CON I PROFUGHI IN BOSNIA, LIBIA, TURCHIA, GRECIA E PALESTINA
SOLIDARIETA’ E ACCOGLIENZA

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Migliaia di persone provenienti dal Medio oriente, dall’Asia e da altri paesi sono bloccate in Bosnia e costrette a vivere in condizioni disumane. Hanno affrontato viaggi indescrivibili, fuggendo spesso da situazioni drammatiche alla ricerca di una vita migliore. Arrivate/i alle porte dell’Europa invece di ricevere la dignitosa accoglienza che meriterebbero, vengono respinte/i in maniera inumana ed illegale dagli Stati europei, compreso quello italiano. Anche in Bosnia, come già in Libia, in Turchia e in Grecia, l’Unione Europea ha finanziato i governi locali per bloccare gli immigrati confinandoli in veri e propri campi di concentramento ed esponendoli al traffico di esseri umani gestito dalle organizzazioni criminali.
Alcune associazioni che salvano la vita dei profughi in mare o per terra vengono addirittura perseguite dalla magistratura: siamo al fianco dell’Ong “Mediterranea” e dell’associazione “Linea d’ombra” di Trieste per fronteggiare insieme la vergognosa criminalizzazione della solidarietà.
È urgente unirci in una battaglia per l’accoglienza e per la libera circolazione delle persone, iniziando a riconoscerci come fratelli e sorelle dell’umanità, fronteggiando quindi alla radice il razzismo diffuso nella società e alimentato dalle istituzioni statali nonché dai media. Costruendo relazioni di solidarietà e amicizia tra le persone più disponibili possiamo
iniziare a vivere meglio, fronteggiando l’indifferenza, l’egoismo ed il razzismo crescenti, a cominciare dall’accoglienza delle persone più povere e oppresse: in gioco c’è la loro vita e l’umanità di tutte/i noi.
Essere solidali con i profughi – cioè le persone con le maggiori difficoltà – può essere il modo migliore per affrontare anche qui le conseguenze della pandemia e della sua disastrosa gestione governativa. La povertà cresce, colpendo le persone più deboli e quindi in primo luogo tante/i immigrate/i: il lavoro manca, pagare l’affitto e nutrirsi dignitosamente diventa difficile, i sostegni economici per le persone sono del tutto insufficienti, mentre invece abbondano per la grande industria.
Proponiamo di impegnarci perché chi emigra abbia un’accoglienza umana anche in questo paese ed inseparabilmente perché vengano garantite condizioni di vita dignitose a tutte le persone in difficoltà, con adeguati aiuti economici e provvedimenti che tutelino il diritto al lavoro, alla casa e alla salute per tutte/i, a partire dall’abolizione dei brevetti sui vaccini affinché
tutte/i possano usufruirne liberamente. Proponiamo quindi alle realtà organizzate e alle persone interessate di costruire insieme una diffusa iniziativa di solidarietà, informazione e sensibilizzazione. Alla luce dell’aggressione israeliana in Palestina vogliamo che questa giornata di mobilitazione sia anche al fianco del popolo palestinese.
SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE
• STOP ALL’AGGRESSIONE E ALL’OCCUPAZIONE ISRAELIANE
• PER IL DIRITTO AL RITORNO DI TUTTI I PROFUGHI PALESTINESI
• PER IL DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO PALESTINESE E DI TUTTI I POPOLI OPPRESSI
• PER LA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
• CONTRO I RESPINGIMENTI E LE ESPULSIONI DA PARTE DEGLI STATI
• IN DIFESA DI CHI SALVA LE VITE PER MARE E PER TERRA
• SOLIDARIETA’ CONTRO LA POVERTA’ CRESCENTE
• SOSTEGNI ECONOMICI GARANTITI PER TUTTE/I
• DIRITTO AL LAVORO, ALLA CASA, ALLA SALUTE PER TUTTE/I


PRESIDIO

SABATO 5 GIUGNO ORE 16.00 PIAZZA SAN LORENZO
Associazione Bangladesh Firenze; La Comune – Firenze; Iran Protests Italia; Comunità Kurda Toscana; Firenze Città Aperta; Rete Antirazzista Fiorentina; Comitato Fermiamo la guerra; Confederazione Cobas – Firenze; Sinistra Progetto Comune; Società della cura – Firenze; Comunità Palestinese – Firenze; Comitato Stop Razzismo – Prato;
CUB – Firenze; Solidarietà Autogestita – Firenze; Associazione Amalipe Romano; Comunità Islamica Firenze e
Toscana; Rete Antisfratto fiorentina; Comunità di base dell’Isolotto; Sinistra Italiana – Firenze;
Informazioni e adesioni: 331 29 80 456