L’associazione “3 Febbraio” vuole esprimere solidarietà e vicinanza ai minorenni immigrati e alle/agli operatrici/tori che nella notte fra il 21 e il 22 febbraio hanno subito un violento e vile attacco da parte di un gruppo di persone incappucciate. Queste, armate di bastoni e sassi, hanno preso d’assalto l’ex ostello della gioventù di GenovaOregina, struttura che sta ospitando da qualche settimana i minori.Le vittime sono parte di quei minori non accompagnati la cui situazione era stata denunciata dall’associazione “Defence for Children”, in quanto abbandonati in hotel fatiscenti del Centro storico chiusi durante il giorno, obbligando i giovani a trascorrere molte ore per la strada, abbandonati a se stessi.Vogliamo unirci nel denunciare le tante forme di (dis)accoglienza che le istituzioni del territorioLeggi Tutto

Nei giorni scorsi una protesta ha animato le studentesse e gli studenti del liceo romano Righi.   La reazione è nata dopo che una loro compagna ha ricevuto degli insulti da parte di una professoressa per la sua maglietta alzata sulla pancia. In particolare la donna le ha dato, indirettamente, della prostituta.   Importante la solidarietà che la studentessa ha ricevuto dalle compagne e compagni di scuola. In occasioni come queste ci possiamo rendere conto di quanto sia importante schierarci assieme contro il maschilismo ed il patriarcato intrinseco nella società e nelle istituzioni, non a caso la preside è più attenta a mantenere una buona immagine piuttosto che denunciare duramente l’accaduto.   Solidarizziamo con la ragazza, e sosteniamo la protesta, perché non rimangano silentiLeggi Tutto

Dopo Lorenzo Parelli, morto a 18 anni, un altro giovane, Giuseppe Lenoci, di 16 anni, è rimasto ucciso durante uno stage formativo. Questi percorsi di formazione professionale così come l’alternanza scuola-lavoro sono una pratica utile solo alle aziende che ottengono manodopera gratis da usare senza ritegno e senza criteri di sicurezza. Cosa vogliono insegnare politicanti ed impresari ai giovani con questi stage obbligatori? Solo a farsi sfruttare e ad accettare di poter persino morire pur di lavorare. Per conquistarci davvero un futuro migliore abbiamo bisogno di unirci, tra giovani e tra persone volenterose, studenti e insegnanti insieme. Possiamo combattere le loro logiche di oppressione, competizione, sfruttamento. Possiamo liberare la formazione dai loro ricatti e dai loro sporchi fini. Possiamo educarci allaLeggi Tutto

103 anni fa veniva assassinata Rosa Luxemburg per mano degli sgherri dell’allora ministro della difesa socialdemocratico Gustav Noske. Più di un secolo ci separa dalla scomparsa di questa straordinaria donna, dirigente e teorica marxista rivoluzionaria. Eppure sentiamo il suo pensiero, la sua idealità, la sua originalità quantomai vive pur nelle sue contraddizioni. Scriveva Dario Renzi: “Esitiamo ancora a dire che non c’è stata donna più contraddittoria di Rosa Luxemburg: nessuno è più marxista di lei, nessuno lo è meno. Nessuno è più impegnato di lei sulle grandi questioni, ma al contempo è una persona tanto attenta alle piccole cose da farne un’arte della miniatura e della miniatura della vita, e a risalire dalle piccole cose alle grandi, come testimoniano tanti aneddoti,Leggi Tutto

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa da Arcilesbica: ARCILESBICA:Adesso basta! Querelati gli stalker lgbt Alcuni mesi fa abbiamo sporto querela contro chi ha aizzato un linciaggio mediatico contro ArciLesbica con la falsa accusa di transfobia. Il 12 ottobre prossimo si terrà l’udienza presso il giudice per le indagini preliminari. L’avvocata Andrea Catizone rappresenterà la nostra associazione. La politica non si fa in tribunale e criticare le nostre posizioni contro l’utero in affitto e la self-id è legittimo. Siamo da sempre pronte al confronto, ma non siamo disposte a tollerare accuse infamanti di essere escludenti e fasciste. Chi ci ha diffamate come transfobiche ha alimentato odio contro di noi, che poi è sfociato in insulti, invocazioni di morte, minacce di percosse e diLeggi Tutto

scarica il pdf Noi donne da sempre in modo speciale ci prendiamo cura delle persone care, vicine e lontane. Siamo le prime a occuparci della vita comune: nella quotidianità così come di fronte alle diverse tragedie, guerre, disastri ambientali, pandemie. È stato ed è così nell’emergenza sanitaria: mentre gli Stati mostravano le loro criminali responsabilità per tante morti e sofferenze, noi donne eravamo in prima fila dappertutto, tanto nelle corsie d’ospedale e nei  luoghi di cura, quanto nelle case e nei quartieri. È stato ed è così in Afghanistan dove, in questi lunghi anni di guerra e terrore, le donne non hanno mai smesso di portare avanti la vita e oggi, ancora una volta, lottano con coraggio per la loro libertàLeggi Tutto

L’appropriazione dei dati sanitari della Regione Lazio – con tanto di richiesta di riscatto – è un fatto molto grave in sé che al contempo evidenzia quante chiacchiere, propaganda, affari e incompetenza ruotano intorno al digitale a tutto danno delle persone comuni. In sé: i dati sanitari resi indisponibili dai pirati informatici significano appuntamenti e visite mediche saltate, operazioni che vengono rimandate, tamponi che non vengono eseguiti. Il disastro diventa occasione non per un ripensamento sul dilagare dei sistemi informatici, anche dell’amministrazione pubblica, nella nostra vita quotidiana ma per scatenare una nuova offensiva ideologica e affaristica: l’Agenzia per la cybersicurezza, ovviamente fuori dal controllo dei comuni mortali. Sul destino di tale Agenzia è più che lecito pronosticare che non rovescerà laLeggi Tutto

Oltre 100 persone in una domenica assolata di agosto nella piazza principale di un paese del sud Italia a battersi per la vivibilità contro la criminalità, fanno scalpore. Ancora di più se provengono dal Bangladesh, India, Pakistan. Bambini, uomini, donne, ancora troppo poche, che con coraggio e dignità offrono fiori ai passanti e una lettera dove dicono semplicemente “Volgiamo vivere”. Succede a S. Antimo, paese dell’hinterland napoletano domenica 1 agosto quando con l’Associazione 3 Febbraio, il Forum Indivisibili e solidali di Napoli, la CGIL, le ACLI, la Caritas, personalità del mondo cattolico fino al vescovo di Aversa, scendono in piazza fratelli e sorelle immigrati, piccoli e grandi per lottare contro la criminalità che li opprime. L’esempio che forniscono ha valore, ancorLeggi Tutto