Un terribile duplice omicidio espressione chiara della violenza patriarcale. Questo è quello che è successo pochi giorni fa a Sarzana, dove un maschio frustrato e violento ha ucciso una giovane donna Nevila Pjetri e una trans, Camilla Bertolotti, per semplice e puro odio antifemminile. Ai loro cari va la nostra più piena solidarietà e la nostra vicinanza. L’autore del gesto si è accanito contro le due vittime colpendo con efferatezza: la prima è stata uccisa perché è una prostituta – una donna che subisce ogni giorno sulla propria pelle la sopraffazione patriarcale di questo sistema che la costringe a vendere il proprio corpo – e la seconda probabilmente perché testimone del primo delitto. Un gesto espressione di una violenza diffusa cheLeggi Tutto

Uniamoci per la pacificazione, contro logiche e pratiche belliche Protagoniste/i per migliorare la vita assieme Siamo contro la costruzione di una nuova base militare a Coltano. Lo Stato italiano con questa sua decisione sceglie di aumentare la militarizzazione di un territorio e di accrescere il clima bellico in questo paese. Ma non ci stupiamo perché tutti gli Stati fanno le guerre: le minacciano, le preparano, le giustificano, le fanno (e non le finiscono) e ci si arricchiscono. Tutti gli Stati promettono sicurezza ma alimentano i pericoli fabbricando e spacciando armi, dicono di riqualificare i territori e invece deturpano e devastano l’ambiente, promuovono per le donne “pari opportunità” di dominare e uccidere mentre offrono lo stupro come salario per maschi assassini eLeggi Tutto

4 maggio 2022.Proprio oggi, mentre riporto le parole dell’Avvocato Immacolata Iglio Rezzonicco, in Canton Ticino, in Svizzera, le ultime quindici persone richiedenti asilo rimaste ‘intrappolate’ nel ‘Centro N.E.M’ di Camorino, un bunker sotterraneo della Protezione Civile, a causa di maglie legislative cieche e stringenti, vengono trasferite in una nuova struttura di accoglienza, il ‘Colorado Cafè’. Una pensione scelta dal Dipartimento di sanità e socialità del Cantone svizzero che fino a poco tempo prima ospitava un postribolo abusivo e che seppure provvisoria e controversa, sarà sicuramente un luogo più consono ad accoglierle. Queste persone si sono ritrovate infatti a vivere per anni in condizioni restrittive inaccettabili e ai limiti dei diritti umani perché considerati ‘N.E.M’, ‘non entrata in materia’. Sono coloro cheLeggi Tutto

La perquisizione della Direzione antimafia nella redazione di Report e nell’abitazione dell’inviato della trasmissione Paolo Mondani, a cui va la nostra solidarietà, e il conseguente sequestro di pc e telefonini (“provvedimento poi revocato dopo una giornata di proteste” Corsera), sono gli ultimiatti di una vicenda – l’indagine sulla strage di Capaci – che è, come molte altre, emblematica delle trame occulte che hanno attraversato la storia dello Stato italiano. Una strage di mafia, con la probabile complicità di gruppi neofascisti e i depistaggi, le collusioni e le interferenze di apparati statali.Nella fattispecie, la perquisizione contro i reporter di Report – intimidatoria nei modi e nei tempi, visto che la perquisizione avvenuta pochi giorni dopo la messa in onda del servizio LaLeggi Tutto

Nei giorni scorsi Fabrice Leggeri, capo dell’agenzia Frontex, ha annunciato le dimissioni dal suo incarico, dopo che sono state rese pubbliche le prime conclusioni di un’indagine antifrode dell’Ufficio Europeo svolta per far luce su presunti comportamenti illeciti dell’agenzia. Il fiore all’occhiello della “accoglienza” dell’Unione Europea si sta rivelando per quello che è sempre stata e cioè una garanzia di violazione dei diritti umani e delle norme del diritto internazionale a tutela dei richiedenti asilo e, quindi, della chiusura delle frontiere. Vi sono prove dei respingimenti di profughi operati dalle guardie di Frontex in mare, nelle varie rotte di transito dell’Unione, dalla Croazia alla Grecia. I profughi sono stati respinti senza neppure dare loro la possibilità di richiedere asilo. Le prove raccolteLeggi Tutto

A Firenze, come sappiamo grazie alla coraggiosa denuncia di due giovani che hanno filmato l’accaduto, si è consumato un gravissimo atto di violenza razzista da parte delle locali forze dell’ordine. Nella città dove mani assassine neofasciste e razziste hanno ucciso Mor, Modou e Idy, ancora una volta un membro della comunità senegalese è vittima di un’aggressione vergognosa. A Pape Demba Wagne vanno in primo luogo la nostra solidarietà e vicinanza.  Il pestaggio, avvenuto ad opera delle famigerate squadre “antidegrado” volute prima da Renzi e ora emblema dell’amministrazione Nardella, è espressione di un razzismo istituzionale che purtroppo si riverbera anche nella società (non dimentichiamo che i picchiatori in divisa sono stati chiamati da uno zelante ristoratore!). C’è un legame tra la guerraLeggi Tutto

Fino a che punto può distorcersi la coscienza umana e far definire giusto chi semina morte? Come può un capo spirituale non dire una parola di compassione e solidarietà con le vittime dei massacri di Putin, le donne e gli anziani in fuga dall’Ucraina, i piccoli caduti, la popolazione stremata sotto le bombe… e lanciare anatemi sulla presunta distruzione morale causata da chi sceglie in libertà chi amare? È quello che ha fatto Kyrill, il patriarca di Mosca, benedicendo “l’operazione militare” del nuovo zar e tuonando contro l’Occidente responsabile della deriva gay. Il merito delle regioni del Donbass per lui consisterebbe proprio nell’essersi rifiutate di ospitare le parate del peccato (non quelle militari della Nato, bensì i gay pride). Come altreLeggi Tutto

Siamo nel 2022 e in Europa è scoppiata la guerra. Putin ha invaso l’Ucraina, dopo anni di giochi politici e schermaglie belliche con la NATO per il controllo della zona. Ci riguarda tutti. Perché la difesa della vita e della pace ci riguarda tutti. Quando diventiamo giovani, sentiamo la potenza dirompente della vita, che è una possibilità e una responsabilità. Oggi abbiamo insieme la possibilità e la responsabilità di schierarci e di mobilitarci in difesa della vita, per la pace tra i popoli, per la nostra stessa umanità. Oggi possiamo scegliere se restare indifferenti e affidarci agli Stati guerrafondai, o se scuoterci e fare la differenza insieme. La pace dipende da tutti e tutte noi. La politica non ha cuore laLeggi Tutto

È su esempi come quello che segue e molti altri che si stanno susseguendo in questi giorni che basiamo la nostra speranza e il nostro impegno per la pace e la pacificazione tra le persone: esempi e germogli di solidarietà, vicinanza, schieramento coraggioso contro la guerra da riconoscere, far conoscere e coltivare. di Francesca La Sala Nataliya, una donna ucraina di 58 anni, sta aspettando insieme a molti altri il suo turno per poter finalmente attraversare il confine. Durante la lunga attesa fa conoscenza con un giovane uomo di 38 anni ed i suoi due figli: una bimba e il fratellino maggiore. L’uomo sa bene che un ordine governativo non gli permette di varcare il confine, e che dovrà tornare indietroLeggi Tutto

Noi gente del mondo siamo i più colpiti dalle guerre. Lo viviamo sulla nostra pelle e anche per questo siamo costretti ad emigrare. Quello che succede in Ucraina, la criminale aggressione di Putin e la prepotenza militare della Nato che mira ad espandersi sono espressione della violenza ormai senza freni degli stati contro le genti. Oggi, infatti, si contano nel mondo oltre 50 conflitti che creano tanto male agli esseri umani. In quest’ultima guerra i profughi sono già più di 200000. Tutti loro meritano accoglienza, ma è facile immaginare che saranno presto dimenticati dalle democrazie occidentali, e dai diversi stati, com’è già avvenuto per i profughi afghani. Dobbiamo reagire per il bene dell’umanità. Questa guerra è una minaccia per tutte eLeggi Tutto