La marcia degli irresponsabili

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Uno sparuto manipolo di pericolosi pagliacci, sparpagliati per il centro di Roma. La cronaca delle manifestazioni negazioniste di sabato 10 settembre potrebbe anche ridursi solo a questo, ma c’è di più. Ci sono il legame rossobruno di settori stalinisti o anticapitalisti con Forza Nuova e altro fascistume, il becero tentativo di aggredire i giornalisti presenti, la menzogna internettiana eletta orwellianamente a nuova verità rivelata. Ma soprattutto c’è l’irresponsabilità individuale e sociale ostentata, scelta e praticata.

Di fronte ad una pandemia che non si arresta, che colpisce tragicamente in tutto il mondo, di fronte soprattutto all’impennata dei contagi in questo paese, al rischio di una nuova chiusura, ai pericoli di una malattia che ha già provocato migliaia di vittime, questi figuri pensano, poco e male, solo a loro stessi, incuranti degli altri, mettendo a rischio, egoisti e dannosi, la salute di tutti. Tutto il contrario di quello che ci vuole oggi: responsabilità, di tutti e in prima persona, per provare una volta di più ad affermare e difendere la vita.