Firenze
Contro le bugie su La Comune

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Riceviamo e pubblichiamo questa presa di posizione de La Comune Firenze in risposta a un grave e menzognero attacco verso la nostra organizzazione

Alle e ai partecipanti del mercato di Piazza Tasso a Firenze

Da alcuni mesi partecipiamo al mercato settimanale di Piazza Tasso organizzato dalla Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze, con un banchetto con il nostro giornale.

Qualche giorno fa siamo stati prima volgarmente offesi sulla omonima mailing list – con la risibile accusa di essere omofobi perché “rei” di contrastare le cosiddette teorie queer – e successivamente abbiamo appreso con sconcerto dal report dell’ultima assemblea gestionale che “in seguito ad una forte divergenza di pensiero” è stato deciso dai presenti di escluderci dallo stesso mercato.

Denunciamo queste modalità e criteri prepotenti tipici della peggiore politica, dalle quali ci sentiamo estranei, perché proviamo a costruire relazioni e contesti collettivi improntati alla ricerca dei migliori valori umani, tra cui la sincerità, il rispetto e la conoscenza. Chi dice menzogne via mail o estromette chi la pensa diversamente contando sulla loro assenza teme il confronto sulle idee.

Chiariamo d’entrata che chi siamo è chiaramente espresso dalle nostre idee e dalle nostre vite: abbiamo sostenuto fin dall’inizio il movimento omosessuale in questo paese, contribuendo attivamente a costruirlo. Proprio perché ci impegniamo per migliorare la vita contro ogni forma di oppressione, ci battiamo perché ogni essere umano possa scegliere liberamente la propria affettività e il proprio orientamento sessuale e siamo ingaggiati con fermezza ad affermare le più elementari ed incontrovertibili identità umane e a difenderle dal propagarsi di ideologie che vogliono invece negarle come le cosiddette teorie queer.

A tal proposito, sul nostro giornale “La Comune” chiaramente scriviamo:

Siamo umani, facciamo tutte e tutti parte della specie umana che è costituita da due generi: femminile e maschile. Ciascuna e ciascuno è un individuo unico e diverso da tutti gli altri.

Ciascuna e ciascuno opera le sue scelte anche riguardo all’orientamento sessuale, che può cambiare durante il corso della vita e deve poter essere liberamente espresso.

Alcune persone, per motivi bio-anatomici o di altro tipo, sentono l’esigenza di intraprendere il doloroso percorso di modifica anche drastica di alcuni tratti del proprio organismo da maschili a femminili o viceversa. Questi sono fatti incontrovertibili. Li abbiamo elencati in ordine di priorità: specie, genere, scelte di orientamento, eventuali transizioni.” *

Sono innanzitutto il patriarcato, gli Stati, le accademie che tramite queste pseudo teorie queer negano il genere femminile attaccando così tutta l’umanità: inseparabilmente dai contenuti oppressivi che propugnano, i loro seguaci si rendono sempre più spesso e pericolosamente protagonisti di atteggiamenti censori, offensivi, escludenti e aggressivi verso chi la pensa diversamente da loro, con aberranti capovolgimenti della realtà. L’ultimo esempio è stato proprio a Firenze l”8 marzo al presidio organizzato da Nonunadimeno: un uomo e alcune organizzatrici della manifestazione hanno provato a cacciare dalla piazza un gruppo di donne, attiviste contro la prostituzione (RadFem), e hanno strappato i loro cartelli. Abbiamo preso posizione fin da subito per denunciare questa aggressione e siamo determinati a continuare questa battaglia contro simili comportamenti retrivi così come fronteggiamo con intransigenza qualunque mancanza di rispetto, atteggiamento escludente, offensivo o calunnioso a maggior ragione quando si tratta di un attacco nei nostri confronti.

Siamo interessati a continuare a confrontarci con quanti del mercato vogliano proseguire a conoscerci e farsi conoscere, approfondendo temi su cui abbiamo riscontrato delle affinità – come la solidarietà, l’antirazzismo ed il ripensamento di un rapporto positivo con la natura – nel rispetto e nella sincerità reciproca, mettendo così basi sane nel costruire relazioni migliori tra persone e tra differenti comunità.

*da “Identità umane” di Sara Morace, La Comune n° 362