RIVEDIAMOCI

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Rivediamoci, per poter finalmente guardarci negli occhi al di sopra delle mascherine. Per essere di nuovo in contatto pur indossando i guanti. Per parlarci di nuovo da vicino, con solo un metro di distanza, meglio se due.

Per trovarci di nuovo a tu per tu, sapendo che vicino a ognuno/a di noi ci sono altre e altri da poter pensare insieme.

Per ritornare a vivere il piacere della nostra presenza, anzi: per scoprirne nuovamente e più profondamente il bene e quindi poter scegliere di conoscerci di più e meglio di prima.

Per affermare la libertà e la responsabilità delle relazioni importanti che ognuno sceglie di costruire, non sottostando alla prepotenza del Governo che pretende di decidere quali sentimenti e rapporti sono agibili; e quindi decidendo noi con chi, non necessariamente o solo con i congiunti e affini che indica il Governo.

Per inaugurare o approfondire una ricerca di amicizia e comunanza interpersonale. Più basiamo e sperimentiamo una nuova vicinanza umana scelta e qualificata, più possiamo prendere le distanze da una società costruita su rapporti coatti e calati dall’alto che ripropongono inimicizia e logiche di sospetto ed estraneità se non direttamente d’odio, e fronteggiarne i pericoli.

Che cosa ha a che vedere questo con la nostra salute? Tutto. Uscire di casa per rivedersi fra persone amate o che si sono comunque scelte è la nostra salute. E lo faremo oculatamente, continuando a mantenere le protezioni e le distanze che il caso richiede, più e prima ancora di quelle che le norme prescrivono: non affidiamo la nostra sicurezza a uno Stato e a un sistema che hanno morire fatto gli anziani, che abbandonano i disabili e disprezzano la vita di migliaia di profughi, che non vedono i senzatetto mentre creano altri poveri, che hanno esposto senza alcuna possibilità di fuga le donne alla crescente violenza nelle case e hanno privato i bimbi della possibilità di gioco all’aperto e movimento; vogliamo proteggerci di più, vogliamo proteggerci insieme, affrontando le paure che nell’isolamento si accrescono.

Rivediamoci perché tutti stiamo avvertendo un bisogno di ritorno alla “normalità” ma possiamo scoprire quanto la vita possa essere eccezionale, se scegliamo di cambiarla. Se intreccerà giorno per giorno, partendo dal “semplice” rivedersi, le persone e le idee. Se questo giornale, che non ha mai smesso di uscire ma da oggi riprende la sua regolarità quindicinale, sarà un motivo di incontro e scambio, discussione e riflessione. Se sarà occasione di approfondimento e conoscenza, contribuendo a dare vita a nuove relazioni o a unirci ancor più. Sì, il giornale è importante, e per farsi un’idea del perché si vedano gli articoli presentati in questa pagina. Ma davvero insostituibile è l’incontro umano, ovvero ciascuna e ciascuna di voi – a partire dai formidabili protagonisti delle squadre dell’organizzazione La Comune – che escono di casa, lo portano a un’altra persona, lo leggono insieme, per continuare a condividere e accrescere progetti, percorsi e possibilità rispondenti ai propri bisogni e aspirazioni.

3 maggio 2020

La Comune