Dopo i fatti di Capitol Hill
Che cos’è dunque oggi la democrazia?
È ora di porsela questa domanda, dopo la drammatica farsa dell’assalto a Capitol Hill. La questione va oltre i confini nordamericani, riguarda tutti i paesi che si proclamano democratici, ed ha una portata epocale ed urgente. Potenziali emuli di Trump si aggirano per l’Europa e dintorni: Le Pen, Salvini, Vox sono solo alcuni esempi per non dire di Orban ed Erdogan. Menzogne e deliri “social” che alimentano fantasie violente e complottiste dei settori più retrivi della popolazione si diffondono. Maniaci che vorrebbero negare il genere femminile e abrogare la storia e le sue tracce prendono piede. Prepotenze e assassinii machisti si moltiplicano. Bande armate razziste o integraliste sono in agguato. L’agire violento ed unilaterale delle forze repressive non si è maiLeggi Tutto
Attacco al Campidoglio a Washington
Un intento golpista democratico
Mercoledì 6 gennaio 2021 poche migliaia di persone provenienti da una manifestazione svoltasi a Washington in sostegno di Trump hanno raggiunto il Campidoglio e sono entrati al suo interno con la violenza. Hanno potuto farlo grazie all’insolita e sospetta impreparazione delle forze dell’ordine – persino con la loro complicità – e hanno interrotto la seduta del Congresso che stava certificando la vittoria di Biden. Questo attacco fomentato dall’appello che poco prima Trump aveva rivolto ai suoi accoliti, rappresenta uno sbocco concreto delle sue accuse senza prove su un presunto risultato elettorale truccato. Solo quando si è trovato in un vicolo cieco – visto il carattere improvvisato e irresponsabile di questo attacco e dopo le reazioni avverse di gran parte dell’establishment repubblicanoLeggi Tutto
I retrivi agli ordini di Trump e le esigenze dell’America migliore
Ciò che sta avvenendo negli Stati uniti è senza precedenti. Un punto di non ritorno nella crisi della democrazia sistemica ormai a pezzi, che anche a breve può aprire la strada a ulteriori pericoli. Ieri, in uno dei momenti più importanti e solenni del loro rito democratico, la ratifica dell’elezione del nuovo Presidente, tutto il mondo ha visto il Congresso degli Usa cedere di fronte all’irruzione nel Palazzo di gruppi di persone agli ordini dell’ex Presidente Trump che in qualche migliaio erano lì riunite. L’orda di bifolchi che ha bloccato per alcune ore Capitol Hill non è sfuggita di mano al caporione dei retrivi che sta ancora alla Casa Bianca: è stata al contrario preparata e incitata da lui, che l’haLeggi Tutto
Parigi-Dakar in Arabia Saudita
Sportswashing
Forse Louijain al Hathloul dalla sua cella sentirà il clamore degli spettatori o il rombo dei motori della Parigi-Dakar, la corsa di rally automobilistico più famosa al mondo. Forse nemmeno quello. Perché la corsa, trasferita in Arabia Saudita, passerà in questi giorni a poche centinaia di metri dal carcere ove è rinchiusa. Lei e altre donne sono tuttora detenute, sottoposte a torture e abusi sessuali, dopo essere state arrestate nel 2018 perché hanno rivendicato il diritto di poter guidare un’auto, cosa sino allora vietata dal regime iperpatriarcale e nazistoide della dinastia Saud. Nel chiamare al boicottaggio della corsa, Lina, sorella di Louijain, denuncia il regime e il “riformatore” Mohammed bin Salman che hanno organizzato questo e altri eventi sportivi – supercoppe,Leggi Tutto
Niger
Fermare il terrorismo jihadista
Sabato 2 gennaio i villaggi di Tchoma Bangou e Zaroumadareye, nell’ovest del Niger, sono stati assaliti da due colonne di uomini armati: almeno 100 le vittime. È un orrendo massacro di civili inermi ed è l’ennesimo atto di una guerra non dichiarata che incendia il Sahel. Ancora non vi è una attribuzione certa delle responsabilità; un’ipotesi è che si tratti di una vendetta contro le milizie di autodifesa costituite dagli abitanti dei villaggi per proteggersi dal terrorismo jihadista che imperversa nella regione. Infatti, numerose e diverse bande terroriste, alleate o affiliate ad al-Qaeda o all’Isis, imperversano da anni in un’area vastissima a cavallo dei confini statali di Niger, Mali e Burkina Faso. Francia, Stati uniti, Germania e perfino l’Italia mantengono leLeggi Tutto
Legge per il diritto all’aborto legale, libero e gratuito: una nostra conquista.
Le donne hanno conquistato la legge per il diritto all’aborto legale, sicuro e gratuito. Quante milioni di donne si sono svegliate oggi con un sorriso di profonda soddisfazione? L’emozione è forte, è difficile trovare le parole per esprimere le ragioni della felicità che si sente. E in alcune donne già comincia ad affiorare un genuino punto di domanda sul futuro. Godiamoci al meglio questa giornata pensando insieme. Perché siamo riuscite a conquistare la legge? Se c’è la legge per l’aborto è grazie alle donne, non grazie allo Stato. Al contrario, è stato a causa della sua storica oppressione e delle sue costanti manovre, incluse quelle del governo attuale, che ha alternato il fazzoletto verde con quello azzurro a seconda della convenienzaLeggi Tutto
Grandi orizzonti, piccoli passi
Progettare un futuro migliore, proprio ora che la loro normalità implode e ci mette a prova? Sì! C’è il tempo, se lo interpretiamo assieme. Ne siamo capaci se lo vogliamo, possiamo riuscirci se lo scegliamo. Di che si tratta? Ma delle nostre vite! Che altro sennò? Dei nostri mondi (interni innanzitutto) piccoli, importanti, interconnessi che possono cambiare in meglio se la smettiamo di credere che il grande mondo confuso possa volgere al bello all’improvviso. È una balla colossale e strumentale di chi vuole continuare a possederlo e peggiorarlo. Quindi ricominciamo da noi che siamo anche gli altri, quelli volenterosi, disponibili, operosi, riflessivi (ahia!?) che si e ci dicono, ascoltiamo e veniamo ascoltati. Cerchiamo: cerchiamoli, cerchiamoci con fiducia e pazienza. Abbiamo grandiLeggi Tutto
Cambiati per le feste
Ad un certo punto di novembre è girata la voce che in Gran Bretagna si stesse pensando di spostare il Natale. Nelle fulminanti strisce di Walt Kelly Pogo avrebbe affermato “quest’anno venerdì 25 dicembre cade di giovedì” (chi non lo conosce veda la rivista Linus che ha pubblicato Kelly per anni. Ve lo consigliamo caldamente). Pogo è un opossum dotato di parola che discute coi suoi amici tartarughe, topini e alligatori di tesi paradossali. E paradossali sono spesso le discussioni sull’ultimo Dpcm, ma noi non siamo in una strip (anche se a volte sembrerebbe di sì). Con una pandemia in corso, che sta calando molto lentamente, è ovvio che bisogna mantenere tutte le misure di sicurezza anche durante le feste. PotremoLeggi Tutto
Sudan, due anni dopo
ancora in piazza
Sabato scorso, a due anni esatti dall’inizio delle mobilitazioni popolari che portarono poi alla cacciata di al-Bashir, donne e giovani sudanesi sono tornati a manifestare in tutte le principali città del paese. Le ragioni sono molteplici: i responsabili dei massacri dello scorso anno sono tuttora in libertà quando non in posizioni di potere; le condizioni di vita peggiorano, con i prezzi dei beni di prima necessità in rapida crescita così come la disoccupazione giovanile, l’inflazione (200% su base annua) e le preoccupazioni sanitarie in relazione al Covid-19. Tra il dicembre 2018 e l’aprile del 2019 un’ampia, tenace e coraggiosa mobilitazione pacifica aveva costretto la giunta militare a disfarsi del suo leader, al potere da trent’anni e già accusato di genocidio nelLeggi Tutto
Austria-Germania
Milizie neo-naziste: una minaccia concreta
Durante un’operazione anti-droga, la polizia austriaca ha sequestrato decine di armi automatiche e semiautomatiche e centinaia di migliaia di munizioni destinate a settori dell’estrema destra neonazista tedesca ramificati in varie zone, dalla Baviera alla Renania del Nord-Vestfalia. Voci e sospetti su milizie neonazi impegnate in esercitazioni militari clandestine circolano ormai da parecchi anni e la scoperta di questo gigantesco arsenale frutto di un losco traffico dalle finalità inequivocabili dimostra quanto il pericolo di un riarmo della peste bruna sia una minaccia reale da non sottovalutare in nessun modo. Achtung, quindi! I neonazi hanno commesso recentemente svariati crimini in Germania, dalla selvaggia caccia all’immigrato a Chemnitz all’attentato alla sinagoga di Halle fino alla strage di Hanau nel febbraio di quest’anno, ma puntanoLeggi Tutto