Riace
una due giorni antirazzista

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Circa cinquecento persone si sono radunate a Riace, in Calabria, per una due giorni all’insegna della  solidarietà, dell’accoglienza e dell’antirazzismo. Gente proveniente da diverse parti d’Italia (anzitutto dalla Calabria, ma anche da Puglia, Campania, Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna ecc.), rappresentanti di associazioni, collettivi, gruppi impegnati o singoli volenterosi e schierati, artisti, intellettuali e giornalisti, sono accorsi nel piccolo borgo per dare solidarietà all’ex sindaco dell’accoglienza Mimmo Lucano, condannato a più di 13 anni di carcere per aver cercato di offrire rifugio e ospitalità agli immigrati provenienti da diverse parti del mondo.

Significativa la voglia di confrontarsi, di conoscersi e conoscere le diverse esperienze di impegno (non a caso il giornale La Comune, tra i pochi periodici presenti all’iniziativa, è stato molto ben accolto), oltre che di serbare la memoria di un’esperienza peculiare come quella del borgo accogliente e multietnico che fino a pochi anni fa era un esempio vivente per tante esperienze simili. Nel corso della due giorni, Mimmo Lucano giustamente ha ribadito tante volte che la sua è stata ed è una battaglia per la dignità e per l’umanità, che rivendica assolutamente e che bisogna difendersi dal fango che stanno gettando indegnamente. Più complessa è stata l’assemblea finale, dove è prevalsa una dimensione di denuncia e si è espressa una difficoltà ad andare oltre gli orizzonti statali e politici e a cominciare a pensare una prospettiva umana e solidale che possa valorizzare ed unire le tante realtà e persone che si impegnano per una vita migliore.