11 ottobre
Un inizio da affermare

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È stato il primo sciopero generale unitario del sindacalismo di base, chiaramente schierato contro un Governo che sta peggiorando pesantemente la vita della maggioranza delle persone. Nelle dozzina di piazze delle principali città si sono mobilitate circa 20.000 persone. Un risultato iniziale, considerando anche che le adesioni allo sciopero sono state sicuramente più estese e significative nella scuola, nella logistica e nei trasporti. I cortei si sono svolti pacificamente (e anche laddove si è dato vita a episodi deprecabili come a Milano la contestazione da parte di una minoranza ai lavoratori e alle lavoratrici della Cgil , sono stati altri manifestanti, in questo caso le educatrici del Sial Cobas, a rintuzzarle) e tra i protagonisti è emersa una certa soddisfazione per essere finalmente in piazza uniti e tra diverse categorie, come da moltissimo tempo non succedeva.

È questo sicuramente il dato più prezioso, da rafforzare ed estendere e che ha permesso di rintuzzare e limitare gli effetti delle manovre divisioniste di alcuni sindacati, fronteggiando l’ambiguità di alcune presenze no green pass e no vax come a Genova. In tutte i cortei le lavoratrici e lavoratori della La Comune, in particolare nei settori dei Cobas scuola e degli educatori a Milano, sono stati in prima fila nel far crescere questo spirito unitario, animando uno schieramento antifascista e solidale netto e chiaro, soprattutto dopo la gravissima aggressione alla sede nazionale della Cgil a Roma da parte di fascisti.