Ci svegliamo ogni mattina pensando quando e come ne usciremo. Adesso che al governo c’è questo signore un po’ diverso ma mica meno padronale, con la sua maggioranza di marionette arlecchino, forse ci aspettiamo che perlomeno faccia qualcosa contro la pandemia ma subito valutiamo i danni collaterali che ci arrecherà. Però arriva un momento della giornata in cui, casomai per una gentilezza inattesa o un sorriso radioso, per un’intuizione vivace o una riflessione profonda, scopriamo che abbiamo voglia di reagire adesso, in prima persona, in relazione ed assieme. Proviamo a coltivarlo questo desiderio, non lasciamolo scappare. Diamogli corpo mentre camminiamo, facciamolo trapelare dallo sguardo e proviamo a scorgerlo nelle altre e negli altri. Cerchiamo di trovare ed indirizzare quel meraviglioso edLeggi Tutto

Che cosa c’entra la crisi di governo con quello che sta vivendo la gente comune? Migliaia di persone hanno perso il posto di lavoro, sta crescendo vertiginosamente la miseria, la situazione di emergenza sanitaria a causa della pandemia è stata aggravata dai tagli alla sanità decisi dai governi degli ultimi anni. Migliaia di nostri fratelli e sorelle in Bosnia sono costretti al freddo dal cinico razzismo degli Stati europei. Solo per fare alcuni esempi delle conseguenze delle scellerate politiche governative. La crisi irrazionale e irresponsabile innescata da Renzi dimostra ancora una volta la distanza siderale e la contrapposizione della politica dalla vita e dalle esigenze più elementari delle persone. A Mario Draghi – un uomo che si è formato nei centriLeggi Tutto

Per rendere possibile un’altra scuola, proviamo innanzitutto a immaginarla.Una scuola in cui si impara l’amicizia, non il conflitto.Una scuola in cui si prova a conoscere e a conoscersi, non ad ignorare se stessi, gli altri e le altre.A declinare al femminile, non solo al maschile.A vivere il rispetto come condizione basilare, non come concessione arbitraria.A collaborare, non a competere.A crescere insieme, non contro altri/e.Ad accogliere, non ad escludere.Ad ascoltare, non ad urlare.A comprendersi, non ad etichettare.A parlare soprattutto, e a twittare o chattare di meno.A sentirci e a saperci nel mondo, non ad isolarci.A valutarsi lealmente per migliorare, non a subire verdetti mortificanti.A riconoscere la propria originalità, non ad omologarsi. A condividere ciò che si sa, non ad esibire fredda erudizione.ALeggi Tutto

Scarica il volantino qui Scarica la lettera degli insegnanti de La Comune qui Vogliamo ritornare nelle aule in sicurezza. Vogliamo che il contagio non cresca: vogliamo tutelare la salute di chi va a scuola e delle loro persone. La scuola di Stato mette in pericolo la salute del corpo in classi affollate, con la mancanza di trasporti, di organico e di spazi, su cui niente è sostanzialmente cambiato da marzo 2020. Vogliamo che il contagio non cresca e non vogliamo più cadere in DAD. La scuola di Stato mette in pericolo la salute della mente con l’uso sfrenato del digitale in parziale, se non totale, sostituzione della didattica in presenza. Così facendo, la sensorialità e le facoltà di studenti e insegnantiLeggi Tutto

Salvezza? Perdizione? O “solo” una possibilità di migliorare?Tempi migliori? Tempi peggiori? O tempi nostri?Magie del big pharma? Estinzione naturale del virus? Oppure una cooperazione umana responsabile, esplicita, appassionata?Un prolungamento della dinastia del Conte? Una bella crisi di governo con contorno elettorale? O invece un’iniziativa costante di reciprocità e solidarietà tra le persone?La crescita ulteriore dell’indifferenza e dell’inerzia? La rabbia perversa dei retrivi stile Capitol Hill? O forse il risveglio della gente comune volenterosa e vogliosa di cambiare già?L’egoismo dilagante in cattiveria? La carità che non va molto lontano? O l’altruismo propositivo che unisce le persone?La prossima stagione su Netflix? Il festival di Sanremo? O magari (ri)scoprire Orwell e la Eliot?Estraneità sociale crescente? Intossicazione web? Oppure pensare e praticare buone conoscenze?Un po’Leggi Tutto

Ad un certo punto di novembre è girata la voce che in Gran Bretagna si stesse pensando di spostare il Natale. Nelle fulminanti strisce di Walt Kelly Pogo avrebbe affermato “quest’anno venerdì 25 dicembre cade di giovedì” (chi non lo conosce veda la rivista Linus che ha pubblicato Kelly per anni. Ve lo consigliamo caldamente). Pogo è un opossum dotato di parola che discute coi suoi amici tartarughe, topini e alligatori di tesi paradossali. E paradossali sono spesso le discussioni sull’ultimo Dpcm, ma noi non siamo in una strip (anche se a volte sembrerebbe di sì). Con una pandemia in corso, che sta calando molto lentamente, è ovvio che bisogna mantenere tutte le misure di sicurezza anche durante le feste. PotremoLeggi Tutto

“Cominciamo a riconoscere la vitalità di ciascuno di noi nelle differenze peculiari che ci contraddistinguono. Siamo tutti sani e tutti malati in una qualche misura, ovvero ognuno di noi dispone di abilità diverse: alcuni più, altri meno, alcuni con tratti specialmente accentuati anche per motivi patologici genetici oppure indotti. Sosteniamo con convinzione che l’abilità di ogni essere umano può essere riconosciuta ed avvalorata in rapporto a quelle degli altri, possiamo apprezzare l’abilità di un’altra persona e al tempo stesso compensare una sua mancanza o carenza e possiamo aspettarci di essere considerati e trattati allo stesso modo. Possiamo imparare a pensare la peculiarità dei nostri corpi e delle nostre menti come parte di un tutto concretamente unico e speciale che è l’umanità.Leggi Tutto

(…) Il coro ossessivo delle celebrazioni, un lutto nazionale peronista, preghiere e pellegrinaggi che neppure per San Gennaro. Allora ci chiediamo qual è il messaggio di chi aizza questa adorazione? Sono gli stessi che forse Heidegger ha fatto qualche sbaglio ma poco importa fosse servo di Hitler a fronte delle sue incomprensibili e mistificanti farneticazioni. (…) di Trompe-la-Morte 10 senza lode È stato probabilmente il più grande giocatore di calcio di tutti i tempi. Ma la celebrazione agiografica che se ne sta facendo è veramente insopportabile. Certo, ha avuto il merito di emozionare più e più volte dentro il rettangolo verde, ma non è un modello a cui guardare con ammirazione. (…) di Jacopo Andreoni Gli ingredienti di un mito (…) In tempiLeggi Tutto

Le condizioni di vita e di lavoro nel pubblico impiego stanno peggiorando. Sono state trascurate le misure di sicurezza per il Covid, si è costretti allo stress dello smart-working, manca il personale e non ci sono nuove assunzioni, chi è precario rischia di rimanerci a vita, è da tempo che non vengono rinnovati i contratti. Il governo è responsabile dei tagli e del disastro della sanità e più in generale dei servizi pubblici. Perciò suona ipocrita e vergognoso l’attacco che esponenti governativi stanno conducendo contro la proclamazione dello sciopero del pubblico impiego del 9 dicembre promosso da Cgil–Cisl–Uil: si cerca di scaricare tutte le colpe del cattivo funzionamento della pubblica amministrazione sulle lavoratrici e i lavoratori, si punta a dividerli eLeggi Tutto

Cos’è la scuola? Potrebbe essere un luogo felice in cui tutti possono crescere grazie ad altre persone che suscitano la voglia di imparare – questione chiave della vita di ogni essere umano – e grazie a coetanei con cui si è protagonisti di questo percorso in cui si gioca, ci si incuriosisce di sé, degli altri, del mondo, delle scoperte che si fanno quando si è piccoli; un luogo dove condividere simpatie e antipatie, innamoramenti e delusioni per idee e persone, da adolescenti. Anche prima della pandemia la scuola di Stato, per costituzione una fabbrica di cittadini, non garantiva minimamente quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale come quello alla scuola pubblica, che in questa decadenza più che mai si reggeLeggi Tutto