Un incendio ha colpito 3 dei 4 edifici di uno dei datacenter più grandi d’Europa, quello di proprietà dell’azienda francese Ovh, mandando in tilt centinaia di siti in giro per il mondo. Una notizia come tante, sembrerebbe, ma che riporta l’attenzione su una questione troppo sottovalutata: la dimensione concreta, materiale, di Internet e dei suoi servizi. Il Cloud, i siti, i motori di ricerca, i servizi di posta elettronica, altro non sono che immense distese di server e chilometri di cavi che li collegano, refrigeratori mastodontici che li raffreddano e milioni di watt che li alimentano. Basti pensare che per inviare una mail con un allegato si consuma come per tenere accesa una lampadina per 24 ore e vedere sul cellulareLeggi Tutto

“Ma che sarà? Che cosa ci offrirà quest’altra storia, quest’altra novità?” Sembra scritta adesso questa canzone di Edoardo Bennato che ha invece ormai più di 40 anni. Sembra proprio fatta apposta per l’attuale situazione politica italiana, degna del più classico teatro dell’assurdo. Il presidente del consiglio incaricato, Mario Draghi, sta esaurendo il suo corposo giro di consultazioni ed incassa sostegni a ripetizione. Il centrosinistra – con qualche piccolo dubbio di LeU – e il centrodestra – con l’opposizione “patriottica” (?) dei Meloniani – convergono. Allo stesso modo esprimono convinti accordi confindustria e sindacati. E poi è tutto un florilegio di convergenze: inquinatori e ambientalisti, corruttori e manettari, pentastellati un po’ più di destra e pentastellati che credono ancora di essere statiLeggi Tutto

Ci sono tanti modi di resistere alle prepotenze statali e padronali. A Londra, vicino alla stazione di Euston, un gruppo di attivisti ecologisti che protestano contro la costruzione di una nuova linea dell’alta velocità, dal devastante impatto ambientale, hanno organizzato un presidio permanente. Ma temendo l’arrivo violento della polizia per sgomberarli, hanno cercato nuove vie di fuga: hanno scavato un tunnel di oltre 30 metri sotto il manto stradale della città. Si è trattato di una manifestazione forse controversa, certamente originale e coraggiosa, tutt’altro che improvvisata. Stanze e corridoi, impalcature, luce elettrica, ricambio d’aria, porta di sicurezza: tutto è stato preparato in lunghi mesi di lavoro “di nascosto”, perfettamente funzionante ed organizzato per permettere ai manifestanti di usare il tunnel perLeggi Tutto

“La Corte Suprema ci ha davvero deluso. Nessuna saggezza, nessun coraggio!” Questa volta nel tweet di Donad Trump c’è tutto lo scoramento dello sconfitto. La sua arma segreta, quella preparata con cura negli anni della sua presidenza a suon di cariche controverse dei suoi fedelissimi ultraretrivi Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e per ultima Amy Barrett, gli si è ritorta contro e l’ha tradito. La Corte Suprema Usa infatti ha bocciato, anche con i loro voti contrari, il ricorso presentato dallo Stato del Texas, con l’appoggio del Presidente, contro la validità del voto postale in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Eppure le aspettative del pagliaccio della Casa bianca erano alte, ma sono state liquidate con un giudizio che non ammette repliche: “LaLeggi Tutto

Secondo fonti statunitensi, venute in possesso di un documento interno originale, Huawei avrebbe sviluppato per il governo di Pechino, un sistema di riconoscimento facciale finalizzato a identificare gli appartenenti all’etnia uigura. Gli Uiguri, originari dello Xinjiang, sono una minoranza etnica turcofona, per lo più di religione musulmana, oggetto da decenni di pesantissime repressioni e discriminazioni da parte del governo cinese. Oltre 1,3 milioni di uiguri sono rinchiusi in “campi di rireducazione” statali, sono vietati i loro usi e costumi, le loro moschee distrutte, la loro lingua di fatto cancellata nelle scuole pubbliche. Ora a tutto questo si aggrava, nel delirio digitale fomentato dal governo cinese e con la zelante complicità servile della più importante multinazionale cinese delle nuove tecnologie. Con l’invenzioneLeggi Tutto

Chi avesse pensato che la sconfitta dell’Isis nei suoi loghi di origine, in Siria e Iraq, rappresentasse la sua fine,  avrebbe sbagliato e non poco. Innanzitutto perché la perdita del controllo militare sul territorio dove aveva costruito la sua infame ipotesi di Stato islamico non significa già uno sradicamento pieno da quegli stessi luoghi, che continuano ad essere funestati da attentati, attacchi, offensive e atti violenti perpetrati da cellule in clandestinità degli sgherri nazijihadisti. Ma soprattutto perché non è mai cessato il tentativo di Daesh di esportare oltre i propri confini naturali la terribile pratica omicida e l’ideologia mortifera che ne sta alla base. Così negli ultimi giorni, per opera di gruppi locali affiliati all’Isis, si sono susseguiti gli attacchi controLeggi Tutto

“Mi sono rifiutata di fare un minuto di silenzio per Maradona, uno stupratore, un pedofilo e un molestatore. Per questo ho pensato di sedermi a terra e voltare le spalle: così ho fatto. Per le vittime non c’è stato un minuto di silenzio; quindi ovviamente non sono disposta a fare un minuto di silenzio per lui.”Paula Dapena è una calciatrice spagnola. E ha ragione.Leggi Tutto

Marcello Zuinisi (1968-2020) Marcello Zuinisi ci ha lasciato. Il suo ultimo frenetico impegno lo aveva profuso nella battaglia per i diritti dei Rom e dei Sinti in questo paese, sfidando, per sostenerli, anche pregiudizi, situazioni o poteri apparentemente inscalfibili. Lo avevo incontrato oltre trent’anni fa, facendogli conoscere quella che di lì a poco sarebbe diventata la mia organizzazione, Prospettiva socialista e poi Socialismo rivoluzionario. A quell’impegno si era appassionato ed unito prima di me, sempre però con un incedere altalenante, fra slanci avventuristici e cadute vertiginose, metodologiche cioè umane. Nella seconda metà degli anni ‘90 avevamo poi condiviso l’esperienza di costruzione dell’organizzazione Sr a Prato, ma alle soglie del nuovo millennio Marcello ha scelto di allontanarsi dalla nostra comunanza. È inLeggi Tutto

“Il coraggio del futuro” è il volume che Confindustria ha preparato per illustrare, in epoca di Covid-19, la propria visione del mondo del lavoro e non solo. Presentato pochi giorni fa, il corposo tomo è un condensato di quanto di pessimo e aberrante ci si può aspettare dal padronato in questo momento. In ordine di importanza: la salute deve sottostare alle rigide regole dell’economia, nel senso che non solo deve essere privilegiata la sanità privata, ma più in generale la gestione deve essere redditizia piuttosto che socialmente utile, guardando “i risultati generati, che nel caso della sanità sono di natura clinica, scientifica, sociale, ma anche economica”. Poi, licenziamenti più facili nei quali l’unica giusta causa è l’interesse del padrone e perLeggi Tutto

Una settimana fa Twitter ha bloccato per diffusione di fake news l’account di Kayleigh McEnany, collaboratrice di Trump e portavoce della Casa Bianca. La McEnany, così come molti altri account di supporter del presidente ugualmente silenziati dal network, aveva diffuso la bufala orchestrata da The New York Post, quotidiano ultraconservatore, di presunti legami tra Hunter Biden, il figlio del candidato democratico alla presidenza, e il governo ucraino attraverso una multinazionale petrolifera di Kiev. Insomma il classico caso montato ad arte per attaccare, attraverso il figlio, il padre, adesso che i sondaggi danno il mentitore seriale della Casa Bianca in netta difficoltà. Ma quello che più colpisce è la solerzia di Twitter: una redenzione improvvisa del social media o piuttosto una sceltaLeggi Tutto