Mentre la gente comune vive il dramma della pandemia e del peggioramento delle condizioni di vita, nel Palazzo si consuma una crisi dai contorni surreali e dilaga l’irrazionalità. Il bullo Renzi ha giocato la carta di aprire la crisi di Governo per ottenere qualche briciola di potere dal rimpasto governativo. Ma il trucco è vecchio e il sottovalutato Conte non è caduto nel bluff. Cade il governo?  Il bullo può sempre rientrare in gioco. Ma forse c’è anche una sorpresa…  in soccorso di Conte  è riemerso il boss di Benevento,  il prode Clemente Mastella con consorte,  che insieme ai i–responsabili diventa arbitro della sorte del governo. La decadenza è arrivata ad un punto tale che diventa decisivo il boss di Benevento,Leggi Tutto

A causa del disastro cronico delle condizioni di vita in Venezuela, così come la decomposizione e la violenza sociale, la maggior parte delle persone che decidono di emigrare (più di cinque milioni negli ultimi anni) lo fanno a piedi, percorrendo necessariamente enormi distanze. Una parte sempre più crescente di persone scelgono di attraversare, con imbarcazioni spesso precarie, i pochi chilometri del Mar dei Caraibi che separano il paese dall’isola di Trinidad e Tobago. Ma non tutti ci riescono: a dicembre una di queste imbarcazioni è naufragata e 28 persone hanno perso la vita ed i loro corpi sono stati ritrovati sulle rive del villaggio di Goiria (Venezuela). Spesso, coloro che sopravvivono alla traversata vengono arrestati dalle autorità trinitiane e subito deportati,Leggi Tutto

Lippa, Bosnia. Il 23 dicembre il campo profughi è distrutto da un incendio. Lo stato bosniaco non offre nessuna soluzione alternativa agli sfollati  benché si sia in pieno inverno. Già prima dell’incendio si sopravviveva in condizioni disumane senza elettricità ed acqua. Purtroppo questa è solo l’ultima delle inaudite sofferenze che devono subire i profughi.  La rotta balcanica è sempre più scelta da tanti immigrati.  Provengono dall’Africa nord-orientale, dal Medio-Oriente, ma anche dall’Asia.  Hanno fatto sacrifici immensi per preparare il viaggio della speranza.  Sacrifici usurpati  sia dalle tante organizzazioni criminali che gestiscono la rotta sia dagli Stati che devono attraversare. Anche i minorenni ed i bambini non sfuggono ai mostruosi  ricatti a cui vengono sottoposti. Avrebbero bisogno di comprensione, aiuto, invece trovanoLeggi Tutto

Siamo al fianco degli studenti e delle studentesse che in tante città stanno manifestando contro la DAD. La DAD crea isolamento, alienazione, solitudine, impedisce il dialogo e la solidarietà, attacca i sensi primari e la mente. Con la DAD peggiora un sistema scolastico già allo sfacelo basato su un’idea di istruzione volta alla sottomissione dei giovani. Come ci si può educare senza relazioni e senza dialogo? Ma il governo è completamente sordo alle esigenze degli studenti: promette una riapertura che non avviene mai e non si attiva in alcun modo per garantire un ritorno in sicurezza nelle scuole (ad esempio potenziando i trasporti e aumentando il numero di insegnanti).Il protagonismo diretto può essere la base per un processo di cambiamento, cheLeggi Tutto

Sono 8 mila le moschee rase al suolo, adibite ad attività commerciali o abbandonate all’oblio in quell’immensa provincia occidentale che la Cina si ostina a chiamare Xinjiang, “Nuova frontiera”. L’obbiettivo è la cancellazione della cultura e dell’identità del popolo uiguro, turcofono e a maggioranza musulmana. Ma Pechino non si limita ad accanirsi contro i luoghi di culto: costringe in campi di “rieducazione” un milione di uiguri, impone un lavoro semischiavistico ad altre 100 mila persone, prova a negare il futuro di questo popolo torturando le donne con la pratica delle sterilizzazioni forzate. Negli ultimi dodici anni questa pulizia etnica si è molto intensificata, per lo più nel silenzio e con la complicità di molti attori internazionali: non solo i grandi marchiLeggi Tutto

 Dal 20 novembre ogni venerdì sulle scalinate degli Spedali Civili di Brescia, si fermano per cinque minuti le sanitarie e i sanitari, dando vita a un flashmob di protesta.  Alla loro prima iniziativa erano in 150, per crescere e arrivare oggi a più di 200 persone. In maggioranza mediche e medici, ma anche infermiere/i, tecnici e altre figure professionali, che in silenzio, distanziati, composti, protestano contro la cattiva gestione dell’emergenza, rivolgendo le spalle alla dirigenza sanitaria, locale, regionale e nazionale.  Il loro sguardo invece è rivolto alle persone che curano, verso le quali prosegue tutta la loro dedizione con turni di dodici ore che continuano da mesi.  Già da prima della pandemia denunciavano le gravi carenze della sanità in termini diLeggi Tutto

Il 31 dicembre, con un accordo in extremis che contiene molte ambiguità, si è consumata la Brexit: l’uscita della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord dall’Unione Europea. La data sarà forse ricordata su qualche libro di storia. Si intravedono alcune avvisaglie degli scenari che ne potranno scaturire. Per centinaia di migliaia di lavoratori immigrati che già vivono o che volessero trasferirsi da altri paesi in Gran Bretagna le difficoltà aumenteranno enormemente. Nelle settimane che hanno preceduto l’accordo si sono viste scene di terribili imbottigliamenti e code infernali di tir e automobili. Un assaggio di ciò che potrà significare la reintroduzione di frontiere e dazi dalle due parti della Manica. L’establishment britannico nel dopoguerra sostenne, pur difendendo le proprie peculiarità, l’importanza dell’associarsiLeggi Tutto

Centinaia di donne e uomini con tantissimi bambini sono partiti dall’Honduras a metà dicembre in una nuova carovana della speranza. Si sommano alle migliaia che in questi anni hanno deciso di mettersi in marcia insieme, per darsi forza e sostenersi a vicenda, attraversando a piedi i confini con Guatemala e Messico per raggiungere gli Usa, affrontando pericoli immani –non ultimi la violenza degli Stati in combutta con i trafficanti di droga e di persone –, sfidando il feroce razzismo dell’ex presidente americano. Quattro anni di governo Trump non sono bastati per affogare le speranze di una vita degna da parte di chi emigra, lasciando una zona che conta uno dei più alti tassi di omicidi al mondo. Oggi alla violenza delleLeggi Tutto

41 anni fa, il 6 gennaio 1980, a Palermo veniva assassinato Piersanti Mattarella, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e Presidente della Regione Siciliana. Seguace di Aldo Moro e fautore di un governo dell’Isola, in solidarietà con il PCI di Pio La Torre, morto ammazzato anche lui nell’82. P. Mattarella ha tentato, contraddittoriamente, di contrastare  interessi mafiosi e di politici “amici degli amici” nelle istituzioni regionali e locali, con lo scopo di modernizzare e razionalizzare il potere statale. Dopo 41 anni, malgrado le sentenze dei tribunali, non si conoscono con certezza ne mandanti ne esecutori di questo omicidio. Bollata fin da subito come “semplice” azione mafiosa, sono emersi a più riprese coinvolgimenti di loschi figuri dell’estrema destra, come Giusva Fioravanti,  elementiLeggi Tutto

Dal primo di gennaio in Germania è cambiatala normativa che regola l’espulsione dei profughi. Secondo le parole del segretario di Stato del Ministero degli Interni Hans Georg Engelke “qualsiasi persona che commetta un reato grave o manifesti intenzioni di tipo terrorista che possano causare un danno grave al nostro Stato dovrà abbandonare il nostro paese”. Si tratta di una modifica del regolamento che fino ad ora prevedeva l’obbligo di processare le persone rifugiate responsabili di un delitto secondo le regole del sistema giudiziario tedesco. Apparentemente il provvedimento non dovrebbe produrre effetti immediati in primo luogo per la mancanza di accordi di deportazione con diversi paesi, come per esempio Siria o Afghanistan. Associazioni del mondo della solidarietà hanno anche evidenziato aspetti legaliLeggi Tutto