccidere mentre offrono lo stupro come salario per maschi assassini e frustrati, pretendono di educare bimbe/i e giovani istruendoli all’obbedienza e alla sottomissione, al conflitto e all’individualismo, vogliono digitalizzare l’esistenza (tra l’altro per rendere più efficaci i loro strumenti di morte) approfittando di come questo deteriora le nostre facoltà senti-mentali, inondano i media di notizie (spesso false) mentendo sulle loro malefatte e sulle verità umane più importanti, provano a rifarsi una reputazione parlando (al vento) di integrazione ed aiuti umanitari ma alzano muri e fili spinati davanti a donne e uomini in cammino per una vita dignitosa da ogni angolo della Terra. Oggi è al centro dell’attenzione la criminale invasione dell’Ucraina da parte di Putin e del suo entourage dagli intenti neozaristi, così come la propaganda bellicista del governo Zelensky (che coinvolge anche squadracce assassine di neonazisti), sotto l’egida di quel patto criminale che è la NATO, capeggiata dagli USA al crepuscolo. Siamo vicini alle donne, ai bimbi e agli uomini ucraini che si sottraggono ai combattimenti imposti, che si impegnano per salvare i propri simili, per salvaguardare la vita propria e altrui. Altrettanto alle donne e agli uomini che in Russia denunciano e si oppongono a questa guerra e che perciò vengono silenziati e imprigionati. E alle speranze di vita di tutti i profughi di tutte le guerre da accogliere senza condizioni. Dal canto loro, lo Stato e l’industria bellica italiani sono in prima fila nel cogliere l’occasione per fare affari con l’invio di armi e, grazie ai decreti del governo Draghi, realizzare progetti come quello della nuova base militare a Coltano ed incrementare una già insopportabile militarizzazione del territorio. Come La comune, per tutto questo, sosteniamo la mobilitazione che è nata in questi mesi contro una ulteriore base di guerra. Per togliere le basi alla guerra è importante schierarsi contro questo nuovo investimento di morte, ma crediamo in primo luogo che si possa costruire una convivenza benefica attraverso un impegno per la pacificazione tra le persone e le comunità; essere protagoniste/i di conoscenza diretta e leale, di ascolto fiducioso delle idee di ciascuna/o, di informazioni autentiche ed utili all’esistenza, di attenzione ai bisogni altrui riscoprendo i propri. Unirci per sfidare gli Stati assassini, le loro bombe e le loro menzogne, le prepotenze e le imposizioni, all’insegna di logiche del bene che tenacemente e giorno per giorno possiamo scegliere. Anche per questo promuoviamo e ti invitiamo a partecipare al Convegno Internazionale Logiche del bene contro le guerre, dal 20 al 24 luglio alla nostra Casa della Cultura di Vallombrosa (FI)