La perquisizione della Direzione antimafia nella redazione di Report e nell’abitazione dell’inviato della trasmissione Paolo Mondani, a cui va la nostra solidarietà, e il conseguente sequestro di pc e telefonini (“provvedimento poi revocato dopo una giornata di proteste” Corsera), sono gli ultimiatti di una vicenda – l’indagine sulla strage di Capaci – che è, come molte altre, emblematica delle trame occulte che hanno attraversato la storia dello Stato italiano. Una strage di mafia, con la probabile complicità di gruppi neofascisti e i depistaggi, le collusioni e le interferenze di apparati statali.Nella fattispecie, la perquisizione contro i reporter di Report – intimidatoria nei modi e nei tempi, visto che la perquisizione avvenuta pochi giorni dopo la messa in onda del servizio LaLeggi Tutto

La sentenza d’appello sulla trattativa Stato-mafia ha assolto Dell’Utri e gli ex carabinieri Mori, Subranni e De Donno. Il verdetto è chiaro: la trattativa ci fu, ma questo non è un reato. Questa sentenza è la conferma di come la mafia sia parte integrante del sistema. Storicamente lo Stato italiano si è venuto costituendo con accordi, trattative e talvolta sanguinosi scontri con i mafiosi. È uno Stato criminale, lo stesso delle stragi regolarmente impunite. Questa è l’elementare verità che paradossalmente la sentenza d’appello conferma: non è un reato, ma parte del funzionamento normale dello Stato trattare ed essere in relazione con il potere criminale mafioso.Leggi Tutto

Il 9 maggio 1978 Peppino Impastato veniva zittito per sempre nelle campagne di Cinisi per mano del mafioso Gaetano Badalamenti, riconosciuto colpevole di essere stato il mandante del suo assassinio soltanto nel 2002; e ciò grazie all’opera di ricerca e di denuncia del Centro Siciliano di documentazione Peppino Impastato, animato soprattutto dal fratello Giovanni, da Umberto Santino e da Anna Puglisi. Ogni anno a Cinisi si organizza una settimana di iniziative e di dibattiti che culminano in un lungo corteo che attraversa diversi luoghi simbolo della vita di Peppino, dalla sede di Radio Aut alla sua abitazione, oggi Casa Memoria, posta “a 100 passi” dalla casa di Tano Seduto (soprannome del Badalamenti). Nel desolato panorama delle iniziative antimafia – da oltreLeggi Tutto