Ipocrisia politica, bugie statali e terrorismo assassino

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Sta facendo molto scalpore l’arresto a Parigi di 5 ex terroristi delle Br, di un ex appartenente ai nuclei armati territoriali e dell’ex dirigente di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani. Il quotidiano La Repubblica titola la prima pagina con un trionfalistico “Anni di Piombo, ultimo atto”. Invece stiamo assistendo al circo dell’ipocrisia di Stati stragisti e a regolamenti di conti politici con un’ invariabile risultante: falsificano e nascondono la verità storica. Altro che giustizia!

Si vuole occultare con un colpo di spugna la verità: lo Stato italiano è stragista ed ha usato il terrorismo nero e rosso per criminalizzare, normalizzare e attaccare i movimenti. Le Br erano una banda controrivoluzionaria di criminali estranea ai processi sociali, un gruppo sparuto che senza le complicità statali e politiche non avrebbe potuto compiere i crimini commessi. Con quale ipocrisia lo stato italiano sostiene che giustizia è fatta? E’ lo Stato delle stragi impunite, di piazza Fontana, di Ustica, della stazione di Bologna, dei depistaggi e dei “misteri” irrisolti come l’assassinio di Moro.

In tutti questi anni pressoché nessun ex brigatista, tanto meno tra quelli che hanno vissuto in Francia sotto la protezione statale, ha raccontato la verità, fatte salve alcune significative eccezioni come quella di Alberto Franceschini – non un ex qualunque ma uno dei fondatori, che ha dichiarato, argomentato e dimostrato come le “Br fossero eterodirette dai servizi segreti”. È, non casualmente, una voce a cui non si è dato e si continua a non dare importanza e a non farla conoscere.

Nel dare la notizia, inoltre, si sono fatti accostamenti impropri. Giorgio Pietrostefani non era un brigatista, ma un dirigente di Lotta Continua. E anche se con questa organizzazione abbiamo avuto distanze siderali – ci siamo contrapposti e abbiamo criticato con coerenza le sue logiche minoritarie e violentiste fino alla giustificazione di atti come l’assassinio Calabresi – Lotta continua non è stata un organizzazione terrorista.

Noi, in tempo reale e controcorrente, abbiamo combattuto il terrorismo criminale e controrivoluzionario in tutte le sue sfumature e denunciato le complicità statali. Così come ci siamo contrapposti con chi a sinistra – come Lotta Continua, Il Manifesto e Autonomia Operaia – vi cercava giustificazioni, ripetendo il ritornello dei “compagni che sbagliano”.

I terroristi sono sempre stati sparuti gruppi isolati dalle maggioranze popolari. Non c’è stata nessuna “guerra civile” ed adesso nessuna giustizia è fatta! La vera storia è quella di un terrorismo rosso e nero complice di uno stato stragista!