Nel 2020 per la prima volta nella storia il governo degli Stati Uniti ha mandato a morte più persone di tutti gli Stati dell’Unione messi insieme. Oggi vengono eseguite condanne federali durante la transizione fra il presidente uscente e il neoeletto. Non avveniva da 130 anni. Il 10 e l’11 dicembre a distanza di poche ore Brandon Bernard e Alfred Bourgeois, entrambi afroamericani, sono stati uccisi con iniezione letale nel penitenziario federale di Terre Haute (Indiana). Già un’altra esecuzione aveva seguito l’elezione di Biden e una quarta è prevista alla vigilia del suo insediamento alla Casa Bianca: una donna, per la prima volta da 70 anni. In nessun caso è tollerabile la pena capitale. È il marchio d’infamia dell’assoluta violenza stataleLeggi Tutto

“La Corte Suprema ci ha davvero deluso. Nessuna saggezza, nessun coraggio!” Questa volta nel tweet di Donad Trump c’è tutto lo scoramento dello sconfitto. La sua arma segreta, quella preparata con cura negli anni della sua presidenza a suon di cariche controverse dei suoi fedelissimi ultraretrivi Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e per ultima Amy Barrett, gli si è ritorta contro e l’ha tradito. La Corte Suprema Usa infatti ha bocciato, anche con i loro voti contrari, il ricorso presentato dallo Stato del Texas, con l’appoggio del Presidente, contro la validità del voto postale in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Eppure le aspettative del pagliaccio della Casa bianca erano alte, ma sono state liquidate con un giudizio che non ammette repliche: “LaLeggi Tutto

Molte sono le prese di posizione di singoli e delle organizzazioni ebraiche americane che stanno intervenendo in sostegno delle manifestazioni di protesta dopo l’assassinio George Floyd con l’appello “non posso stare a guardare!”. Per la Orthodox Union, che pure ha lanciato un appello per la cessazione di ogni violenza, “il razzismo non è una questione del passato o semplicemente una questione politica, ma un pericolo reale e presente che deve essere affrontato con i valori che ci accomunano come esseri umani”. Mentre la potente organizzazione “Jewish Democratic Council” ha rilasciato una dichiarazione venerdì, “I nostri valori ebraici ci invitano a sostenere l’uguaglianza e la giustizia; un’ingiustizia per qualsiasi comunità è un’ingiustizia che sentiamo noi stessi. Sia la comunità ebraica che quellaLeggi Tutto

Dopo la foto davanti alla St. John Episcopal Church, con una copia della Bibbia mostrata al mondo l’eco mediatica della successiva visita di Trump al Santuario dedicato a Giovanni Paolo II a Washington ha provocato un vero e proprio boomerang. La dura reazione dell’arcivescovo di Washington, Wilton D. Gregory, che ha definito sconcertante e riprovevole la strumentalizzazione politica di luoghi e simboli religiosi proprio mente il presidente minacciava l’intervento dell’esercito per disperdere le manifestazioni pacifiche. Posizione a cui si è immediatamente associato il vescovo Shelton Fabre presidente della Commissione contro il razzismo della Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti, che si è scagliato senza mediazioni contro il presidente e la violenza della polizia “(…) in questo paese ancora una volta ciLeggi Tutto

È prevedibile e auspicabile che Trump paghi alle Presidenziali 2020 la gestione scellerata dell’emergenza Coronavirus in America, ove secondo il virologo Anthony Fauci “il numero delle vittime a causa del coronavirus negli Stati Uniti è probabilmente molto più elevato di quello ufficiale”, ovvero degli 80mila morti e un milione e duecentomila contagi registrati. L’impennata di casi che dati riservati della Casabianca rilevano è nelle zone rurali: un aumento del 200% in North Carolina, Missouri, Nebraska e Ohio e del 72% in Texas in una sola settimana. Proprio gli Stati che sono lo zoccolo duro dell’elettorato di Trump, che probabilmente sta seguendo le devastanti prescrizioni del presidente, come non rispettare le misure di sicurezza o bere la candeggina in caso di contagio.Leggi Tutto