Accordi Italia-Libia
La vergogna infinita

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Continuano i naufragi al largo delle coste libiche e le azioni della guardia costiere di quel Paese per riportare a terra chi cerca di scappare da quell’inferno. Il tutto con il beneplacito del governo italiano che con lo stato libico ha stretto accordi. Questi li definiamo criminali e indegni visto che finanziano i loro corpi di polizia e guardia costiera e che direttamente sostengono criminali noti grazie alle inchieste giornalistiche.

Uno di questi Bija ha incontrato nel CARA di Mineo nel 2017 l’allora ministro dell’Interno il losco sinistro Minniti. Ora è stato arrestato dal governo di Tripoli in quella che proprio Nello Scavo, giornalista che per primo ha denunciato la sua presenza nelle riunioni con il ministro italiano, definisce una consegna concordata. Cioè uno scambio per accreditare il governo di Tripoli agli occhi dei governi europei e ridisegnare gli equilibri criminali all’interno di questo territorio. Bija infatti era supervisore della guardia costiera di Zawyah, capo di una milizia con un proprio centro di tortura degli immigrati che transitavano in Libia. L’azione ha quindi il sapore di uno scontro interno tra settori criminali che gli stati proteggono e gestiscono. L’umanità di migliaia di persone per questi stessi governi non vale nulla. Infatti è da tenere presente che a fronte di tutto questo anche per l’attuale governo Conte la Libia rimane un porto sicuro.