Siamo con le tante persone che anelano alla pace. Per alimentare questa speranza c’è bisogno di impegnarsi, di comprendere e di reagire affermando positivamente la propria umanità contro l’oppressione e il pericolo di barbarie.
Le guerre continuano dall’Ucraina alla Palestina fino agli oltre 70 conflitti dimenticati. Gli Stati si armano sempre più e i potenti si affidano alla disumana macchinazione con la perversione dell’intelligenza artificiale, il lancio incontrollato di droni e le menzogne del web che avvelenano le coscienze. La democrazia si sta svuotando, cresce l’autoritarismo insieme alle destre razziste e liberticide.
Mentre ci contrapponiamo a tutto questo denunciamo il governo nazi-sionista di Netanyahu, che dopo 70 anni di violenta oppressione coloniale, sta perseguendo l’obiettivo della grande Israele perpetrando un genocidio a Gaza e occupando la Cisgiordania. Al tempo stesso denunciamo le tremende responsabilità dei dittatori teocratici omofobi e terroristi di Hamas – foraggiati dai peggiori regimi reazionari arabi a partire dal Qatar – autori dell’orrendo massacro del 7 ottobre che ha dato inizio a questa guerra.
Non possiamo aspettarci una vera pace dagli Stati, complici o silenziosi di fronte al massacro, compreso quello italiano. Il “piano di pace” presentato da Trump, sostenuto anche dai regimi arabi amici di Hamas, sancirebbe la negazione di ogni diritto per il martoriato popolo palestinese.
Invece coraggiose avanguardie palestinesi ed ebree indicano una possibile prospettiva di pacificazione e convivenza tra le popolazioni. Sosteniamo gli ebrei che si oppongono a Netanyahu e alla guerra, così come siamo a fianco dei palestinesi che si mobilitano contro il massacro e contro Hamas.
Gran parte delle sinistre è in preda a visioni contingenti e provinciali senza prospettive, peggio alcune frange assumono posizioni dannose e violentiste. Fa eccezione, non senza oscillazioni e sbandamenti, lo schieramento pacifista della Cgil.
È tempo di scegliere, di essere protagonisti in prima persona di umanizzazione e pacificazione, contrastando logiche e pratiche belliche e sottraendosi all’alienazione del web, per costruire un’alternativa organizzata, fuori dal loro mondo in rovina, in una prospettiva di comunanze libere, pacifiche e benefiche.
La Comune
