Dai tempi di Gheddafi i governi italiani di ogni colore politico usano pagare chi detiene il potere in Libia perché impedisca con la violenza ai profughi di raggiungere l’Europa. Nel 2017 il governo Gentiloni, con Minniti ministro dell’Interno (entrambi del Pd), dà un’ulteriore stretta, firmando con le milizie criminali che allora governavano a Tripoli il memorandum Italia-Libia. Da allora, le bande di torturatori e di trafficanti di esseri umani, ipocritamente chiamate “guardia costiera libica”, hanno ricevuto centinaia di milioni di euro dall’Ue e da tutti i governi italiani, e hanno riportato nell’inferno libico 100 mila profughi. Torture, stupri, estorsioni e vessazioni compiute sui profughi, anche minorenni, nei campi-lager in Libia sono documentate da organizzazioni internazionali, governative e non, e da tantiLeggi Tutto

La perquisizione della Direzione antimafia nella redazione di Report e nell’abitazione dell’inviato della trasmissione Paolo Mondani, a cui va la nostra solidarietà, e il conseguente sequestro di pc e telefonini (“provvedimento poi revocato dopo una giornata di proteste” Corsera), sono gli ultimiatti di una vicenda – l’indagine sulla strage di Capaci – che è, come molte altre, emblematica delle trame occulte che hanno attraversato la storia dello Stato italiano. Una strage di mafia, con la probabile complicità di gruppi neofascisti e i depistaggi, le collusioni e le interferenze di apparati statali.Nella fattispecie, la perquisizione contro i reporter di Report – intimidatoria nei modi e nei tempi, visto che la perquisizione avvenuta pochi giorni dopo la messa in onda del servizio LaLeggi Tutto