Un’inchiesta del quotidiano Domani ha svelato che la procura di Trapani, che dal 2016 stava indagando sull’operato delle Ong impegnate nel salvataggio di immigrati nel Mediterraneo, ha per mesi intercettato le conversazioni telefoniche di numerose giornaliste e giornalisti impegnati nella denuncia dei traffici di esseri umani dalla Libia all’Europa. I magistrati trapanesi proseguono il loro attacco e dopo aver accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina 21 membri delle Ong Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere, ora attaccano le voci libere e le loro fonti, i giornalisti scomodi con l’intento di metterli a tacere,  con una “sorveglianza”  – di chiaro stampo intimidatorio – tanto inutile ai fini delle indagini quanto pretestuosa nelle motivazioni. I dossier investigativi, forse direttamente promossi dalLeggi Tutto

Voi, come chiamereste un capo di stato che: – ha fatto incarcerare decine di migliaia di connazionali con accuse fantasiose; – ha condotto la storica guerra contro la popolazione curda non solo in Turchia ma anche in Siria; – tiene milioni di profughi in ostaggio, merce di scambio con l’Unione europea; – è stato complice in guerra e in affari con i tagliagole dell’Isis; – minaccia guerre e le conduce sottobanco, dalla Libia al Caucaso; – reprime ogni dissenso interno; – scatena la violenza poliziesca, fino all’omicidio, contro manifestazioni di donne e di giovani; – mette il bavaglio alla stampa; – licenzia in massa magistrati e funzionari recalcitranti? Il primo ministro italiano Draghi ha definito il presidente turco Erdogan “un dittatore”,Leggi Tutto

Care amiche e cari amici, Vi invitiamo, tutte e tutti, al presidio che terremo a Napoli, a via Bologna (angolo con piazza Garibaldi, nei pressi della Stazione Centrale), questo sabato 10 Aprile, la mattina, dalle ore 10, assieme agli ambulanti di via Bologna e all’Associazione dei Senegalesi. Il presidio, regolarmente autorizzato, si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Da più di 6 mesi, il mercatino interetnico di via Bologna, da vent’anni esempio di solidarietà e convivenza pacifica tra ambulanti italiani e immigrati, è chiuso, e gli ambulanti non ricevono sostegni che consentano loro di sopravvivere. Gli ambulanti del mercato di via Bologna hanno lottato per anni per poter vivere, in pace e con dignità, contro i tentativi di buttarli in mezzo alla strada. A questo link, unLeggi Tutto

In diverse città italiane si sono svolte manifestazioni di protesta pacifiche degli ambulanti e di piccoli commercianti, duramente colpiti dalla pandemia e anche dalle misure irrazionali e irresponsabili del governo. Infatti, Stato e governi (attuale e precedente) illudono con false promesse ma sostanzialmente sostengono i grandi capitali che vedono accrescere le loro fortune come non mai. Cresce l’impoverimento per tanti: dai licenziamenti alla mancata erogazione della cassa integrazione a milioni di lavoratori fino ai cosiddetti “ristori” che sono poco più di un’elemosina. Per i lavoratori ambulanti, molti dei quali sono immigrati, le condizioni di sicurezza e di salute creano una situazione insostenibile. Non è chiaro perché la gente può ammassarsi nei supermercati, nelle metropolitane e sugli autobus, mentre vengono chiusi mercatiLeggi Tutto

Riceviamo e pubblichiamo questa presa di posizione de La Comune Firenze in risposta a un grave e menzognero attacco verso la nostra organizzazione Alle e ai partecipanti del mercato di Piazza Tasso a Firenze Da alcuni mesi partecipiamo al mercato settimanale di Piazza Tasso organizzato dalla Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze, con un banchetto con il nostro giornale. Qualche giorno fa siamo stati prima volgarmente offesi sulla omonima mailing list – con la risibile accusa di essere omofobi perché “rei” di contrastare le cosiddette teorie queer – e successivamente abbiamo appreso con sconcerto dal report dell’ultima assemblea gestionale che “in seguito ad una forte divergenza di pensiero” è stato deciso dai presenti di escluderci dallo stesso mercato. Denunciamo queste modalitàLeggi Tutto

Il 26 marzo è stata una giornata di mobilitazione nazionale, organizzata da Priorità alla scuola, dai Cobas e dal Coordinamento nazionale dei precari, con iniziative in oltre settanta città. Piazze, più o meno partecipate, schierate per la riapertura delle scuole, la richiesta di investimenti straordinari per assumere personale, ridurre il numero di alunni per classe, e ottenere spazi adeguati, a cui gli insegnanti de La Comune hanno partecipato rilanciando su una scuola tutta da inventare basata su una educazione suscitante, senza illusioni nella scuola di stato. Una giornata che ha visto, uniti nella consapevolezza che “la DAD non è scuola”, soprattutto famiglie con bimbi, in alcuni casi anche giovani e purtroppo ancora troppo pochi insegnanti e personale della scuola. Un fronteLeggi Tutto

La violenza maschilista e patriarcale continua a fare vittime tra le donne in ogni angolo del mondo. Di recente è accaduto ancora una volta a Napoli. Ornella Pinto, insegnante di 39 anni e madre di un bimbo piccolo, è stata brutalmente colpita dal marito, uccisa a coltellate nel cuore della notte nella casa in cui lui era entrato di soppiatto. L’ennesimo partner che non accettava la separazione, che riteneva la moglie di sua proprietà e non sopportava la libertà di Ornella di scegliere della sua vita. Siamo colpite e addolorate da quello che è accaduto a Ornella, esprimiamo solidarietà alla sua famiglia e a chi le voleva bene. Con Ornella ricordiamo tutte le donne che non ci sono più, come FortunaLeggi Tutto

Un incendio ha colpito 3 dei 4 edifici di uno dei datacenter più grandi d’Europa, quello di proprietà dell’azienda francese Ovh, mandando in tilt centinaia di siti in giro per il mondo. Una notizia come tante, sembrerebbe, ma che riporta l’attenzione su una questione troppo sottovalutata: la dimensione concreta, materiale, di Internet e dei suoi servizi. Il Cloud, i siti, i motori di ricerca, i servizi di posta elettronica, altro non sono che immense distese di server e chilometri di cavi che li collegano, refrigeratori mastodontici che li raffreddano e milioni di watt che li alimentano. Basti pensare che per inviare una mail con un allegato si consuma come per tenere accesa una lampadina per 24 ore e vedere sul cellulareLeggi Tutto

Sabato 6 marzo si sono tenuti in diverse città italiane presidi di solidarietà nei confronti di profughi e immigrati bloccati sui confini in condizioni drammatiche nel tentativo di raggiungere la fortezza Europa, provenienti da quella che viene chiamata la rotta balcanica, ed anche per denunciare le intimidazioni in atto nei confronti di chi è impegnato nel soccorso alle persone immigrate, come avvenuto nei giorni scorsi a Trieste. A Bergamo il presidio ha visto la presenza di circa 30 persone. “Aprite le frontiere”, c’era scritto sullo striscione in piazza. Il pomeriggio è stato animato dalla recita di poesie e dalla lettura di drammatici racconti di vita dai profughi e infine si è aperto il microfono agli interventi.  Aurora è tra le organizzatrici,Leggi Tutto

Alla manifestazione dell’8 marzo di Firenze organizzata da Nonunadimeno delle attiviste contro la piaga della prostituzione sono state attaccate e minacciate di violenza fisica da un uomo con il volto mascherato e da alcune donne autoproclamatesi padroni/e della piazza, e i loro cartelli (”prostituzione = stupro a pagamento, No alla misoginia) strappati perché secondo il dogma transfemminista la prostituzione va rispettata e difesa in quanto “libera scelta”.  Solidarizziamo con le donne aggredite, che hanno immediatamente e coraggiosamente denunciato i fatti sui media e ci schieriamo al loro fianco.  Fin dalle origini il patriarcato prova a costringere le donne in ruoli predefiniti che servono solo a tenerci prigioniere nel loro mondo: o moglie, madre di famiglia, santa, sottomessa, o amante, libertina, “puttana”,Leggi Tutto