BASTA VIOLENZA E ARMI NELLE NOSTRE CITTA’. Siamo tutte/i responsabili delle nostre vite

Sabato scorso tre giovani hanno perso la vita per una banale lite, uccisi da coetanei che hanno sparato colpi di pistola in un’affollata serata nel centro di Monreale.Anche nei piccoli centri, anche per le strade di Palermo si diffondono e si utilizzano con spavalderia armi che uccidono, si moltiplicano risse e violenze che si scatenano per motivi davvero futili.Non si può morire in modo così insensato. Bisogna reagire, non ci basta il lutto né la paura.Bisogna fare attenzione e sentirci tutte/i responsabili. Bisogna discutere, farci forza, unirci:Tra giovani che amano la vita e vogliono difenderla, che vogliono essere diversi. La nostra vita non è un videogame, la vita delle persone conta.Tra genitori preoccupati: perché si educhi al rispetto e alla cura, non alla strafottenza o peggio alla vendetta.Tra insegnanti volenterosi che si chiedono “che fare?”: educhiamoci in prima persona ad ascoltare ragazze e ragazzi, a dare fiducia ai loro intenti migliori, a metterli in guardia sui pericoli che corrono e su come possono essere primi protagonisti di riscatto.Tra gente comune, conosciuta e sconosciuta: il clima delle nostre piazze, strade, scuole, quartieri dipende da ciascuna/o di noi assieme. Educhiamoci alla pacificazione, alla conoscenza e alla collaborazione che ci rende più sicure/i contro l’estraneità.La militarizzazione e la repressione non sono una soluzione! La crescita della violenza non si combatte con altre armi.

28/04/2025