Domenica 11 luglio si sono moltiplicate mobilitazioni ampie e spontanee come non si vedevano da decenni: migliaia di persone in diverse città in tutta Cuba, gente comune, molti giovani che hanno gridato “Libertà”, “Non abbiamo paura” e che hanno cantato “Patria e vita”, canzone simbolo della protesta che rovescia ironicamente il retorico e strumentale slogan di regime di Fidel Castro “patria o morte”. Molti sono i motivi: la crisi economica, i blackout della rete elettrica, la mancanza di medicine e vaccini in tempi di pandemia, le misure asfissianti e la repressione del governo di Miguel Diaz Canel. Ma in primo luogo le manifestazioni esprimono nitidamente un anelito di libertà, la denuncia delle diseguaglianze e il rifiuto popolare del regime. Nonostante ilLeggi Tutto

Il Movimento San Isidro di Cuba è composto da artisti e intellettuali dal 2018 organizzati contro le politiche ufficiali di limitazione e di controllo sull’arte. Alla fine di novembre hanno cominciato uno sciopero della fame contro la detenzione del rapper Denis Solís. Di fronte alla repressione poliziesca numerosi artisti, personalità della cultura e persone solidali hanno reagito manifestando di fronte al Ministero della Cultura all’Avana e costringendo le autorità ad ascoltare le giuste richieste di maggior libertà di espressione. Subito dopo, però, l’apparato di sicurezza ha cominciato a crear problemi agli artisti impedendo loro di uscire di casa: metodi ben conosciuti dalle Damas de Blanco (le Signore in Bianco, movimento di protesta dei familiari di detenuti per reati di opinione, ndt),Leggi Tutto