Gli esseri umani vivendo rappresentano la propria vita, quindi provano a identificarsi individualmente, relazionalmente, collettivamente. Le rappresentazioni identitarie si intrecciano tra loro, perciò non avvengono mai in condizioni mentalmente libere. Ci influenziamo a vicenda mentre le ideologie dominanti esercitano il loro potere sempre negativo, spesso devastante. La libertà di identificarci non è mai solo personale ed è necessariamente complessa come la nostra esistenza perché riguarda i vari aspetti delle soggettività. Così succede che in diverse epoche oppressive la questione del “chi siamo?” viene posta concentrandosi su un aspetto trascurando o sottovalutando gli altri.Alla fine dello scorso millennio per chi anelava alla liberazione l’identità sociale aveva un ruolo preponderante. L’anelito collettivo era schiacciante mettendo in secondo piano l’identità personale, la cui esigenzaLeggi Tutto

Sin dall’inizio.Nel nascere, nello sforzo psicofisico combinato e condiviso con la donna che ci partorisce, nello spingerci verso la vita.Mentre si cresce.In ogni conquista motoria e mentale, affettiva e comunicativa. Nei processi sottesi a ogni sguardo, sorriso, gesto provato e riprovato con tenacia, vissuti in prima persona ed essendo protesi verso altre e altri, grandi e piccoli, con cui sviluppiamo la nostra intersoggettività.Prendendo coscienza.Interrogandosi su chi si è e come nel mondo, con e grazie ad altre persone. Nello scegliere chi voler essere e diventare, chi e come amare; se essere succubi di sedimentazioni sociali e culturali preesistenti o protagonisti attivi di collettività scelte.Maturando.Interpretando i cambi della propria e altrui biologia e delle facoltà, quella sentimentale compresa, della riflessività e dellaLeggi Tutto

L’ amore è il primo e l’ultimo venuto. C’è all’inizio, c’è anche adesso. Lo riconosciamo? Possiamo trovare la sua forza dentro di noi se ne sappiamo l’origine anche fuori, nelle scelte e nelle cure delle donne che ci danno la vita. Riconoscendole sentiremo il battito dell’umanità che è in noi, donne e uomini che nasciamo con amore per amare. Ne saremo consapevoli, degni, capaci? L’amore libero per davvero è un sentimento che gonfia le vele del pensiero del nostro essere nel mondo per amore, con amore, fra altri esseri amorosi. L’amore libero per davvero è molto di più, è molto diverso. È qualcosa che non sappiamo ancora, perché non possiamo saperlo da soli. È qualcosa che scegliamo. Ogni scelta comporta rinunceLeggi Tutto

La pandemia ci mette alla prova: come persone, nelle relazioni e nelle aggregazioni collettive. Faticosamente ci siamo guadagnati una tregua, possiamo approfittarne per riposarci, dedicarci alle persone care, coltivarci e svolgere qualche riflessione sul prossimo futuro.Politici e padroni, potenti e loro servi continuano imperterriti ed ossessivi a pensare soprattutto ai propri interessi a danno dei più. Lo dimostrano le decisioni che prendono per accelerare l’economia intesa come accrescimento dei loro profitti a scapito di lavoratori e disoccupati, giovani e non, donne ed immigrati che, come al solito, sono le/i più colpite/i. Lo dimostrano al contempo i loro ritardi reiterati, gli errori evitabili, le difficoltà costanti nel fronteggiare le malattie da parte di un sistema inadatto alla cura e alla salvaguardia deiLeggi Tutto

Riaperture, speranze, riprese, inquietudini, ripensamenti. Sollievo, voglia di ricominciare, ma non è “andato tutto bene” e neppure sappiamo se sta finendo davvero.Papa Francesco dice che cambieremo in meglio o in peggio: ha ragione. Come saremo rincontrandoci? Più solidali o più egoisti? Più accoglienti o più respingenti? Più empatici o più indifferenti? Più attenti o più distratti? Più caldi o più freddi? Più interi o più numerici? Più sapienti o più ignoranti? Più coscienti o più incoscienti? Più soggetti protagonisti assieme o più oggetti abbandonati a se stessi? Più umani o più disumani? Dipende: non dal destino e neppure dal contesto ma dalle scelte che faremo. Perché volendo è tempo di riprogettare le nostre vite sentendo il bene che rappresentano senza nascondersiLeggi Tutto

Le vittime davanti ai nostri occhi, scorrono cifre e immagini fugaci ma tremende nei telegiornali.La pandemia non ha fermato le guerre né le prepotenze e i massacri verso chi cerca di emigrare. Le “riaperture” e l’approssimarsi della “bella stagione” hanno dato nuova spinta alla furia bellica ed alla persecuzione dei dannati della Terra.Persone innocenti e indifese, bimbe e bimbi cadono sotto le bombe e i razzi in Palestina e in Israele, annegano nel Mediterraneo. Se le malattie globali sono inevitabili, forse queste morti di guerra o di mera violenza disumana dovrebbero essere perlomeno contenibili? Invece la logica statale non contempla concessioni, i cosiddetti danni collaterali sono la loro regola in patria e fuori. Regna l’ipocrisia sfacciata di chi, come Biden, continuaLeggi Tutto

Mezzanotte è passata da un pezzo nel nuovo millennio. È l’ora della chiarezza o del buio: dipende da noi, da ciascuna/o di noi, in qualche misura. Incertezza e contrarietà, le correnti di fondo si muovono lente ma inesorabili, in superficie spesso sono inavvertite: prevale la disattenzione, la distrazione se non il cinismo. In troppi non sanno, non capiscono, non si accorgono. Eppure segnali promettenti ci sono a volerli leggere e dargli voce e tradurli in volontà, possibilità, scelte rinnovate, migliori, radicali. Neurobiologia, scienze cognitive, psicologia evolutiva ci rivelano le potenzialità senti/mentali di cui siamo dotati, le straordinarie tensioni empatiche e simpatetiche di cui disponiamo già dai primi anni di vita, la peculiarità e persino la superiorità del genere femminile, la naturaLeggi Tutto

Stiamo sognando vicinanza, non c’è dubbio: parliamone. Riunirci ai nostri amori, guardarli negli occhi che sembrano ancor più grandi, i capelli allungati e quel pullover che non ricordavamo, indovinare forse una leggera abbronzatura, sfiorarli e riscoprire assieme il coraggio delle carezze. Rincontrare amiche ed amici una per uno e provare a raccoglierli in una di quelle cene interminabili dove il cibo è una scusa per stare lì ad ascoltare e parlare di tutto, pazienza se la pasta è scotta, raccontarci del tempo passato durante le chiusure, cominciando a fare progetti per l’estate. Ancora un po’ di tiramisù, scambiarci impressioni di lettura: lui con l’immarcescibile Dostoevskij, lei con l’ultimo Winslow; si è fatto tardi, ma intanto la saggistica? Come si fa aLeggi Tutto

…ci sveglieremo inondati dal sole, con una voglia irresistibile di andare verso il mare oppure di camminare tra i monti o di scivolare sul lago; sentiremo l’allegro chiasso delle bimbe e dei bimbi in cortile, ci faremo quattro chiacchiere con la signora del piano di sopra, vedremo sorridendo che quella ragazza del palazzo accanto sta uscendo finalmente con quel ragazzo, complici i cani che accompagnano; carezzeremo una persona amata con una dolcezza insolita. Ci chiederemo se è un sogno e ci convinceremo che no: è vero, ne stiamo uscendo. Avvertiremo una fiducia incontenibile che si fa strada e la gioia che ne deriva, ma non dimenticheremo; e le lacrime scenderanno ricordando le persone più fragili che soffrono e quelle che nonLeggi Tutto

Arrivano o no questi vaccini? Altre chiusure? Ma quando ne usciremo? Insomma: possiamo solo aspettare? Noi pensiamo invece che si tratta più che mai di proiettarci nella vita, mantenendo alta l’attenzione e la prudenza. Perciò in questo numero del giornale vi parliamo del bene, della logica affermativa, di una certa idea e pratica di scuola e di qualcosa di intimo che suscita tutto ciò. Una forza misteriosa ci anima, ma ci riguarda davvero tutti? Proviamo a pensarci. Noi ed assieme alle altre e agli altri. A coloro che amiamo, conosciamo o semplicemente avvertiamo empatici, disponibili, volenterosi o indifferenti con stimoli. Per una volta lasciamo perdere quegli altri: padroni e governanti, generali e caporali, cattivi e retrivi. Con loro possiamo coincidere nelLeggi Tutto