Un’altra strage in mare, questa volta al largo delle coste greche: nella notte tra martedì e mercoledì si è inabissato un barcone contenente, a detta dei sopravvissuti, dalle 500 alle 700 persone. Ancora una volta una tragedia dovuta alla disumanità degli stati. Le autorità di Grecia, Italia e Malta, infatti, erano state informate per tempo grazie all’eroico lavoro di Alarm Phone, ma i soccorsi sono giunti solo dopo che la barca si era già ribaltata in acqua. Le dichiarazioni dello stato greco sono risibili, e squallido è lo scarica barile di quello italiano e di quello maltese. Per noi sono tutti colpevoli. Oggi è la Grecia che omette direttamente i soccorsi e ieri fu l’Italia quando a Cutro morirono oltre 100Leggi Tutto