La maggioranza delle donne è in prima fila, tutti i giorni e in tanti luoghi, specialmente quelli dedicati alla cura e all’educazione, nell’affermazione e difesa della vita, perciò da sempre sono sostanzialmente refrattarie alla guerra, di cui insieme ai bimbi sono principali vittime. A maggior ragione il ruolo che svolgono oggi, un tempo in cui imperversano logiche e pratiche belliche, terrore, distruzione e disumanizzazione, è cruciale per tutta l’umanità. Tutto ciò mentre non smettono di lottare per affermare la propria libertà, per difendersi dal maschilismo e dagli attacchi sempre più micidiali di un patriarcato in crisi e per affermare i propri diritti costantemente negati dalle istituzioni.Prime protagoniste di conoscenze di cura, accoglienza e sostegno dei più fragili. Prime protagoniste di educazioneLeggi Tutto

Da Youtubers a assassini: questa è una delle possibili conseguenze concrete della demenza digitale.Questo è quello che è successo: 5 giovani youtubers, che hanno un canale sulla famosa piattaforma, chiamato The borderline, che hanno deciso di fare una challenge, una sfida, che consisteva nel guidare una Lamborghini per 50 ore di seguito. Mercoledì mattina hanno investito un’auto con a bordo una mamma con i suoi due bimbi vicino all’asilo, e hanno provocato la morte di Matteo di 5 anni.Non è definibile un incidente! Era altamente prevedibile e ahimè è una dimostrazione concreta di quanto la demenza digitale fa perdere il senso della realtà, delle altre e degli altri, della vita, oltre che del concetto stesso di divertimento perché cosa ci siaLeggi Tutto

Dove comincia la ricerca del bene Ripartiamo dal nostro vissuto quotidiano, anche quello più elementare e all’apparenza banale, per cercare di comprenderne scaturigini e dinamiche, significati e contraddizioni possibili nella ricerca del bene: ciò che chiamiamo morale. C’è un originale, radicato ed insopprimibile desiderio di affermazione e felicità in ogni essere umano: comincia sin dalla nascita e ci accompagna per tutta la vita. Il cammino dell’esistenza è motivato e segnato da questo anelito costante la cui urgenza può comportare magnifici slanci e terribili cadute. Dal fulgore di un bene donato e condiviso all’orrore di un male causato e patito, con tutte le sfumature tra i due estremi: ecco il peculiare destino della nostra specie. Le circostanze ed il caso, la frettaLeggi Tutto

Gino è un dipendente di Amazon. Nell’ottobre del 2020 comincia a stare male e poco tempo dopo scopre di avere un tumore. Iniziano i cicli di chemioterapia e si mette chiaramente in malattia per prendersi il tempo per curarsi. Dopo circa un anno torna al lavoro, ma ad attenderlo invece di uno striscione di bentornato, gli viene recapitata una lettera di licenziamento per aver superato il limite massimo di malattia. Proprio come nello spot, in cui i dipendenti Amazon raccontano come l’azienda gli aiuta nel prendersi cura della sorellina malata, di come si sentono in una una vera e propria grande famiglia, vero?! Ma Gino, con l’aiuto dei sindacati non ci sta: impugnano l’ingiusto licenziamento e Gino viene reintegrato. Ma AmazonLeggi Tutto

L’appropriazione dei dati sanitari della Regione Lazio – con tanto di richiesta di riscatto – è un fatto molto grave in sé che al contempo evidenzia quante chiacchiere, propaganda, affari e incompetenza ruotano intorno al digitale a tutto danno delle persone comuni. In sé: i dati sanitari resi indisponibili dai pirati informatici significano appuntamenti e visite mediche saltate, operazioni che vengono rimandate, tamponi che non vengono eseguiti. Il disastro diventa occasione non per un ripensamento sul dilagare dei sistemi informatici, anche dell’amministrazione pubblica, nella nostra vita quotidiana ma per scatenare una nuova offensiva ideologica e affaristica: l’Agenzia per la cybersicurezza, ovviamente fuori dal controllo dei comuni mortali. Sul destino di tale Agenzia è più che lecito pronosticare che non rovescerà laLeggi Tutto

Degni della trama di una spy story, i risultati finora pubblicati dell’inchiesta sul Progeto Pegasus, condotta da Forbidden Stories – una rete di giornalisti – e Amnesty International, in realtà non sorprendono molto: dimostrano, ancora una volta, come internet e le tecnologie sono un mezzo di controllo e di repressione. Pegasus, ideato e realizzato dalla società di sorveglianza israeliana NSO Group, per spiare e rubare dati, è un programma software acquistato e utilizzato da Stati, governi e polizie di varie parti del mondo con lo scopo, sostengono loro, di impiegarlo nell’ambito della lotta al terrorismo. In realtà, grazie a una fuga di notizie (c’è anche chi spia le società che fanno programmi di spionaggio!) Forbidden Stories e Amnesty International hanno svelatoLeggi Tutto

Nel 1989 il 4 giugno, lo Stato cinese reprimeva in un bagno di sangue giovani studenti, lavoratori e gente comune di Pechino che da più di un mese occupavano piazza Tiananmen rivendicando libertà e democrazia e denunciando la corruzione del partito comunista. A Hong Kong, per il secondo anno di fila, la veglia per ricordare le vittime della feroce repressione e continuare a chiedere giustizia è stata vietata dalla polizia locale, divieto che già l’anno scorso venne sfidato da migliaia di persone che si riversarono pacificamente a Victoria Park : continuare a far conoscere la verità – censurata e mistificata dal governo cinese e non solo – è il modo migliore per ricordare.Leggi Tutto

Le dichiarazioni del presidente della regione Giovanni Toti stanno giustamente suscitando una grande indignazione tra le persone e sinceramente suonano veramente  irritanti e inadegaute le parole di scusa. Del resto in questi casi è importante unire le parole ai fatti: mentre dichiara che ‘le persone anziane sono persone non indispensabili allo sforzo produttivo del paese’ dall’altra la regione Liguria ha indicato sette RSA dove trasferire pazienti Covid per alleggerire gli ospedali. Non hanno fatto nulla da marzo per assumere personale nelle strutture sanitarie – e adesso fanno bandi per contratti a tempo determinato trattando gli infermieri come se fossero carne da macello a scadenza – , non hanno attrezzato luoghi dove poter far ricoverare pazienti positivi che vanno tenuti in quarantenaLeggi Tutto

Le donne sono più attente, più caute nel proteggersi e proteggere dal coronavirus: questo è quello che è emerso da una ricerca dell’università Bocconi, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. Questa potrebbe essere, sottolineano i ricercatori, una delle spiegazioni per la minore vulnerabilità e mortalità delle donne in questa pandemia. Risultato che non stupisce, ma su cui è bene soffermarsi senza darsi spiegazioni scontate. Poco convincenti sono quelle di Vincenzo Galasso, uno degli autori, che mette al centro quello che lui definisce ‘un maggior rispetto delle regole nel sesso femminile”; più sollecitanti quelle di un’altra autrice, Paola Profeta che sottolinea come secondo lei “Le differenze principali riguardano i comportamenti che mirano a proteggere gli altri”. Tendiamo tutti allaLeggi Tutto