Ripartiamo dal nostro vissuto quotidiano, anche quello più elementare e all’apparenza banale, per cercare di comprenderne scaturigini e dinamiche, significati e contraddizioni possibili nella ricerca del bene: ciò che chiamiamo morale. C’è un originale, radicato ed insopprimibile desiderio di affermazione e felicità in ogni essere umano: comincia sin dalla nascita e ci accompagna per tutta la vita. Il cammino dell’esistenza è motivato e segnato da questo anelito costante la cui urgenza può comportare magnifici slanci e terribili cadute. Dal fulgore di un bene donato e condiviso all’orrore di un male causato e patito, con tutte le sfumature tra i due estremi: ecco il peculiare destino della nostra specie. Le circostanze ed il caso, la fretta ed il contesto, l’ansia e l’incoscienzaLeggi Tutto

NATURA E CULTURE DEL BENE “Natura di cose altro non è che il nascimento di esse in certi tempi e con certe guise, le quali sempre che sono tali, indi tali e non altre nascono le cose.”Giambattista Vico “Noi abbiamo sempre qualche cosa da fare con noi stessi, ma senza perdere in nessun momento la misura generale delle cose che sono a mio avviso: l’utilità della vita esterna, l’atto positivo, l’attività creatrice, il tutto per non sprofondare nel consumo spirituale e nella digestione”.Rosa Luxemburg Il necessario realismo Il mondo in cui viviamo spaventa. Siamo una specie strana e spesso estranea a se stessa. I potenti nella loro marcia oppressiva asservono e distruggono ogni forma di vita. Spesso ci sentiamo impotenti eLeggi Tutto

RADICALITÀ VALORIALE O DOGMATICA STATALE? “Il bene può manifestarsi nei modi più diversi, però il suo sostrato più essenziale è quello di servire al prossimo, cioè a dire, si sviluppa nell’intimità dell’individuo come desiderio o necessità di tendere la mano agli altri e di contribuire alla loro felicità.”Heleno Saña “Nell’insieme, sembrerebbe che aiutare gli altri sia naturale per i piccoli esseri umani e sia motivato intrinsecamente da sentimenti di simpatia.”Michael Tomasello Conferme mistificanti L’esistenza e l’importanza, la dinamica e l’intreccio delle radici antropologiche è ribadita da costanti e molteplici esempi positivi che chiunque può osservare e sperimentare nella vita quotidiana. Al contempo è significativa la prova a contrario: le nostre origini primarie sono confermate e ribadite anche dal contrasto e dall’attaccoLeggi Tutto

TRA CROLLI E RISCATTI “In fin dei conti , la creatività umana trova la sua fonte nella vita – e nel fatto incredibile che questa vita si accompagna ad una missione precisa: resistere e proiettarsi verso l’avvenire, costi quel che costi. Potrebbe rivelarsi utile pensare a queste origini modeste e tuttavia potenti allorché ci confrontiamo con l’instabilità e l’incertezza del presente.” Antonio Damasio *1 Una visione della nostra esistenza, basata su un approccio antropologico, permette, richiede e sollecita il libero sviluppo delle coscienze. Abbiamo la capacità e la possibilità di concepire il nostro modo di essere nel mondo con e tra le altre e gli altri come protagonisti unici ed inimitabili ma non perciò isolati o separati. La coscienza di séLeggi Tutto

Una crisi generalizzata è in atto su scala mondiale. I poteri oppressivi, incapaci di farfronte ai problemi da loro stessi creati, dominano e sfruttano la gente comune senzacomprenderla, approfondendo così il baratro tra i palazzi e le società in sfacelo. Gli Stati,frutto e germe di culture negative, prepotenti e decadenti, privi di una visione olistica dellaspecie e della natura tutta, causano il deperimento di ogni forma di vita competendoferocemente tra loro utilizzando e alimentando la prima e fondamentale risorsa che hanno:la guerra in tutte le sue forme. Le esistenze di noi tutti sono coinvolte e sconvolte dal caosplanetario in modo più o meno visibile ad occhio nudo. Possiamo intuirlo o percepirlo se cisoffermiamo sui cambiamenti in corso, non solo pratici maLeggi Tutto

“La vita è un lavoro, un mestiere che bisogna sforzarsi di imparare: quando un uomo ha appreso lavita a forza di averne provato i dolori, la sua fibra, divenuta più resistente e flessibile, gli permette dicontrollare la sua sensibilità; allora egli fa dei suoi nervi specie di molle d’acciaio che si piegano senzaspezzarsi…”Honoré de Balzac (a proposito di un’idea padronale della vita)“Ogni Stato incoraggia il servilismo e la lealtà tra i potenziali uomini di potere, ma anche trail ben più vasto numero di persone al loro servizio.”Gabriel Kolko Che cosa sono oggi le classi, o forse è meglio dire le caste dirigenti da cui dipende una parte importante dei destini mondiali e quindi anche dei nostri? Che cosa sono diventati iLeggi Tutto

Il Covid muta ma serpeggia ancora seminando vittime e creando problemi ad ognuno. Sembra che a riguardo i poteri oppressivi abbiano scelto – senza esplicitarlo – di optare per ciò che cinicamente chiamano “immunità di gregge”. Tutti/e avvertiamo un legittimo bisogno di meritate vacanze e può darsi che ciò sfoci in una frenesia tutt’altro che rilassante. Tragedie quotidiane di vario tipo ci colpiscono e vengono enfatizzate dai media. Forse in questo quadro può esserci la tentazione di abituarsi alla guerra o di rimuoverla? Eppure continua il conflitto tra la Russia e l’Ucraina, sostenuta dalla coalizione dei paesi occidentali a guida statunitense: ci riguarda già direttamente ed indirettamente e prossimamente sarà così ancor di più. Il suo lento e sanguinoso sviluppo sembraLeggi Tutto

Ci hanno raccontato che questo era il migliore dei mondi possibili, invece viviamo in un incubo crescente. Giovani donne ed uomini si affacciano su di una realtà corrotta e ne vengono travolti. La loro coscienza affanna in cerca di punti di riferimento ma trovano spazzatura culturale sempre più squallida, mistificante e mortificante, perciò sono affetti da melanconia o cadono in trappole negazioniste. Cercare lavoro significa sempre più spesso aggirarsi inutilmente e rimanere frustrati oppure sottomettersi a priori ed in modo incondizionato ad un padrone invisibile e sperimentare la provvisorietà cronica. L’individualità non è più naturalmente né tantomeno culturalmente riconosciuta ma trattata come una sorta di capriccio gestito da ideologie negative esorbitanti arruolate al servizio degli Stati e del mondo oscuro delLeggi Tutto

Le dimensioni di un corpo vengono definite da larghezza, lunghezza ed altezza o profondità, al tempo stesso noi abbiamo una rappresentazione più complessa della dimensione della vita. La percepiamo immediatamente, la consideriamo nell’assieme, la scrutiamo nei trascorsi, la proiettiamo nel futuro, la avvertiamo nella sua inafferrabile totalità. Siamo dotati di straordinarie e capricciose facoltà quali l’intelligenza, la ragione, la memoria, la creatività, il sentimento. Inseparabili: funzionano assieme – spesso contraddicendosi e litigando – cercando laboriosamente una concordanza che sfocia nella nostra coscienza. È di questa che abbiamo più che mai bisogno nell’epoca che attraversiamo. La storia sdoppiata continua Viviamo tra pandemia e guerra, primavera che stenta ed estate che si avvicina, stanchezza accumulata e vacanze agognate, persone care desiderate oppure allontanate(si),Leggi Tutto

In tempi di guerra cambia la percezione della realtà. D’improvviso tutto ci sembra effimero, sfuggente, in forse. La quotidianità e il futuro ci appaiono fragili, il ricordo del passato si stinge, gli amori e le amicizie sono ancora più preziosi eppure in pericolo, quei semplici gesti routinari diventano quasi incongrui, il prossimo si allontana ancor di più, la vita stessa non è mai stata tanto importante eppure insondabile. È lo sguardo interno che si appanna, non riusciamo a metterlo a fuoco. È l’infausta coscienza di un potere di morte che ci sovrasta, mostruoso, freddo, irrefrenabile e inconcepibile. Allora possiamo cercare di sfuggire, di non pensarci, di convincerci che tutto sommato la tragedia in atto non ci riguarda, di metterci al riparoLeggi Tutto