La vicenda Cospito sembra aver catalizzato il caos e la vacuità della politica italiana che si avvita affannosamente intorno a se stessa. Prosegue l’opera grottesca dentro le istituzioni, tra la premier che chiede compattezza ai rappresentanti dello Stato che sarebbe sotto assalto per il pericolo anarchico – “minaccia” concretizzatasi in qualche centinaio di sparuti individui a Roma, ancor meno a Milano – i suoi fedelissimi totalmente fuori controllo e il Pd giustamente indignato per le accuse provenienti da Fratelli d’Italia ma non altrettanto mobilitato sulle reali emergenze internazionali e nazionali. E non mancano neppure i rivoluzionari da operetta, che nelle suddette piazze hanno inscenato il solito copione fatto di cassonetti rovesciati, lancio di pietre e fumogeni, sfilate degli arrabbiati del sabatoLeggi Tutto

Sono tante le persone che desiderano la pace eppure le guerre degli Stati imperversano. Un anno fa è cominciata la criminale aggressione russa alla popolazione ucraina che sta causando migliaia di vittime e immani sofferenze.Ora il conflitto si approfondisce e ne genera altri. Specularmente gli Stati Uniti, la Nato, le potenze occidentali lo alimentano sempre più fornendo armi e appoggi logistici al nazionalismo bellicista di Zelensky, che reclama carri armati e aerei, che certo non sono di difesa. Il governo delle destre, come il precedente, è totalmente compartecipe a queste dinamiche guerrafondaie sostenute da una martellante propaganda bellica, mentre le opposizioni politiche sono quasi inesistenti. Anche le sinistre tradizionali sono sottomesse alle logiche statali e quindi belliche.Gli Stati non vogliono pace,Leggi Tutto

In Perù continuano le proteste e le mobilitazioni. Migliaia di persone provenienti da tutto il paese, con tutti i mezzi possibili, si stanno concentrando a Lima e stanno morendo per reclamare i propri diritti. Non sono solo rivendicazioni che chiedono di tornare presto alle urne. Sono proteste incentrate sulla disparità totale che esiste tra una minoranza elitaria che ha in mano l’economia e le ricchezze del paese, e la maggioranza della popolazione che si trova a pagare le conseguenze dello sfruttamento delle risorse delle materie prime, sia in termini di danni ambientali, sia in termini di danni per la propria salute. Il paese è malamente diviso tra quei pochi che vivono all’occidentale, beneficiando di tutti i migliori servizi, e quei tantiLeggi Tutto

Lunedì 19 dicembre il tribunale di sorveglianza di Roma ha confermato il 41 bis per Alfredo Cospito, costretto per almeno altri 4 anni a subire il carcere duro, in regime di isolamento, con limiti ai colloqui e all’ora d’aria, la posta sottoposta a controlli e il divieto, a discrezione dei suoi carcerieri, di ricevere libri e riviste. Contro questo provvedimento da ottobre sta attuando uno sciopero della fame nel carcere di Sassari dove è rinchiuso. Per l’accanimento repressivo del regime carcerario cui è sottoposto, esprimiamo la nostra solidarietà a Alfredo Cospito, militante della Federazione Anarchica Informale condannato all’ergastolo per “strage contro la personalità interna dello Stato”. Il reato gli è stato attribuito per aver messo in atto un attentato con piccoliLeggi Tutto

L’immagine di valigie e borsoni zeppi di soldi, con tagli di banconote da 50, 20,10 e persino 5 euro, simile ai malloppi dei narcotrafficanti fotografa quella putrida fogna della corruzione che è stata appena scoperchiata. Più di un milione e mezzo di euro già trovati nelle case di esponenti socialdemocratici, ma è probabile che si tratti (si fa per dire) ancora di pochi spiccioli. I diversi partiti democratici e socialisti (compreso il Pd di Letta) stanno condannando e sospendendo i responsabili del malaffare dichiarandosi candidamente “parte lesa”, mentre in realtà sono pienamente parte in causa. Eppure la risibile linea di difesa degli arrestati e dei partiti di appartenenza è quella solita: tutto il malloppo è circolato “a loro insaputa”. D’altra parteLeggi Tutto

In questi giorni sta avendo un enorme risalto mediatico un esperimento eseguito al Lawrence LivermoreNational Laboratory in cui per la prima volta tramite una reazione di fusione nucleare è stato possibileprodurre una quantità di energia maggiore rispetto a quella consumata per innescarla. In effetti si tratta di un passo concreto verso la realizzazione di un nuovo tipo di reattore che ha suscitato un grandeentusiasmo in ambiti scientifici e industriali spingendo molti ricercatori a parlare di una futura produzionedi energia pulita, sostenibile, economica, illimitata e soprattutto sicura.Proviamo però a mettere in ordine alcuni aspetti elementari: innanzitutto una reazione di fusione, cosìcome ogni reazione esistente in natura, ha bisogno di una materia prima di partenza. In questo caso sitratta di una miscela diLeggi Tutto

Jîna: vuol dire vita, in curdo, ed era anche il nome – disconosciuto dal governo di Teheran – con cuiamici e parenti chiamavano Mahsa. Abbiamo scelto di chiamare così il nostro comitato insolidarietà con la rivolta in Iran, perché animati da un anelito di vita e libertà. Dopo alcuneassemblee – partecipate da persone di diverse generazioni, tra giovani studentesse e studenti eprotagonisti della rivoluzione del ’79 contro lo scià – abbiamo deciso assieme la nostrapiattaforma, una sintesi delle idee su cui ci vogliamo unire. Il percorso è appena iniziato, e saràfondamentale continuare a conoscersi per dargli forza, ma già sono diverse le proposte, per unirsinon solo nelle piazze: coinvolgere non sono iraniani e italiani ma anche persone di altri luoghi(come l’Afghanistan,Leggi Tutto

Un campionario di luoghi comuni, di asserzioni indimostrabili, di propaganda di regime, ma ancheun attacco alla libertà di insegnamento: ecco cosa ha prodotto il ministro Valditara nella suacircolare del 9 novembre sull’abbattimento del muro di Berlino.Senza mai citare Stalin, che capeggiò quell’orrenda caricatura del socialismo cui diede nome dicomunismo, il ministro attacca l’utopia, perché per realizzarsi avrebbe inevitabilmente bisogno diuna dittatura feroce, e la rivoluzione, che altro non sarebbe che la premessa a una dittatura cheinevitabilmente verrà. E così si dimentica di dire che lo stalinismo non fu né utopico, ma semmaidistopico, né rivoluzionario. Lo stalinismo eliminò fisicamente decine di migliaia di rivoluzionariche lo avversavano e contribuì ovunque ad affossare le rivoluzioni: da quella spagnola del 1936, aquella ungherese vent’anni dopo,Leggi Tutto

Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni si sta già facendo sentire a colpi di decreti repressivi e liberticidi. D’altra parte questo è il tratto che li caratterizza, il tutto garantito dalle regole democratiche. E così succede che il 31 ottobre esce un decreto legge, l’ormai famoso decreto  anti rave, che introduce un nuovo reato, quello di “ invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica e la salute pubblica”. La violazione di tale reato è punibile con pene gravissime dai 3 ai 6 anni di reclusione e multe da mille a diecimila euro per chi organizza tali “raduni pericolosi” con più di 50 persone. Ad offrire lo spunto per questo decreto è stato il raveLeggi Tutto

Al ballottaggio brasiliano di domenica scorsa Lula, lider del Partito dei Lavoratori (PT) ha vinto sul neofascistoide Jair Bolsonaro. È un gran sollievo ma, allo stesso tempo, il margine di vantaggio è minimo (50,9% contro 49,1%) su un Bolsonaro che fatto una performance elettorale sorprendente. Dopo quattro anni di governo – nei quali ci sono state odi alla dittatura militare, mano pesante della polizia, misoginia e omofobia aberranti, razzismo e distruzione dell’Amazzonia, simpatia per Putin, boicottaggio delle misure di prevenzione contro il coronavirus e altrettanti misfatti – più di 58 milioni di persone lo hanno votato, la qual cosa è indice del degrado morale e culturale crescente nella società. In ogni caso il bolsonarismo sarà primo partito alla Camera dei deputatiLeggi Tutto