Per la libertà di espressione a Cuba

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Da settimane, la produttrice artistica Carolina Barrero è perseguitata dai servizi di sicurezza del regime cubano semplicemente per aver stampato alcuni disegni raffiguranti José Martí (eroe nazionale nell’Isola, ndt) con la scritta “Ho due patrie: Cuba e la notte. O è una sola?”. Lo scrittore Carlos Manuel Álvarez è riuscito a raccontare ai mezzi di informazione internazionali gli incredibili interrogatori cui è stato sottoposto. Una canzone intitolata “Patria e Vita” composta da alcuni musicisti cubani è stata contestata dal regime quasi fosse un affronto mortale contro il paese e la sua storia. Sono solo alcuni esempi di intimidazione poliziesca e governativa contro persone coraggiose intenzionate a reclamare una maggior libertà di espressione nell’Isola.

Una volta di più appare evidente il carattere nefasto della dittatura cubana che nel suo intento repressivo è giunta a livelli tragicomici. Siamo contro la dittatura e con le persone che denunciano le violazioni dei diritti umani. Ne è un esempio il Movimento San Isidro che raccoglie la maggior parte degli artisti dissidenti. Al di là delle posizioni che esso potrà assumere in futuro, condividiamo la sua ricerca e difesa della libertà di espressione e di manifestazione. E sottolineiamo che è una rivendicazione completamente negata da un regime che i partigiani e nostalgici del castrismo ancor oggi sono impegnati a difendere. Fino a quando?