Di fronte alla complicità della politica internazionale, la società civile sta cercando di agire in modo diretto. Il 4 settembre, una coalizione di attivisti da tutto il mondo, riunita sotto il nome di “Global Sumud Flotilla”, salperà da alcuni porti del Mediterraneo, anche italiani, con una missione precisa: rompere l’assedio navale imposto da Israele e portare aiuti vitali alla popolazione stremata dalla guerra e dalla fame nella Striscia di Gaza. Questa flottiglia non è solo un carico di cibo ma è una iniziativa di solidarietà e un atto simbolico a fianco della popolazione di Gaza. A bordo della flotta ci saranno persone comuni, medici, avvocati, giornalisti e attivisti, uniti nella loro determinazione a sfidare le restrizioni israeliane e a testimoniare allaLeggi Tutto

La guerra non avviene solo sul campo (con oltre 60 mila vittime e 150.000 feriti, oltre che un numero indefinito di dispersi sotto le macerie) ma anche sul piano della cosiddetta “narrazione mediatica”. Le agenzie di stampa e le organizzazioni per la libertà di informazione hanno denunciato l’uccisione di oltre 275 giornalisti e operatori dei media, come nell’ultimo eccidio nell’ospedale di Khan Yunis. Un bilancio senza precedenti che ha superato di gran lunga il numero di giornalisti al fronte uccisi al fronte durante la IIGM. Questo dato drammatico solleva non solo pesanti interrogativi sulla sicurezza di chi cerca di documentare la realtà sul campo, ma mette in evidenza una strategia deliberata da parte del governo di Netanyahu volta a silenziare leLeggi Tutto

Nel luglio scorso, il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca cattolico di Gerusalemme e Teofilo III, patriarca greco-ortodosso hanno effettuato una visita congiunta a Gaza, in una missione di solidarietà e di supporto alla piccola comunità cristiana locale. Al loro ritorno, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta facendosi testimoni della devastazione e la fame, affermando di aver visto persone “resistere al sole per ore nella speranza di un semplice pasto”. I due alti prelati hanno sottolineato che la carestia non è una catastrofe naturale, ma il risultato di una strategia deliberata di Israele. In una ulteriore dichiarazione congiunta del 26 agosto 2025, i due hanno inoltre condannato fermamente gli ordini di evacuazione e lo sfollamento forzato dei civili dalla città di Gaza e assicuratoLeggi Tutto

Mentre la seconda fase della guerra di Netanyahu contro la popolazione di Gaza, nota come operazione “Gedeone 2”, prosegue con ferocia, la società israeliana è scossa da un’ondata di proteste senza precedenti. Decine di migliaia di cittadini, tra cui un numero crescente di arabo-israeliani, scendono in piazza, bloccano le autostrade, manifestano ovunque per chiedere a gran voce un accordo immediato per la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra. Le mobilitazioni, promosse dal Forum dei parenti degli ostaggi, coinvolgono diversi settori della società (da ex membri dei Servizi di sicurezza e dell’esercito, riservisti, giovani obiettori di coscienza e membri di organizzazioni pacifiste) e accusano Benjamin Netanyahu di anteporre i propri interessi e calcoli politici alla vita degli ostaggi e dellaLeggi Tutto

Stamattina, a Milano, la polizia ha sgomberato lo storico Centro Sociale Leoncavallo. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni del Leoncavallo e alle Associazioni che vi fanno riferimento come sempre abbiamo fatto nei decenni verso ogni tentativo di sgombero e gli attacchi da parte delle destre (ma non solo), convinti dell’esigenza imprescindibile di difendere tutti gli spazi solidali e liberi al di là delle differenze di idee e metodi che si possano avere e che, nel nostro caso, abbiamo manifestato a più riprese con chiarezza e rispetto nei confronti del Leoncavallo. Condanniamo quest’ennesimo atto repressivo voluto dal governo e, con tutta evidenza, permesso dalla giunta comunale malgrado il percorso di istituzionalizzazione scelto da tempo dal Leoncavallo stesso: questoLeggi Tutto

Con Papa Francesco se ne va l’ultimo gigante tra i potenti della Terra. In effetti sembra strano metterlo nel mucchio: paragonarlo con i dominatori insensibili ed insaziabili, strumentali e distanti, spesso incapaci e non perciò meno prepotenti. Bergoglio da un punto di vista personale e pastorale è apparso diverso: basti pensare alla profonda umanità manifestata verso fratelli e sorelle che soffrono ed emigrano nel mondo, eppure non ha mai preso le distanze dal mondo dei potentati oppressivi. Per quanto abbia sinceramente professato e praticato bontà verso gli ultimi, viaggiando molto per testimoniare la sua vicinanza, non ha voluto né potuto infrangere la gabbia dell’istituzione che guidava. La prova più clamorosa è certamente l’atteggiamento patriarcale ed oppressivo manifestato verso il genere femminile,Leggi Tutto

VIVA LO SCIOPERO GENERALEUNITI E SOLIDALI CONTRO IL GOVERNO io con te e tutti insieme scioperiamo per:Unirci tra lavoratrici e lavoratori, immigrati, disoccupati, studenti e pensionati, sottraendoci all’indifferenza, alla rassegnazione, alla frustrazioneDifendere ed affermare diritti e dignità. Far crescere solidarietà nei confronti degli ultimi Porre fine alla precarietà, all’incertezza, allo sfruttamento giunto a livelli inaccettabili, a salari e condizioni di lavoro ignobili, a ricatti e costrizioniDifendere le libertà di espressione e manifestazione senza condizione contro il DDL sicurezzaDire No alle decine di miliardi di euro spese per armi, guerre e deportazioni di immigrati in AlbaniaDire la verità sui miliardi che la manovra finanziaria toglie a sanità, scuola, trasporti e servizi sociali, impoverendo la gente comune e arricchendo padroni, banche, assicurazioni eLeggi Tutto

Le dimissioni immediate del ministro sarebbero dovute, e ci vorrebbe un’opposizione a chiederle. Lo sdegno diffuso tra le brave persone ha avuto le parole di Elena Cecchettin quando per rispondere alle dichiarazioni di Valditara ha ricordato che a uccidere sua sorella è stato un cosiddetto “bravo ragazzo” italiano. Il merito del ministro dell’omonimo dicastero è dimostrare una certa pervicacia nella propria azione negazionista e mistificatrice, ci è toccato in altre occasioni ascoltarlo su ricostruzioni fantasiose di alcune pagine storiche, ma in questi giorni si è superato cimentandosi sull’attualità: ha negato l’esistenza del patriarcato e snocciolato una delle affermazioni razziste più odiose quanto false, e cioè che la responsabilità delle violenze sulle donne sarebbe degli immigrati clandestini. Alle contestazioni puntuali con datiLeggi Tutto

“Volevo solo essere libero” Queste sono le prime parole, semplici e vitali, di un ragazzo bengalese che in questi giorni è passato dal rischio di morte in mare, al salvataggio, alla deportazione nei CPR costruiti in Albania dal governo italiano. Insieme ad altre 12 persone è stato liberato grazie all’ordinanza del tribunale di Roma che si è attenuto alla sentenza della Corte di Giustizia UE la quale stabilisce che un Paese non può essere ritenuto sicuro solo in parte e solo per una categoria di persone. Nel caso specifico sia il Bangladesh che l’Egitto, paesi di provenienza dei deportati, non sono stati ritenuti paesi sicuri. Nel suo disumano e prepotente incedere, il governo italiano di cui un Ministro è inquisito aLeggi Tutto

A fianco delle popolazioni del Libano. A fianco del popolo palestinese e di quello ebraico contro Netanyahu e Hamas. Per il cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano. Per la pacificazione e la libertà di tutte le popolazioni del Medio Oriente. Lo Stato di Israele ha intensificato i bombardamenti contro il Libano aprendo un secondo fronte dopo la guerra che Netanyahu e il suo governo di ultradestra razzista, fondamentalista e islamofobo sta conducendo contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. La furia genocida di Israele seguita all’attacco terrorista e antisemita di Hamas del 7 ottobre investe oggi anche il Libano. Le operazioni belliche e terroriste di Israele non hanno colpito solo i capi e iLeggi Tutto