Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni viveva in Italia da tempo, aveva una moglie e un bambino piccolo ed era conosciuto dalla gente per essere una persona buona e cordiale. Il 29 luglio si trovava a Civitanova Marche per lavoro ma ha trovato la morte: massacrato di botte in pieno centro da Filippo Ferlazzo che gli ha anche rubato il cellulare prima di allontanarsi. Per ucciderlo l’assassino ha usato la stampella con cui Alika era costretto a muoversi in seguito a un incidente.Di fronte a questa barbarie si può restare attoniti, provare repulsione e ribrezzo, o considerarla un fatto di cronaca e nutrire quell’indifferenza letale che ha attraversato tanti che in pieno centro hanno assistito all’omicidio senza provare a fermarlo. SarebbeLeggi Tutto

L’ennesimo omicidio razzista, in un Paese sempre più pericoloso per chi è immigrato,  ci chiama ad una forte reazione. Il nostro è un appello ai fratelli e sorelle immigrati, alle comunità, alle associazioni solidali e antirazziste: uniamoci per difendere la vita e combattere il razzismo e le violenze. La morte di Alika Ogorchukwu, ambulante nigeriano di 39 anni massacrato il 29 luglio in pieno centro a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo, dice dei rischi a cui siamo esposti ogni giorno e del bisogno di difenderci e sostenerci reciprocamente.Alika, infatti, viveva da tempo in quel luogo. Era conosciuto e apprezzato per essere una persona buona e tranquilla. Aveva una moglie ed un figlio piccolo. Chi lo ha ucciso ha usato la stampellaLeggi Tutto

Nei giorni scorsi la procura di Piacenza ha emesso ordini di cattura con provvedimento di arresti domiciliari contro otto dirigenti del sindacalismo di base Si. Cobas e USB  della logistica. Sono accusati di aver proclamato scioperi e mobilitazioni per conquistare  – a livello aziendale e attraverso la contrattazione integrativa – migliori condizioni normative e salariali rispetto al contratto nazionale di categoria, cioè di agire per maggiori diritti e un lavoro degno ! È un fatto gravissimo e senza precedenti e che minaccia il diritto di sciopero, e non solo, per tutti. È un atto giudiziario di carattere repressivo verso chi ha diretto le lotte nel settore della logistica di Piacenza ( GLS, Amazon, Fedex-Tnt- SDA, ecc )  e colpisce tutte leLeggi Tutto

Ci vede stupefatte e indignate la sentenza della corte di appello di Torino che ha negato l’accusa di violenza sessuale per una ragazza stuprata nel bagno di un locale da un suo conoscente. Esprimiamo soldarietà a questa giovane che ha subito una violenza e, avendo avuto il coraggio di denunciare, non ha avuto giustizia. Non è bastato infatti che lei abbia detto al suo violentatore: basta, smettila, non voglio! Non è bastato che si sia opposta con tutte le sue forze mostrando con ogni parola e gesto possibile che non voleva: quello che è contato per il giudice  nell’emettere una sentenza tanto assurda è che la donna non abbia chiuso a chiave la porta del bagno, gli abbia chiesto dei fazzolettiLeggi Tutto

L’accordo firmato dai governi turco, svedese e finlandese sotto l’alto patrocinio di Washington e di tutti i suoi alleati europei è un’infamia: esso preannuncia nuove guerre e tratta come una merce il popolo curdo, cioè circa 25 milioni di persone. L’accordo sblocca il veto turco all’ingresso nella NATO di Svezia e Finlandia; in altre parole, contribuisce a rafforzare l’alleanza militare più bellicosa al mondo – non l’unica ma certamente la più potente – responsabile sin dalla sua fondazione di guerre combattute e minacciate. Per ottenere questo risultato – pericoloso per tutte le persone comuni, anche per coloro che vivono in Svezia e Finlandia, non più paesi neutrali ma ormai prima linea – sono state accolte tutte le richieste avanzate dal presidenteLeggi Tutto

A Melilla, venerdì 24 giugno, di fronte a migliaia di persone che tentano di superare le reti metalliche per entrare nell’enclave spagnola e chiedere asilo in Europa, la polizia marocchina e quella spagnola rispondono con una violenza inaudita. Le loro cariche e il lancio di lacrimogeni scatenano il terrore. Nella calca muoiono18 persone, altri sono feriti gravi. Secondo alcune ONG locali i morti sarebbero 37. Per terra e per mare il diritto a circolare liberamente si scontra con la violenza degli stati che difendono le loro frontiere a tutti i costi. Ci sono tante guerre nel mondo e diversi sono i loro volti: dalle bombe allo sfruttamento, dalla fame al razzismo. A tutto ciò si aggiunge quella contro esseri umani cheLeggi Tutto

Il 30 aprile, senza alcun confronto con le parti sociali, il governo ha emanato un Decreto Legge di riforma/peggioramento della scuola pubblica italiana. Un capolavoro di incapacità politica e di disprezzo per tutto il personale della scuola. Cosa prevede questo decreto che entro il 30 giugno rischia di diventare legge se approvato dal Parlamento? Un percorso a ulteriori ostacoli per accedere alla professione docente e all’insegnamento vero e proprio con l’assunzione in ruolo; il taglio di circa 10.000 docenti ed educatori per finanziare, con l’intento di creare di nuovo lacerazioni ulteriori nella categoria, un piano di formazione e di incentivi per chi accetta di sottoporsi all’aggiornamento di “deformazione professionale”; la negazione del riconoscimento della professionalità maturata svolgendo l’insegnamento e il lavoroLeggi Tutto

Dal 22 Aprile e per almeno quattro giorni nelle località di Krendik ed El Geneina nel Darfur occidentale si sono succeduti attacchi brutali contro la popolazione da parte di circa duemila miliziani a bordo di centinaia di fuoristrada militari, auto, moto e cavalli. Sono stati riconosciuti leader dei janjawid, una milizia islamista che si presta come braccio armato della giunta militare per compiere operazioni, come quella in corso, veri e propri tentativi di autentica pulizia etnica nei confronti di una popolazione che si è da sempre mobilitata contro il golpe che ha portato al potere la giunta militare del Sudan.Hanno raso al suolo tutto ciò che hanno incontrato sulla loro strada, ucciso leader della resistenza, commesso saccheggi, stupri e rapimenti. NonLeggi Tutto

Sabato 23 ottobre a Firenze più di un centinaio di persone hanno dato vita ad un presidio per l’accoglienza ed in solidarietà coi popoli afghani, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi con l’appello qui pubblicato. Un momento significativo che ha visto la partecipazione, oltre che delle realtà promotrici, anche di una delegazione della CUB e soprattutto del Collettivo di Fabbrica GKN, che ha positivamente contribuito al presidio. Infatti, intervenendo, uno degli operai ha parlato dell’importanza dell’amore per abbattere i muri che dividono le persone; spiegando quanto i governi respingano gli immigrati basandosi su queste divisioni tra la gente. Un presidio positivo anche perché costruito dal protagonismo diretto di alcuni fratelli bengalesi e soprattutto dalle amiche e amici di IranLeggi Tutto

Scarica il volantino impaginato Fin dalla fondazione nel 1948 lo Stato d’Israele ha espropriato le terre di milioni di palestinesi incendiando le loro case, espellendoli, uccidendoli. Solo l’eroica resistenza del popolo, delle donne e dei giovani che hanno curato e difeso la vita, ha impedito il genocidio. I Palestinesi sono stati esiliati e dispersi, confinati nella “prigione a cielo aperto “ della striscia di Gaza, in Cisgiordania e sono stati oppressi e discriminati nello Stato d’Israele che continua la sua opera di pulizia etnica, aggressione e occupazione militare. Nelle ultime settimane a Gerusalemme est – zona occupata da Israele – la polizia e i coloni hanno cacciato e sfrattato palestinesi dalle loro case, dove vivevano da decenni. A questa ennesima ingiustiziaLeggi Tutto