I cosiddetti Accordi di Oslo tra Israele e la leadership dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina sono stati firmati trent’anni fa: l’obiettivo dichiarato ma mai attuato era quello di giungere ad un cosiddetto “compromesso storico” tra lo Stato di Israele e l’organizzazione nazionalista palestinese: l’istituzione di una “soluzione a due stati” che garantisse pace e sicurezza in primo luogo ad Israele, e ai palestinesi un frammento della Palestina storica su cui autodeterminarsi. Fu in realtà un grande inganno politico e diplomatico e quindi militare. Lo stesso Yasser Arafat, leader storico dell’Olp, ammise tempo dopo che ciò che il popolo palestinese auspicava con gli accordi – la fine dell’occupazione della Cisgiordania, di Gerusalemme est e della Striscia di Gaza, occupate nel 1967,Leggi Tutto

La terribile notizia di violenze sessuali ai danni di due giovanissime di 10 e 12 anni, a Caivano (NA), nel Parco Verde, ci sconvolge e ci colpisce. Vogliamo solidarizzare con le vittime, e reagire a un fatto così grave accaduto a due bimbe, che dovrebbero poter vivere una infanzia serena e felice e sono state invece costrette per mesi a subire ripetute violenze e stupri da parte di un branco di ragazzi, provenienti in parte da famiglie camorristiche della zona. Purtroppo già in passato a Caivano, territorio di camorra e piazza dello spaccio, si sono verificate violenze di ogni tipo, tra cui gravi casi di violenza patriarcale, come il femminicidio della bimba di 6 anni stuprata e gettata dal balcone. EppureLeggi Tutto

Cinque anni dopo il crollo del Ponte di Genova che costò la vita a 43 persone, la vicenda giudiziaria in corso compone un terribile mosaico: il crollo era prevedibile e la strage evitabile. Il Comitato dei familiari delle vittime, una volta ancora in questo Paese, si sta battendo coraggiosamente, con grande dignità e con il sostegno solidale di altri comitati come quello di Viareggio, perché una verità che emerge anche per vie giudiziarie non rimanga carta straccia e i colpevoli paghino per le proprie responsabilità. Ancora una volta gli interessi dei superprofitti e l’incedere frenetico e mastodontico del progresso comportano sacrifici umani, prevedono nella loro contabilità flussi di denaro inimmaginabili, e al contempo morte e distruzione, macchinazione e disumanizzazione. La loroLeggi Tutto

In una miserabile manifestazione, autorizzata dalle autorità giudiziarie svedesi mercoledì 28 giugno – mentre i credenti musulmani di tutto il mondo iniziavano la celebrazione l’Eid al-Adha, la Festa del sacrificio e in milioni si recano in pellegrinaggio a La Mecca – un uomo ha preso a calci un libro e poi lo ha bruciato: non un libro, ma il Libro Sacro, il Corano, inscenando tutto ciò fuori dalla più importante moschea della capitale svedese. Si tratta dell’ultimo atto di una serie di manifestazioni che in nome della presunta “libertà d’espressione” sono state autorizzate dalle istituzioni di una democrazia decadente e oppressiva ma che ancora è spacciata per la più avanzata e tollerante in Europa. Dietro la generica “libertà d’espressione e diLeggi Tutto

I pericoli di chi emigra crescono di giorno in giorno e ad essere minacciata è sempre di più la vita. Si fugge da guerre e miserie, pandemie e siccità e purtroppo non si riesce a trovare scampo in nessun luogo. A causa di frontiere e leggi razziste gli stati, tutti, condannano a morte le persone: impedendo i soccorsi delle ONG e non inviandone di propri. In Grecia, in questa ultima strage, hanno lasciato morire in mare circa 700 persone, tra cui un centinaio di bambini, a detta dei sopravvissuti. Parliamo di una delle più grandi tragedie avvenute nel mar Mediterraneo. Così è stato a Cutro qualche mese fa dove di fronte alle coste della Calabria sono morte per mancanza di soccorsoLeggi Tutto

Dopo la morte di Silvio Berlusconi stiamo assistendo al festival della demoipocrisia. È in atto in tutti gli schieramenti politici di destra e di sinistra, con rare eccezioni, una sorta di beatificazione che è culminata con la proclamazione del lutto nazionale. Per loro la sua scomparsa significa rimozione, per noi primeggia sempre la vita e per questo vogliamo ricordarlo per chi è stato. Il magnate di Arcore è stato un maschilista senza freni che trattava le donne come oggetti e le comprava. Da sbruffone, quale era, di tutto ciò si vantava. È bene non dimenticare le sue battute scioviniste verso leader politiche o altre donne tra cui traduttrici e giornaliste, oltre ai più noti party con escort e amici magnaccia (traLeggi Tutto

Alziamo la testa e lottiamo per la nostra umanità.Per l’umanità che vuole amare ed essere amata con rispetto e si ribella all’odio patriarcale,maschilista, omofobo e transfobico alimentato dai poteri oppressivi e riproposto dai loro servi.Per l’umanità che vuole vivere libera e non si arrende di fronte agli attacchi dei governi reazionari,come quello italiano che colpisce i diritti di chi è fuori dalla bieca “norma-lità”.Per l’umanità volenterosa che, a cominciare da tante donne, reagisce alle violenze e all’oppressionepiù feroce e continua a difendere la vita propria e altrui, e in primis la vita dei più piccoli.Per quell’umanità giovane che vuole vivere pienamente e felicemente, non essere annichilitadall’abuso dei social né essere svilita dagli abusi di cui i social sono pieni.Per l’umanità inLeggi Tutto

Era un nostro amico, una persona volenterosa e solidale incontrata nel solco dell’impegno antirazzista e per l’accoglienza, con cui abbiamo condiviso tante riflessioni sulla condizione umana nel mondo a cui era molto attento. Ci ha colpiti la sua sensibilità e generosità verso gli ultimi, che lui traduceva impegnandosi nel volontariato in particolare verso gli homeless. Ci stimava per la nostra ricerca del bene, pur avendo delle differenze. Ricordo alla presentazione di “Esseri relazionali e sentimentali” a Bologna, qualche anno fa, ci restituì della nostra importanza nell’alzare il livello della riflessione. Vogliamo continuare a essere a fianco degli ultimi sentendolo vicino in quella relazione solidale costruita negli anni con noi, come anche i suoi cari ci restituiscono. Nel contributo che cercava diLeggi Tutto

Un’altra donna uccisa, una sorella che iniziamo a conoscere proprio mentre l’hanno strappata alla vita, col figlio che aveva in grembo. Lei che la vita la conteneva e l’avrebbe data alla luce. E’ l’ennesimo femminicidio e c’è il rischio di assuefarsi a questa barbarie che diventa normalità. Dipende anche da noi fare in modo che non sia così. L’assassino è il suo “compagno “ e vengono i brividi a doverlo nominare così. L’ha uccisa a coltellate e ha cercato di bruciarne il corpo. C’è tutto che non va in questa barbarie piena di codardia, in un uomo che non ha il coraggio di scegliersi la propria vita e di dirlo alla persona che ha vicino, ma trova il coraggio di togliereLeggi Tutto

Abbiategrasso 19 maggio, in un Istituto Tecnico suona una sirena di evacuazione, tutti scappano, non si capisce più nulla se non che un ragazzo armato ha aggredito la propria insegnante di italiano. Immediatamente il pensiero dei presenti è andato alle terribili stragi che un USA si consumano nelle scuole, la pistola esibita, questa volta era un giocattolo, ma il coltello brandito di ben 30 cm ha inferto ferite gravi provocando alla docente una prognosi di oltre un mese. Il quindicenne responsabile è un tipo taciturno, difficile, sembra solito a comportamenti provocatori, ma nessuno, neanche i suoi genitori, avrebbe immaginato che fosse armato e che quelle armi le avrebbe usate. Il malessere, l’insofferenza e la sofferenza, la violenza agita e subita nelleLeggi Tutto