Attenzione al falso femminismo,
Solidarietà con le donne aggredite al presidio di Nonunadimeno di Firenze l’8 marzo
Alla manifestazione dell’8 marzo di Firenze organizzata da Nonunadimeno delle attiviste contro la piaga della prostituzione sono state attaccate e minacciate di violenza fisica da un uomo con il volto mascherato e da alcune donne autoproclamatesi padroni/e della piazza, e i loro cartelli (”prostituzione = stupro a pagamento, No alla misoginia) strappati perché secondo il dogma transfemminista la prostituzione va rispettata e difesa in quanto “libera scelta”. Solidarizziamo con le donne aggredite, che hanno immediatamente e coraggiosamente denunciato i fatti sui media e ci schieriamo al loro fianco. Fin dalle origini il patriarcato prova a costringere le donne in ruoli predefiniti che servono solo a tenerci prigioniere nel loro mondo: o moglie, madre di famiglia, santa, sottomessa, o amante, libertina, “puttana”,Leggi Tutto
Senegal
una crisi sociale prima che politica
Dai primi di marzo il Senegal vive al ritmo di manifestazioni e di interventi violenti delle forze dell’ordine che hanno causato diverse morti – da 5 a 11, secondo le fonti – e con scontri, distruzioni e saccheggi. Al momento vige una relativa tregua ma la situazione resta tesa. Ad aver scatenato il caos è stata l’accusa di stupro e minacce di morte presentata da una donna, Adji Sarr, a carico di Ousmane Sonko, leader del partito Pastef e figura di spicco dell’opposizione all’attuale presidente Macky Sall. La denuncia e l’apertura di una procedura hanno suscitato la reazione del Pastef che paventa un complotto contro il proprio leader, arrestato per “manifestazione non autorizzata”, fatto che ha scatenato le proteste. Sonko èLeggi Tutto
A Città del Messico, l’8 marzo
Il coraggio delle donne, la viltà dei palazzi
Migliaia di donne si riprendono le strade, per la libertà e contro la violenza, in più di trenta città messicane. È appena un’immagine del potente percorso di emersione femminile che da più di un anno scuote le coscienze di un paese in cui ogni giorno più di dieci donne perdono la vita a causa della violenza patriarcale. Il presidente López Obrador – noto esponente della cosiddetta sinistra latinoamericana – si è schierato nettamente contro le mobilitazioni, reprimendole duramente e accusando le donne di fare il gioco dell’opposizione fascista con le loro richieste, tra le quali vi è il ritiro del candidato a governatore dello Stato di Guerrero dell’esponente del partito al governo, accusato di violenza e stupro. Qualche giorno prima delLeggi Tutto
Prima condanna contro un ex membro del regime siriano
Il tribunale di Coblenza, in Germania, ha condannato un ex membro dei servizi segreti siriani a quattro anni e mezzo di carcere. La sentenza, la prima a livello mondiale, riconosce le responsabilità dell’accusato come parte di un sistema generalizzato di torture e di violazione dei diritti umani, evidenziando quindi il carattare criminale del regime di Bashar al Assad in Siria. Eyad al-Gharib venne riconosciuto da vari testimoni come parte del personale responsabile di trasportare trenta detenuti a un carcere dei servizi segreti siriani dove vennero poi torturati sistematicamente. Per il prossimo autunno è attesa una sentenza anche per Anwar Raslan – un ufficiale del regime di cui al-Gharib era subalterno – accusato di 58 omicidi e della tortura di oltre 4000Leggi Tutto
La solidarietà non è un reato
È davvero triste e pericoloso il mondo in cui viviamo, se chi salva le vite umane deve periodicamente confrontarsi con attacchi di ogni tipo, ivi compresi quelli della magistratura e della politica che la sostiene. Meno male che la gente solidale e antirazzista, non si lascia intimidire e continua nell’impegno. Oggi la Mare Jonio è sotto accusa della Procura di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, laddove il “reato” è stato quello di salvare qualche anno fa 38 naufraghi alla deriva da 40 giorni senza che fosse garantito loro un porto sicuro. La Mare Jonio, nave della ONG Mediterranea, ha accolto queste persone dopo che un mercantile le aveva tratte in salvo dal mare. Nelle stesse ore abbiamo visto perquisizioni a sediLeggi Tutto
Unirsi fra donne è vitale
Noi donne siamo principio di vita.Sta a noi innanzitutto prenderne coscienza indirizzando al meglio le nostre potenzialità e capacità, tanto sentimentali quanto pratiche, di cura, di educazione, di crescita che si sono espresse anche in questa difficile fase pandemica. Le qualità femminili sono sfruttate e allo stesso temponegate da più di 5000 anni dal patriarcato sotto forma di stati, chiese e maschilismo diffuso.Oggi nuove orrende ideologie antiumane e antifemminili, le pseudo-teorie “queer”, si fanno strada nei parlamenti, nelle accademie e via internet: negano l’esistenza stessa del genere femminile, vogliono impedire di definirci donne, ci etichettano come “corpi mestruanti”. Difendere l’identità della specie umana e dei generi da questi attacchi è indispensabile per ricercare una vita più degna, più libera, più felice.LaLeggi Tutto
Birmania, i tanti volti del coraggio
Un mese dopo il colpo di stato, i militari non sono riusciti a fermare le mobilitazioni, così hanno deciso di scatenare la repressione sparando sui manifestanti. È una escalation di violenza: oltre 30 le vittime – la maggioranza domenica 28 febbraio a Yangon – centinaia i feriti, migliaia gli arresti. Le popolazioni birmane meritano sostegno e solidarietà nella loro lotta non solo in difesa del risultato elettorale ma nell’affermazione della propria libertà. Esse hanno bisogno di ancor più coraggio di quello che già stanno dimostrando. Non solo per fronteggiare la violenza crescente di un esercito che già in passato si è macchiato di orribili stragi, ma anche per cominciare a fare i conti e a superare le storiche lacerazioni tra leLeggi Tutto
Insieme a Barcellona
Un incontro speciale si è tenuto sabato 20 febbraio nelle strade della Barceloneta, quartiere storico della città: la presentazione e la riflessione comune intorno al libro de Egipto a Siria (2011). El principio de una revolución humana y sus antecedentes, di Mamadou Ly con Dario Renzi pubblicato da Ruta ediciones. La pubblicazione in castigliano di quest’opera, uscita originariamente in italiano per i tipi di Prospettiva Edizioni, è ulteriormente arricchita dalla prefazione di Leila Nachawati e dal saggio introduttivo di Rocco Rossetti che sabato ha con sapienza e calore condotto la riflessione. Un incontro speciale, dicevamo, e per tante ragioni: il libro tratta delle rivoluzioni della gente comune di dieci anni fa e delle straordinarie lezioni che possiamo continuare ad apprendere; l’incontroLeggi Tutto
Perù: la solidarietà delle donne
Il Perù è uno dei paesi più colpiti dal coronavirus con il più alto tasso di mortalità al mondo. Ciò è dovuto anche alle ingiustizie e alle disuguaglianze della democrazia corrotta e razzista, incapace di comprendere i bisogni della popolazione. Le drammatiche condizioni di vita cercano di essere risolte da molteplici iniziative di solidarietà, molte delle quali hanno come protagoniste le donne. Esemplari sono le mense popolari nei quartieri del sud di Lima e nelle città andine. Come a New Inca City, dove un gruppo di donne della comunità ha istituito la “Pentola di solidarietà”, che opera grazie all’aiuto di donazioni e all’impegno dei volontari. Come questa ci sono molte altre mense comunitarie organizzate spontaneamente in tutto il Perù che richiedonoLeggi Tutto
Afghanistan
Tragedia, farsa, fallimenti
Il 18 e il 19 febbraio si è tenuto un vertice della Nato sull’Afghanistan. L’incontro ha preso atto dell’impossibilità di rispettare l’accordo di Doha, fortemente voluto da Trump, firmato un anno fa dai rappresentanti degli Stati uniti e dei Talebani. Esso prevedeva il ritiro delle truppe straniere dal paese entro il prossimo Primo maggio, ma oggi questo significherebbe semplicemente certificare la sconfitta di una poderosa alleanza militare, il fallimento di vent’anni di guerra, occupazione, diplomazia e politica: un prezzo troppo alto per una democrazia in piena decadenza. Sono passati quasi vent’anni da quando un’ampia coalizione internazionale capeggiata da Washington invase l’Afghanistan con l’obiettivo dichiarato di liberarlo dal controllo feroce e patriarcale dei Talebani che avevano permesso di farne una base perLeggi Tutto


