Luana D’Orazio aveva 22 anni e ha perso la vita in una fabbrica tessile mentre lavorava. Ai suoi cari e alle persone che le volevano bene vanno la nostra più piena solidarietà e vicinanza umana.Ma la drammatica morte di Luana non è una tragica fatalità come da più parti si è sentito dire. È piuttosto la terribile quotidianità del lavoro in questo paese. Dall’inizio dell’anno sono 185 le persone che hanno perso la vita lavorando, più di una al giorno. E solo nella provincia di Prato, nel comparto tessile, la giovanissima donna è la seconda a venire uccisa dopo che a febbraio un altro giovane, Sabri Jaballah, era stato vittima di un incidente mortale.Se poi a questa drammatica lista si aggiungonoLeggi Tutto

Infuria il duello virtuale tra il truce capopopolo Salvini (oggi accomodato nel governo Draghi) e il rapper affarista Fedez che si fa paladino della libertà di espressione e sostenitore del disegno di legge Zan.Ma non è il tempo degli schieramenti sommari.Non c’è dubbio alcuno che bisogna contrastare con nettezza il veleno propagato dalla cartaccia stampata leghista e fascistoide contro gli “anormali” e la presunta dittatura omosessuale che starebbe tiranneggiando gli italiani brava gente (vedi Libero di oggi 4 maggio).Contro qualsiasi forma di offesa, insulto, prepotenza nei confronti di chi sceglie di amare una persona del proprio genere, o nei confronti di chi non accetta la normalità maschilista e patriarcale, oggi è urgente e possibile difendere il diritto di ciascuna e ciascunoLeggi Tutto

Ci siamo finalmente incontrati/e nonostante il mal tempo ed è stata una bella occasione per essere assieme in amicizia, discutere e festeggiare con soddisfazione la fine della nostra Campagna di Autofinanziamento. A Genova per il maltempo abbiamo dovuto rimandare l’iniziativa prevista nonostante all’inizio fossero presenti più di 50 persone. A Milano per le stesse ragioni l’appuntamento si è tenuto Domenica 2 maggio. A Bologna Nonostante la pioggia, diverse persone da Bologna, Reggio Emilia, Ferrara e Trieste si sono incontrate a Villa Angeletti per essere assieme nel finale della campagna di autofinanziamento che La Comune e La Cus hanno condotto attorno ai migliori valori umani. Abbiamo iniziato a dialogare con le protagoniste e i protagonisti delle squadre de La Comune proprio aLeggi Tutto

Sta facendo molto scalpore l’arresto a Parigi di 5 ex terroristi delle Br, di un ex appartenente ai nuclei armati territoriali e dell’ex dirigente di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani. Il quotidiano La Repubblica titola la prima pagina con un trionfalistico “Anni di Piombo, ultimo atto”. Invece stiamo assistendo al circo dell’ipocrisia di Stati stragisti e a regolamenti di conti politici con un’ invariabile risultante: falsificano e nascondono la verità storica. Altro che giustizia! Si vuole occultare con un colpo di spugna la verità: lo Stato italiano è stragista ed ha usato il terrorismo nero e rosso per criminalizzare, normalizzare e attaccare i movimenti. Le Br erano una banda controrivoluzionaria di criminali estranea ai processi sociali, un gruppo sparuto che senza leLeggi Tutto

E’ l’ultima di una lunga serie di aggressioni contro gli immigrati quella che domenica sera ha visto il ferimento di un uomo del Mali di 30 anni nelle campagne del foggiano. E’ stato ricoverato per una lesione all’occhio causata da colpi di arma da fuoco esplosi da un auto in corsa. Questi luoghi sono già noti per le condizioni di schiavitù in cui vengono tenuti migliaia di immigrati nella raccolta dei pomodori, costretti a vivere in ghetti fatiscenti e pericolosi. Tanti sono gli agguati armati contro i braccianti da parte di razzisti e criminali che usano terrorizzare i lavoratori per sottometterli e spezzare la loro resistenza, che pure è stata forte in questi anni: dagli scioperi alle denunce contro i caporali.Leggi Tutto

Il 21 Aprile, la rete auto-organizzata di segnalazioni di soccorso “AlarmPhone” riceve una richiesta di aiuto da una barca in difficoltà, con a bordo più di 100 profughi in fuga dalla Libia. Le autorità statali della zona (Italia, Malta, Libia, l’agenzia Frontex) vengono informate. Ma tutte negano il soccorso. Allora, senza coordinamento statale, per la prima volta da anni, navi mercantili si uniscono generosamente alla nave umanitaria “Ocean Viking” della ONG “SOS Mediterranee” nella ricerca dei dispersi. Malgrado ciò, il 22 Aprile i soccorritori trovano solo cadaveri. Le ONG sono nette: “Non è stato un incidente. […] Potevano essere salvati ma tutte le autorità consapevolmente li hanno lasciati morire in mare” (Alarm Phone; Sea-Watch). Le agenzie ONU che si occupano diLeggi Tutto

In Italia, i requisiti richiesti per possedere legalmente un’arma sono minimi. È sufficiente un’autocertificazione controfirmata dal proprio medico curante, un controllo della questura e una visita alla Asl. Questo spiega molto a proposito di un dato poco conosciuto: le persone uccise da un’arma da fuoco legalmente detenuta sono in numero superiore alle vittime di omicidi commessi dalla malavita, mafia inclusa. La normativa in materia, già permissiva, è stata ulteriormente alleggerita nel 2018 per iniziativa della Lega (e con il consenso del M5S) in nome della difesa della proprietà privata. Per andare a caccia o “per tiro sportivo” oggi si può tenere in casa un vero e proprio arsenale: fino a tre pistole e dodici fucili semiautomatici e un numero illimitato diLeggi Tutto

I rapporti di Roma con Tripoli possono riassumersi così: convincere i libici “che contano”, di chiunque si tratti, a bloccare con qualsiasi mezzo l’immigrazione dall’Africa. Chiunque sia, con qualunque mezzo: non son mica modi di dire. “Chiunque” vuol dire ad esempio Abdurahman al Milad, il “comandante Bija”: torturatore e  trafficante di esseri umani, capo-bastone del mandamento di Zawyah, ufficiale di quella famigerata guardia costiera cui lo Stato italiano ha finora versato 800 milioni di euro. Nel maggio del 2017, quando le accuse Onu nei suoi confronti erano già note, Bija è stato in Italia come membro di una delegazione ufficiale che ha incontrato uomini del governo Gentiloni. Proprio in questi giorni è uscito da un breve soggiorno in carcere con laLeggi Tutto

Il 10 aprile gli ambulanti di Via Bologna, a Napoli, assieme con l’Associazione 3 Febbraio, l’Associazione dei senegalesi di Napoli, La Comune, i Cobas scuola, hanno animato un presidio per chiedere la riapertura in sicurezza del loro mercato, chiuso con ordinanza regionale con il pretesto della pandemia. Al presidio hanno partecipato circa 50 persone, raccogliendo la solidarietà di altri soggetti e associazioni. Fra le tante proteste portate avanti in questo periodo da venditori ambulanti, questa spicca per il suo messaggio di solidarietà umana e per l’intento positivo di una lotta per la dignità e la vita che vede assieme immigrati e italiani. Il mercato interetnico di via Bologna è infatti nato dalle lotte che da 20 anni li vedono impegnati, conLeggi Tutto

Pensate a James Bond che a Londra si batteva contro Goldfinger mentre sorseggiava un Martini o a Ethan Hunt travestito e circondato da diavolerie tecnologiche mentre portava a termine missioni impossibili a New York o Dubai… ecco adesso invece pensate al capitano di fregata (mai titolo fu più appropriato!) Water Biot che a Pomezia ha una moglie, 4 figli – pure da mandare in palestra –, un mutuo e 4 cani. E quindi siccome tiene famiglia fa la spia di terz’ordine per arrotondare e vende segreti Nato ai russi al modico prezzo di 5000 Euro (praticamente quello di una Panda usata). Così prende una scheda telefonica (chissà se nei 5000 sono inclusi o meno i 10 euro della nuova sim?) conLeggi Tutto