Uno sciopero che non s’ha da fare
Non cadiamo nella trappola fascista.

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Un sedicente sindacato denominato FISI (Federazione Italiana Sindacati Interconfederali) ha proclamato uno sciopero “ad oltranza” dal 15 al 20 ottobre, con l’obiettivo principale di abolire il green pass e contrastare le vaccinazioni anticovid, pescando nel torbido del complottismo e dell’egoismo sociale presente anche nel mondo del lavoro. Nelle dichiarazioni degli organizzatori si arriva perfino a paventare l’insurrezione sociale contro la presunta dittatura sanitaria.

A capo di questo sedicente sindacato ci sono personaggi opachi, alcuni dei quali afferenti all’area dell’estrema destra.

Mettiamo all’erta i lavoratori per non cadere nel gorgo delle fake news di stampo fascista o trumpiano alimentato soprattutto sul web. I fascisti non sono mai stati amici dei lavoratori e tantomeno delle lavoratrici, degli immigrati e delle immigrate, puntano solo a dividere e a fomentare l’odio e la cattiveria sociale.

Non dimentichiamo il loro coinvolgimento nelle stragi di stato e le aggressioni di oggi alle sedi sindacali, alle associazioni antirazziste, ai pronto soccorso degli ospedali, al personale medico-sanitario, alle residenze degli immigrati.

La difesa della vita e la battaglia per cure mediche adeguate e diffuse sul territorio sono delle priorità per cui battersi. Il vaccino è uno strumento utile per combattere la pandemia. E’ anche giusto rivendicare tamponi gratuiti per chi lavora e il rispetto per la libertà di scelta sui vaccini. Non è accettabile essere complici dei fascisti seminatori d’odio che alimentano la lacerazione sociale che è uno dei tratti connotanti l’attuale fase di decadenza culturale che stiamo vivendo anche in questo Paese.

Informiamo inoltre le lavoratrici e lavoratori che lo sciopero è stato dichiarato illegittimo dalla della Commissione di Garanzia. L’adesione a questo sciopero quindi espone a multe salatissime e denunce penali.