Da Youtubers a assassini: questa è una delle possibili conseguenze concrete della demenza digitale.Questo è quello che è successo: 5 giovani youtubers, che hanno un canale sulla famosa piattaforma, chiamato The borderline, che hanno deciso di fare una challenge, una sfida, che consisteva nel guidare una Lamborghini per 50 ore di seguito. Mercoledì mattina hanno investito un’auto con a bordo una mamma con i suoi due bimbi vicino all’asilo, e hanno provocato la morte di Matteo di 5 anni.Non è definibile un incidente! Era altamente prevedibile e ahimè è una dimostrazione concreta di quanto la demenza digitale fa perdere il senso della realtà, delle altre e degli altri, della vita, oltre che del concetto stesso di divertimento perché cosa ci siaLeggi Tutto

Eliot Higgins, fondatore del sito Usa di news scandalistiche Bellingcat, pensava di fare uno scherzo. E invece le immagini che lui ha twittato sono state riprese da 5 milioni di persone, convinte davvero che Donald Trump fosse stato arrestato violentemente dalla polizia, sbattuto in carcere e immortalato con la tua arancione dei reclusi. Sarebbe stata magari pure una belle notizia, ma erano evidentemente foto false, prodotte da un’intelligenza artificiale che aveva risposto così all’input di Higgins di generare immagini che rappresentassero l’arresto dell’ex presidente. È stato The Washington Post a sollevare il problema, ma come testata per noi la questione è più ampia: come sarà possibile, in un’epoca di disinformazione algoritmica, distinguere il falso dal vero? Se è vero, come èLeggi Tutto

Pochi secondi di verità, interrompendo la propaganda di regime. Nel bel mezzo del notiziario della tv di Stato iraniana un ignoto gruppo di hacker ha trasmesso una serie di immagini delle rivolte della gente comune dell’ultimo periodo, con un testo in sovrimpressione che invitava ad unirsi alle mobilitazioni, denunciando la “Guida suprema” Khamenei come assassino.È stato un atto significativo, certamente irritante per il feroce regime teocratico di Teheran, ma che va compreso bene. Infatti, specialmente nell’Occidente cyberottimista, prono al nuovo potere tecnocratico dei padroni del web, si celebra questo gesto – insieme ad altri: basti pensare agli attacchi di Anonymous all’Isis – come emblematico del ruolo potenzialmente progressivo delle nuove tecnologie digitali. Ma ci si dimentica, quasi sempre, il presupposto fondamentale:Leggi Tutto

Alika Ogorchukwu, nigeriano di 39 anni viveva in Italia da tempo, aveva una moglie e un bambino piccolo ed era conosciuto dalla gente per essere una persona buona e cordiale. Il 29 luglio si trovava a Civitanova Marche per lavoro ma ha trovato la morte: massacrato di botte in pieno centro da Filippo Ferlazzo che gli ha anche rubato il cellulare prima di allontanarsi. Per ucciderlo l’assassino ha usato la stampella con cui Alika era costretto a muoversi in seguito a un incidente.Di fronte a questa barbarie si può restare attoniti, provare repulsione e ribrezzo, o considerarla un fatto di cronaca e nutrire quell’indifferenza letale che ha attraversato tanti che in pieno centro hanno assistito all’omicidio senza provare a fermarlo. SarebbeLeggi Tutto