Non possiamo restare indifferenti

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Venerdì 3 dicembre si è svolta a Cesena una fiaccolata solidale per denunciare la vergognosa condizione in cui sono tenuti i profughi bloccati al confine tra Bielorussia e Polonia. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 150 persone e l’adesione del gruppo de La Comune di Cesena, è stata indetta dalla rete Comunità accogliente (formata da CGIL, CISL, Caritas, Auser, ARCI), ed è stata costruita a partire dall’appello che un giornalista locale – grazie anche ad un incoraggiamento ricevuto dal primo incontro dei Dialoghi de La Comune su “L’epoca che attraversiamo e noi” – ha rivolto a tutti coloro che “non possono restare indifferenti” di fronte a una così palese violazione del diritto di umanità. Una iniziativa costruita dal basso e rivendicata come tale nelle parole degli intervenuti, chiamata con un appello che denuncia le responsabilità dirette della politica nella violazione della dignità umana e che chiede di costruire una comunanza solidale. Anche se per alcuni l’unica soluzione possibile continua ad essere il fare pressioni sulle istituzioni europee, l’impressione diffusa è quella del bisogno di ripartire da un protagonismo che possa far sentire tutti coinvolti. Il che, nella terra del mito della “politica buona”, è davvero una interessante novità.