Le mobilitazioni europeiste del cosiddetto EuroMaidan del 2014 che misero fine al governo filo-russo di Janukovich furono acclamate dalle cancellerie europee e in Usa e celebrate dalla stampa occidentale.I leader politici ucraini furono accolti a braccia aperte, legittimati e foraggiati ovunque. Dal versante russo avveniva esattamente il contrario. Oggi Putin ha definito la sua guerra criminale come una “operazione speciale per la denazificazione”: bieca propaganda che si basa però su fatti reali.Infatti, il cambio di regime del 2014 è stato possibile soprattutto per una nutrita manovalanza di formazioni paramilitari neonaziste. Coloro che inneggiano oggi a Zelensky “contro la tirannide”, hanno occultato sin da allora la verità: la piazza Maidan era colma di bandiere rosso-nere del movimento/partito neonazista Pravi-Sektor a cui sonoLeggi Tutto

Siamo in tanti a volere la pace, ancora in pochi a sfidare la guerra che presiede e pervade spesso inavvertita la nostra quotidianità. È importante scendere in piazza, come abbiamo fatto e faremo sempre in prima fila contro la furia bellica presente, ma non basta.  Volere la pace significa esercitare attenzione, ascolto, comprensione quando possibile con i vicini di casa, con i colleghi di lavoro, sfidando il maltratto e l’aggressività. Volere la pace significa difendere la libertà delle donne in tutte le sue manifestazioni fronteggiando le maldicenze, le offese, le violenze maschiliste, patriarcali o semplicemente volgari a tutti i livelli. Volere la pace significa prendersi cura dell’infanzia con costanza, direttamente ed indirettamente, denunciando e contrastando atteggiamenti coercitivi e molestie verso bimbeLeggi Tutto

Un compagno che ci conosce da tempo, impegnato con un’altra realtà organizzata, ha donato per la nostra Campagna di autofinanziamento esprimendoci la sua stima: “Per il vostro schieramento coerente nel tempo a fianco dei popoli contro le guerre (tutte, non solo quelle scatenate dall’imperialismo americano)”. Sì, tutta la nostra storia testimonia come per noi essere rivoluzionari ha significato l’indipendenza da qualunque Stato. Mentre le diverse sinistre politiche hanno avuto il loro “Stato-guida”: di volta in volta la Cina, l’ex Urss, Cuba… fino ad arrivare al Venezuela. Ed anche questo spiega la fine e il crollo di tante formazioni. Siamo sempre stati a fianco del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi, per difendere e affermare il diritto all’autodeterminazione contro tutteLeggi Tutto

1987 Petizione popolare per il ritiro della flotta dal Golfo Persico, “Fuori i pirati americani ed europei dal Golfo / Giù le mani dal popolo iraniano / Fermiamoli subito!” furono raccolte 28mila firme. Seguì una manifestazione nazionale (Contro le bombe/ Cortei, non colombe) e si conformò un comitato unitario per il ritiro della flotta dal Golfo.1990 Quando gli Usa e la Nato imposero l’embargo dopo l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein, la nostra solidarietà con il popolo iracheno ci fece denunciare “l’embargo come primo atto di guerra”. La guerra vera e propria cominciò il 2 agosto 1990. Dopo poche ore uscì la nostra condanna dell’aggressione bellica. Il 7 ottobre partecipammo alla marcia per la pace Perugia Assisi: “Fermare laLeggi Tutto

Un elenco completo delle guerre condotte da Stati Uniti e Unione sovietica – oggi Russia – dal 1945 ad oggi non è cosa breve. Perché l’impiego della forza armata non è una eccezione, al contrario. Guerre dichiarate e non, in proprio o sotto l’ombrello Onu o Nato; bombardamenti a distanza o invasioni, impiego degli eserciti regolari o di mercenari: il panorama delle devastazioni è ampio e differenziato, senza contare il sostegno o l’organizzazione diretta di colpi di Stato per imporre dittatori sanguinari. In questa epoca storica la regola è che le vittime civili siano di più (e di gran lunga!) di quelle combattenti.WashingtonUno dei conflitti più sanguinosi e più rimossi è la guerra di Corea che ha cristallizzato la spartizione delLeggi Tutto

Usa e Russia, ieri Urss: ciascuno ha sempre accusato l’altro di essere l’impero del male. Hanno ragione, entrambi. Basta guardare alle loro malefatte dalla II Guerra mondiale ad oggi – che ricordiamo in sintesi nelle altre colonne di questa pagina – per capire che incarnano un potere statale che varia nelle forme ma è lo stesso nella sostanza: oppressione, guerra e terrore contro l’umanità.Ancor più risalta in questi giorni la loro demagogia: Biden scopre adesso che Putin è un “tiranno” e grida allo scandalo per l’invasione militare russa che è una come le tante che ha intrapreso la Casa Bianca mentre lo zar del Cremlino dà ora la grande notizia che gli Usa sono “l’impero della menzogna”. Sono nemici gemelli, siLeggi Tutto

Fino a che punto può distorcersi la coscienza umana e far definire giusto chi semina morte? Come può un capo spirituale non dire una parola di compassione e solidarietà con le vittime dei massacri di Putin, le donne e gli anziani in fuga dall’Ucraina, i piccoli caduti, la popolazione stremata sotto le bombe… e lanciare anatemi sulla presunta distruzione morale causata da chi sceglie in libertà chi amare? È quello che ha fatto Kyrill, il patriarca di Mosca, benedicendo “l’operazione militare” del nuovo zar e tuonando contro l’Occidente responsabile della deriva gay. Il merito delle regioni del Donbass per lui consisterebbe proprio nell’essersi rifiutate di ospitare le parate del peccato (non quelle militari della Nato, bensì i gay pride). Come altreLeggi Tutto

Il 26 febbraio scorso a Bergamo, in un presidio dove erano presenti oltre 1000 persone, settori reazionari e nazionalisti ucraini hanno aggredito un compagno de La Comune che era presente nella manifestazione e poi si sono rivolti alle forze dell’ordine presenti in piazza per impedirgli, ovviamente senza riuscirci, di diffondere il nostro volantino. Questi settori, esplicitamente a favore della Nato, hanno di fatto provato a riempire il presidio di contenuti e di forme antitetiche alla lotta per la pace da condurre in questo momento, provocando il disagio e la reazione anche di altre forze pacifiste presenti in piazza, con le quali noi de La Comune ci siamo uniti per denunciarne l’operato.Leggi Tutto