Birmania, i tanti volti del coraggio
Un mese dopo il colpo di stato, i militari non sono riusciti a fermare le mobilitazioni, così hanno deciso di scatenare la repressione sparando sui manifestanti. È una escalation di violenza: oltre 30 le vittime – la maggioranza domenica 28 febbraio a Yangon – centinaia i feriti, migliaia gli arresti. Le popolazioni birmane meritano sostegno e solidarietà nella loro lotta non solo in difesa del risultato elettorale ma nell’affermazione della propria libertà. Esse hanno bisogno di ancor più coraggio di quello che già stanno dimostrando. Non solo per fronteggiare la violenza crescente di un esercito che già in passato si è macchiato di orribili stragi, ma anche per cominciare a fare i conti e a superare le storiche lacerazioni tra leLeggi Tutto