Solidarietà con le studentesse e gli studenti del Kant
No alla repressione della polizia

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Sabato 23 gennaio le studentesse e gli studenti del Kant, liceo di Roma in zona Torpignattara, si sono riuniti davanti alla scuola insieme ad alcuni insegnanti e genitori, per discutere in assemblea della possibilità del rientro in sicurezza e contro la DAD, denunciando inoltre l’impossibilità di svolgere le lezioni a distanza a causa dei problemi di connessione internet della scuola. Una parte di studenti presenti a questa assemblea ha deciso di occupare la scuola: la polizia è intervenuta con violenza cercando di reprimere questa iniziativa arrivando ad aggredire uno studente che stava chiudendo i cancelli con una catena.

Mentre la pandemia imperversa e tante persone vivono le difficoltà nell’affrontare questa situazione, il governo esprime il disinteresse più totale nei confronti della scuola e le uniche risposte che conosce sono la repressione e la DAD. Questa è un’ulteriore espressione di una democrazia agli sgoccioli, perché distante anni luce dai bisogni e dalle speranze delle persone.

Esprimiamo la nostra solidarietà al ragazzo aggredito e a tutte le studentesse e gli studenti, i genitori, gli insegnanti che si sono mobilitati al Kant “per non essere solo spettatori”, come hanno ribadito. Denunciamo la solitudine e l’isolamento che crea la DAD in una scuola in cui già prima della pandemia le condizioni di vita erano particolarmente difficili. Crediamo nel protagonismo di ciascuno per pensare e vivere una scuola sicura, che sia veramente un luogo di educazione e di scambio umano.

25 gennaio

La Comune Roma