Appello GAZA: EMERGENZA UMANA E SANITARIA

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Questo appello è promosso da medici e infermieri e operatori sanitari de La Comune: intendiamo farlo conoscere e farlo sottoscrivere negli ospedali e nelle strutture sanitarie al fine di suscitare riflessione e schieramento.

GAZA: EMERGENZA UMANA E SANITARIA

No alla guerra dello Stato di Israele e al terrorismo di Hamas

Solidarietà con il popolo palestinese e il personale sanitario impegnato strenuamente a difendere la vita

Nella Striscia di Gaza siamo di fronte a una catastrofe dal punto di vista dell’umanità. Ripetuti bombardamenti da parte dall’esercito israeliano colpiscono indiscriminatamente donne, bambini e civili, senza risparmiare le  strutture sanitarie. Il barbaro attacco all’ospedale di Al Ahli – di cui non sono state an- cora chiarite le responsabilità – ha causato la morte di più di 500 persone ed è uno dei tanti episodi degli ultimi giorni. Nel condannare tutti gli atti di guerra e terrorismo che colpiscono vittime civili, siano palestinesi o ebrei; nel ribadire che ogni ferito ha diritto ad essere curato, quale che sia la sua nazionalità, credo religioso e politico, denunciamo la sperequazione disumana  e inaccettabile di possibilità tra coloro che hanno bisogno di cure a Gaza e chi invece in  Israele dispone di un sistema sanitario all’avanguardia nel mondo.  I 16 anni di assedio da parte di Israele nella striscia di Gaza hanno causato un’emergenza sanitaria che è diventata permanente: mancano ospedali e forniture mediche. Oggi la situazione è ancora più grave: mancano acqua, ossigeno, carburante per i generatori, medicine, materiale chirurgico e posti letto. Negli ospedali trovano rifugio anche i tanti palestinesi costretti ad abbandonare le loro case bombardate. I medici e il personale sanitario sono allo stremo, lavorano ininterrottamente dall’inizio del conflitto. Stanno operando senza elettricità e anestetico. “Le vittime ad oggi hanno superato le 4.000 persone di cui più di un terzo sono minori. I bombardamenti non riguardano solo gli ospedali ma anche le ambulanze” (fonte Msf). 

I firmatari di questo appello sono a fianco, si riconoscono e si identificano nei colleghi che operano nella striscia di Gaza per la difesa della vita, soprattutto dei più piccoli: il loro coraggio e la loro umanità ci sollecita ad uno schieramento attivo.

Chiediamo l’immediata cessazione dei bombardamenti e il rispetto della neutralità delle strutture sanitarie, mediche, dei veicoli e del personale sanitario che opera nella Striscia di Gaza.

L’apertura urgente e non procrastinabile di corridoi umanitari e l’evacuazione della popolazione. 

Difendiamo e curiamo la vita, costruiamo solidarietà.

Impegniamoci insieme per aprire canali di solidarietà anche materiale con gli operatori sanitari nella striscia di Gaza.

PER FIRMARE L’APPELLO: gazaemergenzasanitaria@gmail.com

Primi firmatari: Silvia Ghidotti, Elena Fantini, medico (Milano), Gianluca Rizzo, infermiere (Livorno).