Cinque anni dopo il crollo del Ponte di Genova che costò la vita a 43 persone, la vicenda giudiziaria in corso compone un terribile mosaico: il crollo era prevedibile e la strage evitabile. Il Comitato dei familiari delle vittime, una volta ancora in questo Paese, si sta battendo coraggiosamente, con grande dignità e con il sostegno solidale di altri comitati come quello di Viareggio, perché una verità che emerge anche per vie giudiziarie non rimanga carta straccia e i colpevoli paghino per le proprie responsabilità. Ancora una volta gli interessi dei superprofitti e l’incedere frenetico e mastodontico del progresso comportano sacrifici umani, prevedono nella loro contabilità flussi di denaro inimmaginabili, e al contempo morte e distruzione, macchinazione e disumanizzazione. La loroLeggi Tutto

La guerra in Ucraina e decine di altri conflitti nel mondo seminano morte e distruzione tra la gente comune; le sofferenze e le speranze di milioni di persone che si mettono in viaggio per cercare una vita migliore, la persone solidali che si sono unite per affrontare la lunga pandemia… richiedono schieramento morale, per difendere e affermare la vita. Gli Stati sono tra i principali responsabili di questi drammi: Putin, la Nato, i peggiori regimi totalitari, le democrazie decadenti, tutti esprimono la loro morale fatta di menzogne, di oppressione, di violenza armata. Vogliono e sanno fare solo le guerre! Sono queste grandi vicende e verità che indirizzano il nostro sguardo verso le prossime elezioni, il 12 giugno. Condividiamo l’esigenza di mandareLeggi Tutto

Oggi, 12 giugno, a Genova durante il Pride, La Comune presente in piazza con un banchetto e squadre di diffusione del giornale e del volantino ‘Love Pride’, è stata invitata dalla Digos ad allontanarsi perché non gradita agli organizzatori. Al netto rifiuto di andarcene e davanti alla nostra determinazione nel voler esprimere le nostre posizioni liberamente, la Digos ci ha detto che sarebbe stata nostra responsabilità se fossimo stati aggrediti. Questo è il clima che si respirava in questa piazza del Pride, dove alcune persone sono arrivate persino a bruciare il nostro volantino in piazza, metodi che denunciamo perché riecheggiano i metodi fascisti, antitetici a qualsiasi battaglia per la libertà. Gli organizzatori, chiedendo alla Digos di intervenire hanno dimostrato chiaramente diLeggi Tutto