Attentato razzista a Foggia
Agguato criminale


E’ l’ultima di una lunga serie di aggressioni contro gli immigrati quella che domenica sera ha visto il ferimento di un uomo del Mali di 30 anni nelle campagne del foggiano. E’ stato ricoverato per una lesione all’occhio causata da colpi di arma da fuoco esplosi da un auto in corsa. Questi luoghi sono già noti per le condizioni di schiavitù in cui vengono tenuti migliaia di immigrati nella raccolta dei pomodori, costretti a vivere in ghetti fatiscenti e pericolosi. Tanti sono gli agguati armati contro i braccianti da parte di razzisti e criminali che usano terrorizzare i lavoratori per sottometterli e spezzare la loro resistenza, che pure è stata forte in questi anni: dagli scioperi alle denunce contro i caporali. Quello che è avvenuto, non è un caso isolato e circoscritto come insistono politici e forze dell’ordine locali. Con la stagione della raccolta quasi alle porte, è l’avvertimento del clima di paura che attende gli immigrati da parte di chi vuole schiavizzarli. Ci sono importanti segnali di reazione che sosteniamo, tra cui un’assemblea sindacale contro le violenze e lo sfruttamento indetta dalla Lega Braccianti. Crediamo nel protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici immigrati e pensiamo sia più che mai necessario unire la solidarietà attorno a loro.