Con le persone che cercano una vita migliore
Contro la guerra degli Stati agli immigrati/e

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Da giorni molti immigrati/e, soprattutto famiglie provenienti da Afganistan, Siria e Turchia, si trovano bloccati in condizioni disumane al confine tra Bielorussia e Polonia, sospinti da una parte dalla Bielorussia, che vuole sfruttare e strumentalizzare i profughi per propri scopi politico/economici, e dall’altra ricacciati dall’esercito polacco che ha schierato 15 mila soldati. Alcuni sono riusciti a passare ma purtroppo il bilancio delle vittime è grave. Negli ultimi giorni è stata accertata la morte di 10 persone a causa del freddo e delle condizioni drammatiche a cui sono sottoposti. Le vittime possono essere di più, ma non è dato saperlo in quanto l’accesso è stato interdetto alle organizzazioni umanitarie, ai volontari e agli operatori sanitari. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dalla capitale tedesca, nello stesso giorno in cui si celebrava la “caduta” del muro di Berlino, ha dichiarato di voler finanziare barriere ai confini europei. Ricordiamo che il muro nell’89 non “cadde” ma fu abbattuto dalla spinta delle genti in cerca di libertà. La stessa che continuerà a spingere migliaia di persone a superare barriere e filo spinato. Ci rincuora però sapere che c’è chi reagisce in nome dell’umanità, come i contadini dei villaggi polacchi che offrono cibo e coperte, creando una rete di solidarietà che sta salvando migliaia di persone. Facciamo appello a tutte le persone solidali e antirazziste, alle associazioni, a chi crede nell’umanità ad unirci e schierarci contro la violenza degli stati per la piena e degna accoglienza di chi emigra.

Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”

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