Sabato 6 marzo si sono tenuti in diverse città italiane presidi di solidarietà nei confronti di profughi e immigrati bloccati sui confini in condizioni drammatiche nel tentativo di raggiungere la fortezza Europa, provenienti da quella che viene chiamata la rotta balcanica, ed anche per denunciare le intimidazioni in atto nei confronti di chi è impegnato nel soccorso alle persone immigrate, come avvenuto nei giorni scorsi a Trieste. A Bergamo il presidio ha visto la presenza di circa 30 persone. “Aprite le frontiere”, c’era scritto sullo striscione in piazza. Il pomeriggio è stato animato dalla recita di poesie e dalla lettura di drammatici racconti di vita dai profughi e infine si è aperto il microfono agli interventi.  Aurora è tra le organizzatrici,Leggi Tutto

È davvero triste e pericoloso il mondo in cui viviamo, se chi salva le vite umane deve periodicamente confrontarsi con attacchi di ogni tipo, ivi compresi quelli della magistratura e della politica che la sostiene. Meno male che la gente solidale e antirazzista, non si lascia intimidire e continua nell’impegno. Oggi la Mare Jonio è sotto accusa della Procura di Ragusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, laddove il “reato” è stato quello di salvare qualche anno fa 38 naufraghi alla deriva da 40 giorni senza che fosse garantito loro un porto sicuro. La Mare Jonio, nave della ONG Mediterranea, ha accolto queste persone dopo che un mercantile le aveva tratte in salvo dal mare. Nelle stesse ore abbiamo visto perquisizioni a sediLeggi Tutto

Noi donne siamo principio di vita.Sta a noi innanzitutto prenderne coscienza indirizzando al meglio le nostre potenzialità e capacità, tanto sentimentali quanto pratiche, di cura, di educazione, di crescita che si sono espresse anche in questa difficile fase pandemica. Le qualità femminili sono sfruttate e allo stesso temponegate da più di 5000 anni dal patriarcato sotto forma di stati, chiese e maschilismo diffuso.Oggi nuove orrende ideologie antiumane e antifemminili, le pseudo-teorie “queer”, si fanno strada nei parlamenti, nelle accademie e via internet: negano l’esistenza stessa del genere femminile, vogliono impedire di definirci donne, ci etichettano come “corpi mestruanti”. Difendere l’identità della specie umana e dei generi da questi attacchi è indispensabile per ricercare una vita più degna, più libera, più felice.LaLeggi Tutto

Mercoledì 10 Febbraio alcuni studenti hanno occupato il liceo Mamiani di Roma, nonostante gran parte degli alunni fosse contraria, per chiedere di ritornare a scuola in piena sicurezza. La sera di venerdì 12 febbraio gli occupanti hanno comunicato l’incursione di un gruppo di estrema destra nella loro scuola. Erano circa quindici persone di età adulta, incappucciati ed armati di bastoni e attrezzi taglienti con cui hanno anche aggredito due ragazzi, che fortunatamente stanno bene. Un attacco gravissimo frutto dell’operato di una minoranza vigliacca ma pericolosa, che si fa forte di una società sempre più in disgregazione. La buona notizia è che questa mattina, sabato 13 febbraio, c’è stata un’importante reazione: si sono infatti riuniti in presidio circa 150 persone. La maggiorLeggi Tutto

La risposta popolare al golpe dei militari (che mai avevano ceduto realmente il potere) è coraggiosa e moltitudinaria: da sabato 6, in un crescendo quotidiano, centinaia di migliaia di persone hanno sfidato divieti e repressione riversandosi nelle strade di tutte le principali città del paese: giovani, soprattutto, personale medico, maestri, funzionari pubblici, perfino religiosi cattolici e buddisti. L’ampiezza della protesta si misura nel coinvolgimento della capitale Naypyidaw – recentemente costruita dal nulla proprio per tenere i centri del potere al riparo dalle contestazioni – o del periferico Kachin, popolato da una delle numerose minoranze etniche del paese, e dall’ampia adesione allo sciopero generale nelle principali città, Yangoon e Mandalay. La repressione si va facendo ogni momento più dura: coprifuoco, cannoni adLeggi Tutto

“Libertà di scegliere senza paura” è uno dei tanti cartelli che le donne mostrano nelle strade di Varsavia e di tante altre cittadine della Polonia. “Voglio avere il diritto di scegliere e ci dobbiamo sostenere le une con le altre” afferma Julia, mentre Eliza è scesa in piazza per la libertà di tutte. Sono alcune delle voci di quante sono tornate a manifestare dopo che il 27 gennaio il tribunale costituzionale ha confermato il divieto di abortire anche in caso di grave malformazione del feto. La libertà delle donne di decidere sulla propria vita continua a essere fortemente sotto attacco, per mano di Stati, Chiese e patriarchi e le conseguenze nella vita delle donne sono concrete. Mentre molti ospedali hanno giàLeggi Tutto

La popstar statunitense Rihanna – che in passato aveva già solidarizzato con le proteste in Sudan, con Black Lives Matter e condannato le leggi di Trump contro gli immigrati – ha avuto un nuovo moto di solidarietà e di indignazione. Di fronte alla repressione brutale dei contadini indiani in lotta che presidiano da settimane la capitale, al blocco addirittura del loro accesso a internet, ha postato su twitter: “ Perchè di questo non se ne parla?”. Anche Greta Thumberg si è unità alla solidarietà. Le mobilitazioni di milioni di contadini sono cominciate all’inizio di dicembre, chiedono il ritiro delle nuove e inique leggi proposte dal governo fascistoide di Modi. Significherebbero la loro condanna ad essere ostaggio delle multinazionali e dei privatiLeggi Tutto

Ci sono tanti modi di resistere alle prepotenze statali e padronali. A Londra, vicino alla stazione di Euston, un gruppo di attivisti ecologisti che protestano contro la costruzione di una nuova linea dell’alta velocità, dal devastante impatto ambientale, hanno organizzato un presidio permanente. Ma temendo l’arrivo violento della polizia per sgomberarli, hanno cercato nuove vie di fuga: hanno scavato un tunnel di oltre 30 metri sotto il manto stradale della città. Si è trattato di una manifestazione forse controversa, certamente originale e coraggiosa, tutt’altro che improvvisata. Stanze e corridoi, impalcature, luce elettrica, ricambio d’aria, porta di sicurezza: tutto è stato preparato in lunghi mesi di lavoro “di nascosto”, perfettamente funzionante ed organizzato per permettere ai manifestanti di usare il tunnel perLeggi Tutto

Marina Terragni, giornalista e femminista impegnata coraggiosamente contro la prostituzione e l’utero in affitto, è stata denunciata per “diffamazione” dall’avv. Schuster di Rete Lenford, legale delle Famiglie Arcobaleno, e dovrà affrontare l’udienza il 9 febbraio. Nel 2017 Marina aveva riportato su Facebook la testimonianza di Giovanna Camertoni, attivista di Arcilesbica e fondatrice del Centro Antiviolenza di Trento. Quest’ultima raccontava di essere stata zittita e insultata mentre esprimeva le sue posizioni contro l’utero in affitto durante un incontro sull’argomento promosso da Arcigay Trentino, Laici Trentino e Famiglie Arcobaleno e coordinato dall’avv. Schuster. Solidarizziamo con Marina Terragni, difendiamo la libertà di informazione e il diritto di esprimere le proprie idee contro qualunque censura e in difesa della dignità delle donne.Leggi Tutto