Come a Firenze, con la Comune e l’A3F nei prossimi giorni saremo anche a Roma, Napoli, Palermo e Genova per dire basta stragi in mare e rompere il silenzio complice degli stati criminali. Invitiamo tutti a partecipare e a promuovere le iniziative Ancora morti nel Mediterraneo: 43 persone al largo della Tunisia, 16 donne e bambini davanti alle coste di Lampedusa e tanti altri di cui non sappiamo. Esseri umani che cercano una vita migliore muoiono alle frontiere a causa delle politiche criminali del governo italiano, dei governi europei e dei loro alleati. È necessario alzare la voce di fronte a tanta disumanità, unirci in un impegno quotidiano per l’accoglienza e la solidarietà, fronteggiando il razzismo diffuso anche tra tante personeLeggi Tutto

Ancora un naufragio, ancora vite umane spezzate mentre cercano di raggiungere l’Europa per mettersi in salvo. È avvenuto al largo della Tunisia questa volta, per 43 persone che hanno trovato la morte, ma purtroppo sono migliaia le vittime delle frontiere degli stati e delle loro leggi criminali.Il governo Draghi, in continuità con i precedenti esecutivi prosegue nei suoi accordi criminali con la Libia, sequestra le navi delle Ong e continua i respingimenti: è responsabile di questa immane tragedia.Gli Stati disprezzano la vita umana: stanno lasciando morire in mare bimbi, donne e uomini che scappano dalla fame, dalle guerre e dal terrore.Non possiamo restare in silenzio, non possiamo arrenderci alla tragedia seppur così grande.Dobbiamo unirci, far sentire la nostra voce in ragioneLeggi Tutto

In queste settimane in tutta Italia in occasione dei “Pride” migliaia di persone – innanzitutto giovani e giovanissime/i – hanno manifestato per la libertà di scegliere e per i diritti. Sono state manifestazioni importanti perché hanno chiaramente espresso una contrapposizione ad ogni forma di discriminazione e di violenza omofoba, a cominciare da quelle delle destre italiane e internazionali, da Salvini a Orban, da Pillon a Duda.Siamo da sempre a fianco di queste istanze, abbiamo sostenuto fin dall’inizio il movimento omosessuale in Italia e abbiamo contribuito a costruirlo, ci impegniamo per migliorare la vita contro ogni forma di oppressione e ci battiamo perché ogni essere umano possa esprimere la propria sentimentalità e la propria sessualità nella libertà e nel rispetto, cercando insiemeLeggi Tutto

Ieri mercoledì 16 giugno si è verificata una gravissima aggressione ai danni dei lavoratori pachistani della fabbrica Texprint di Prato che, con l’appoggio del SìCobas, animano da diveri mesi un picchetto permanente denunciando le gravi condizioni di sfuttamento all’interno dell’azienda, richiedendo l’applicazione del contratto nazionale ed il rispetto degli orari di lavoro. Si tratta di una una lotta pacifica condotta all’insegna dello slogan “8 per 5”, in riferimento alla richiesta di rispetto dell’orario di lavoro settimanale. I tre lavoratori che presidiavano il picchetto ieri pomeriggio sono stati aggrediti da un gruppo di picchiatori tra i quali secondo il sindacato SìCobas era presente anche un responsabile tecnico dell’azienda. Si è trattato di un’azione squardista, avvenuta in maniera particolarmente violenta e senza nessunLeggi Tutto

Esprimiamo la nostra solidarietà a Daniela Dioguardi, rappresentante dell’UDI Palermo e storicamente impegnata a fianco delle donne, attaccata da Daniela Tomasino, esponente di Arcigay Palermo, per essersi permessa di esprimere dubbi sul testo del Ddl Zan contro l’omotransfobia. Le siamo solidali perché condividiamo la preoccupazione affinché i diritti delle donne siano affermati e difesi e perciò contrastiamo i neo-negazionisti che mettono in dubbio la stessa esistenza del genere femminile. Vogliamo interpretare davvero beneficamente e liberamente il nostro essere donne e uomini, per questo da sempre siamo attivamente schierati contro ogni discriminazione alle persone che compiono scelte lesbiche, omosessuali, bisessuali e transessuali, convinti che possiamo esprimere ed incarnare sentimenti e relazioni positive fuori dalla cappa patriarcale. Come esprimono invece i neonegazionisti ilLeggi Tutto

Ieri notte a Tavazzano, nel Lodigiano, davanti ad un magazzino della Zampieri Holding, un presidio di lavoratori del sindacato SiCobas che protestavano contro centinaia di licenziamenti alla FedEx –TNT di Piacenza, è stato assalito da decine di persone armate di bastoni, sassi e bottiglie. Nove lavoratori sono stati feriti, uno in particolare ha subito una grave ferita alla testa ed è stato trasportato in codice rosso al policlinico di Pavia. È l’ennesimo episodio di violenza padronale: più volte nella logistica – soprattutto nella zona di Piacenza – i lavoratori hanno dovuto difendersi dalle azioni violente di crumiri e di gentaglia assoldata dai padroni. Questa notte c’è stato un salto di qualità con un ’aggressione premeditata da parte di feroci picchiatori. ÈLeggi Tutto

Sabaudia (Lt), 26 maggio 2021. Con l’accusa di prescrizione illecita di farmaci un medico è stato arrestato per aver dispensato a oltre 200 pazienti migliaia di confezioni di medicinali a base di ossicodone. La notizia è molto grave perché i pazienti in questione, tutti di nazionalità indiana e impiegati nel settore agricolo, assumevano regolarmente il farmaco, contenente un oppioide dagli effetti simili alla morfina, per sopportare le durissime condizioni di lavoro, costretti sui campi dalle 12 alle 16 ore al giorno. Con un certo cinismo alcune fonti d’informazione dicono che forse una decina di loro sarebbero morti d’overdose. Al momento non è noto se i braccianti siano stati forzati a drogarsi dai padroni o se invece abbiano fatto ricorso a sostanzeLeggi Tutto

Scarica il volantino impaginato Musa Balde, giovane guineano di 23 anni, è stato spinto al suicidio da uninaudita violenza razzista. Il 10 maggio a Ventimiglia 3 persone lo hannoaggredito bastonandolo, prendendolo a pugni e calci, lasciandolo a terraferito. Questi tre criminali sono stati identificati, ma rilasciati poco dopodalla polizia. I poliziotti, dopo che Musa è stato dimesso dall’ospedale conun prognosi di 10 giorni, lo hanno portato e rinchiuso nel Cpr (centro dipermanenza e per il rimpatrio) di Torino perché sprovvisto di documenti.Musa si è ritrovato così in un carcere, bloccato e isolato in un reparto conl’angoscia di essere espulso. Di fronte alla disperazione per il rimpatrio eai segni della violenza subita si è suicidato nella notte di sabato 22 maggio.Questa drammaticaLeggi Tutto

• Solidarizziamo con Arcilesbica per l’attacco subito a Bologna il 10/5/2021 dove la sede de La Comune, presso cui sono ospitate, è stata imbrattata con scritte volgari ed offensive.• Denunciamo il clima di violenze, minacce e calunnie che scrittrici, giornaliste, esponenti del femminismo radicale, stanno subendo in molti paesi da parte di sostenitori del cosiddetto transfemminismo e del gender fluid, che non tollerano chi, come noi, vuole difendere e affermare le identità umane, a partire da quella delle donne, da pseudo teorie o leggi statali che invece vogliono cancellarle.• Difendiamo la libertà delle donne come libertà di tutte e tutti, inscindibile dal rispetto, dalla dignità e interezza di ognuna e ognuno.• Siamo per la piena libertà di scelte sentimentali e relazionaliLeggi Tutto

Il 10 maggio scorso 1400 persone giungono sull’isola. Se l’attenzione si sofferma solo sulle cifre però il rischio è di disumanizzare le migliaia di nostri simili che cercano scampo e affrontano viaggi in mare spesso tragici tanto che dall’inizio dell’anno, secondo le fonti dell’ACNHUR, oltre 500 hanno perso la vita. Solo due settimane fa, mentre il governo italiano rinnovava gli accordi con i torturatori libici, le ONG denunciavano il naufragio di oltre 100 persone senza che si fosse attivata nel salvataggio nessuna istituzione né nazionale né europea. In questo contesto, tra l’allarmismo sconsiderato, gli attacchi strumentali dei politici di destra e l’accordo delle forze di sinistra al governo alle politiche dei respingimenti, sono preziose le voci di gran parte degli abitantiLeggi Tutto